Con la dismissione di numerosi e grandi recinti industriali, la città di Sesto San Giovanni si trova al centro di cambiamenti che, per la loro portata, investono tanto la scala urbana quanto quella metropolitana. Tra le aree in gioco, il complesso delle ex-Falck è senz’altro il più significativo, per estensione (circa 140 ha), posizione e valore storico. Il progetto urbano che viene proposto in questa tesi mira a migliorare il futuro della città di Sesto attraverso la costruzione di un sistema di fulcri e di tramiti relazionali, in cui architetture, infrastrutture e attività siano legati da un rapporto di scambio continuo, che dunque non tratti queste dimensioni separatamente. La connessione est-ovest non può dare semplicemente luogo ad una soluzione viabilistica efficace; il tessuto urbano non può seguire regole puramente geometriche, e il programma delle attività non può essere la mera applicazione di indici edificatori. Tutti questi aspetti devono essere compresi in una visione che li verifichi contemporaneamente, a diverse scale, e da molteplici punti di vista. Allo stesso tempo, alcuni fulcri del progetto intendono proiettare l’area in una dimensione metropolitana, capace di renderla un punto di riferimento per tutto il Nord-Milano: le preesistenze industriali, il sistema del verde, la stazione-ponte, la previsione di strutture universitarie, un programma abitativo articolato e l’integrazione con il sistema del trasporto pubblico esistente intendono promuovere questo aspetto.
Fina estampa : un progetto urbano per le aree ex-Falck di Sesto San Giovanni
SULLAM, MAURO
2009/2010
Abstract
Con la dismissione di numerosi e grandi recinti industriali, la città di Sesto San Giovanni si trova al centro di cambiamenti che, per la loro portata, investono tanto la scala urbana quanto quella metropolitana. Tra le aree in gioco, il complesso delle ex-Falck è senz’altro il più significativo, per estensione (circa 140 ha), posizione e valore storico. Il progetto urbano che viene proposto in questa tesi mira a migliorare il futuro della città di Sesto attraverso la costruzione di un sistema di fulcri e di tramiti relazionali, in cui architetture, infrastrutture e attività siano legati da un rapporto di scambio continuo, che dunque non tratti queste dimensioni separatamente. La connessione est-ovest non può dare semplicemente luogo ad una soluzione viabilistica efficace; il tessuto urbano non può seguire regole puramente geometriche, e il programma delle attività non può essere la mera applicazione di indici edificatori. Tutti questi aspetti devono essere compresi in una visione che li verifichi contemporaneamente, a diverse scale, e da molteplici punti di vista. Allo stesso tempo, alcuni fulcri del progetto intendono proiettare l’area in una dimensione metropolitana, capace di renderla un punto di riferimento per tutto il Nord-Milano: le preesistenze industriali, il sistema del verde, la stazione-ponte, la previsione di strutture universitarie, un programma abitativo articolato e l’integrazione con il sistema del trasporto pubblico esistente intendono promuovere questo aspetto.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/19442