La barriera fisica dello scalo ferroviario di Porta Genova mantiene nettamente separati due mondi che portano un passato diverso: da un lato quello di via Tortona, con una realtà dominata dalla riqualifica delle presenze industriali trasformate in un terziario legato alla moda, al design e alla cultura dell’immagine, e dall’altro lato il quartiere storico dei Navigli, con l’importanza della storia fluviale ed il repentino sviluppo della società del divertimento. Lo spazio di frattura determinato dalla ferrovia, è costruito sulla base delle esigenze del mezzo meccanico, e si scontra brutalmente con la morfologia del tessuto urbano. Si tratta di un territorio con regole proprie, quelle dei treni, le stesse che in passato hanno modellato proprio la forma dell’area, inserita nella città attraverso una marcata curva. Nel progetto, tale territorio di grande suggestione si pone come elemento di connessione tra due brani di città che rimangono due esperienze differenti, con la realizzazione di un intervento “leggero” dal punto di vista architettonico ma imponente per le nuove possibilità che offre al tessuto urbano. La sfida è quella di “addomesticare” un territorio che viene lasciato “a misura di macchina” nei suoi elementi costitutivi quali gli edifici originari della stazione, la linea per la trazione elettrica dei treni e soprattutto la morfologia continua dello spazio curvo. La scelta di inserire esclusivamente spazi pubblici all’aperto, nonché una piazza attrezzata per ospitare i mercati di quartiere, indica la volontà di rispettare la tradizione del quartiere delle piccole botteghe specializzate, e di lasciare libertà ad uno spazio totalmente pubblico di decongestione urbana, rispondendo al contempo ad un’esigenza concreta di collocazione della Fiera di Sinigaglia, mercato storico di questo quartiere. La piena realizzazione della funzione di cerniera, implica inoltre la realizzazione di una viabilità prevalentemente pedonale di accesso alle nuove funzioni, andando ad incrementare i flussi verso un quartiere in grado di offrire molto alla città di Milano.

1010 Mi.P.G. : piazza e parco lineare nello scalo ferroviario di Milano Porta Genova

REDAELLI, LUCIA;RAGUSO, VALENTINA
2009/2010

Abstract

La barriera fisica dello scalo ferroviario di Porta Genova mantiene nettamente separati due mondi che portano un passato diverso: da un lato quello di via Tortona, con una realtà dominata dalla riqualifica delle presenze industriali trasformate in un terziario legato alla moda, al design e alla cultura dell’immagine, e dall’altro lato il quartiere storico dei Navigli, con l’importanza della storia fluviale ed il repentino sviluppo della società del divertimento. Lo spazio di frattura determinato dalla ferrovia, è costruito sulla base delle esigenze del mezzo meccanico, e si scontra brutalmente con la morfologia del tessuto urbano. Si tratta di un territorio con regole proprie, quelle dei treni, le stesse che in passato hanno modellato proprio la forma dell’area, inserita nella città attraverso una marcata curva. Nel progetto, tale territorio di grande suggestione si pone come elemento di connessione tra due brani di città che rimangono due esperienze differenti, con la realizzazione di un intervento “leggero” dal punto di vista architettonico ma imponente per le nuove possibilità che offre al tessuto urbano. La sfida è quella di “addomesticare” un territorio che viene lasciato “a misura di macchina” nei suoi elementi costitutivi quali gli edifici originari della stazione, la linea per la trazione elettrica dei treni e soprattutto la morfologia continua dello spazio curvo. La scelta di inserire esclusivamente spazi pubblici all’aperto, nonché una piazza attrezzata per ospitare i mercati di quartiere, indica la volontà di rispettare la tradizione del quartiere delle piccole botteghe specializzate, e di lasciare libertà ad uno spazio totalmente pubblico di decongestione urbana, rispondendo al contempo ad un’esigenza concreta di collocazione della Fiera di Sinigaglia, mercato storico di questo quartiere. La piena realizzazione della funzione di cerniera, implica inoltre la realizzazione di una viabilità prevalentemente pedonale di accesso alle nuove funzioni, andando ad incrementare i flussi verso un quartiere in grado di offrire molto alla città di Milano.
ARC III - Facolta' del Design
31-mar-2011
2009/2010
Tesi di laurea Magistrale
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