L'ex Caserma dell'Annunciata in Cremona: dalla conoscenza alla proposta per il riuso. The ex Caserma Annunciata in Cremona: from knowledge to a proposal for reuse

The object of this research is the ex- Monastery of Santa Maria Annunciata, better known as the ex-Caserma Manfredini, located in the north-west of the city of Cremona. The complex, closed and definitively abandoned in 2011, has been the object of interest of the municipality of Cremona for a little over a year. The municipality, together with the Agenzia del Demanio, the Politecnico di Milano and the Fondazione Arvedi-Buschini, has signed an agreement to convert it into the new campus of the Faculty of Engineering of the Politecnico di Milano. The reconstruction of the historical and architectural events of the complex, undertaken at first, inevitably starts from the bibliographical contribution offered by previous studies, which however appears to be not very exhaustive. From the re-reading of these initial sources, it was possible to deepen the archival research through the analysis of new documents that, compared with the direct investigations, contributed to defining five macro-phases in the evolution of this complex. The in-depth knowledge of the site, without pretending to have reached a definitive result, lays the foundations for the development of guidelines for a reuse project, described in the second part of the work. Investigating the principles and methods for the reuse of cultural heritage, solutions are formulated that are compatible with the existing conditions, attempting to accommodate the structural, vocational and distributional characteristics of the factory.

Oggetto della presente ricerca è l’ex Monastero di Santa Maria Annunciata, maggiormente noto come ex Caserma Manfredini, inserita a nord-ovest della città di Cremona. Il complesso, chiuso e definitivamente abbandonato nel 2011, è da poco più di un anno oggetto di interesse del comune di Cremona, che insieme all’Agenzia del Demanio, al Politecnico di Milano e alla Fondazione Arvedi-Buschini ha sottoscritto un accordo per convertirlo a nuova sede della facoltà di ingegneria del Politecnico di Milano. La ricostruzione delle vicende storiche e architettoniche del complesso, messa in atto in un primo momento, parte inevitabilmente dal contributo bibliografico offerto da studi precedenti, che appare tuttavia poco approfondito. Dalla rilettura di queste prime fonti è stato possibile approfondire la ricerca archivistica attraverso l’analisi di nuovi documenti che, confrontati con le indagini dirette, hanno contribuito a definire cinque macro-fasi evolutive di questo complesso. L’approfondimento della conoscenza del luogo, senza la pretesa di essere giunti ad un esito definitivo, pone le basi per lo sviluppo di linee guida per un progetto di riuso, descritto nella seconda parte dell’elaborato. Indagando i principi e i metodi per il riuso di beni culturali, vengono formulate soluzioni compatibili con le condizioni esistenti, cercando di assecondare le caratteristiche strutturali, vocazionali e distributive della fabbrica.