Harmony of Forms

The present study investigates presence of historical heritage site “Società Umanitaria of Milan“ in contemporary city. The conservative transformation project endeavors to find a harmony between different historical, architectural and functional forms present on the site. The complex of buildings consists of church Santa Maria della Pace and Monastery from 15th century within the intervention made by Ignazio Gardella and Giovanni Romano after II. World War. The proposed intervention aims to preserve the existing historical value and to introduce more public spaces which serves all types of users now and near future. The project has 2 main parts, where one focuses on improvement of an existing building and other one redefines the main entrance by highlighting the presence of church .The work includes preservation project of the cloisters and original brick wall with frescoes remains. Inside of the monastery, new visual connections between separate cloisters are created as an opposition to dark and small rooms of the convent, which originally served to ascetic life of the monks. Project also aims to improve energy performance and sustainability of the old monastery. The organically shaped pavilion is an architectural connection between the old and the new, creating a shaded passage and views towards the church Santa Maria della Pace. The thesis book present context, synthesis, and detailed development of the presented project. The study focuses on the architectural design of the site with a multidisciplinary approach that includes material and preservation strategy, technology and building services design.

Il presente studio indaga la presenza del sito del patrimonio storico “Società Umanitaria di Milano” nella città contemporanea. Il progetto di trasformazione conservativa cerca di trovare un'armonia tra le diverse forme storiche, architettoniche e funzionali presenti nel sito. Il complesso edilizio è costituito dalla chiesa di Santa Maria della Pace e dal Monastero del XV secolo nell'ambito dell'intervento di Ignazio Gardella e Giovanni Romano dopo II. Guerra mondiale. L'intervento proposto mira a preservare il valore storico esistente e ad introdurre più spazi pubblici che servano tutti i tipi di utenti ora e nel prossimo futuro. Il progetto ha 2 parti principali, dove una si concentra sul miglioramento di un edificio esistente e l'altra ridefinisce l'ingresso principale evidenziando la presenza della chiesa. Il lavoro comprende il progetto di conservazione dei chiostri e del muro originale in mattoni con resti di affreschi. All'interno del monastero, vengono create nuove connessioni visive tra chiostri separati in opposizione alle stanze buie e piccole del convento, che originariamente servivano alla vita ascetica dei monaci. Il progetto mira anche a migliorare le prestazioni energetiche e la sostenibilità del vecchio monastero. Il padiglione dalla forma organica è un collegamento architettonico tra il vecchio e il nuovo, creando un passaggio ombreggiato e viste verso la chiesa di Santa Maria della Pace. Il libro di tesi presenta il contesto, la sintesi e lo sviluppo dettagliato del progetto presentato. Lo studio si concentra sulla progettazione architettonica del sito con un approccio multidisciplinare che include la strategia dei materiali e della conservazione, la tecnologia e la progettazione dei servizi di costruzione