Nowadays, entrepreneurs cannot divest of adopting sustainable strategies. In this perspective, one of the most widely adopted practices is the Circular Economy (CE), especially in the Textile and Clothing industry (T&C). Besides massive environmental pollution and inordinate consumption of natural resources, the generation of textile waste is facing tremendous growth. Leveraging collaborative waste management strategies is a solution to be able to increase recycling rates and to reduce costs associated with disposal and raw material acquisition. Especially within a district economic layout, where geographic and cultural proximity among firms is high, cooperative tactics such as Industrial Symbiosis (IS) can be encouraged. Based on the identification of a gap in the literature, the research aims at understanding whether Distributed Ledger Technologies (DLTs), systems of databases shared among multiple actors, can be an enabling technology to incentivize IS within a district industrial setting. Interviews with textile manufacturing corporates in Prato and Biella revealed a lack in data collection systems, and, generally, firms demonstrate low technological maturity. Based on a consortium DLT running on an ecosystem of IoT sensors installed in manufacturing processes, the model presents a data architecture allowing firms to cope with environmental certifications and to exchange waste through real-time data visualization on sorting and recycling plants. Model validation was performed through data collection in some textile companies in the districts analyzed and some semi-structured interviews with industry experts. The study has some non-negligible limitations, as it does not include any feasibility analysis, both economic and technical.

Al giorno d’oggi, gli imprenditori non possono privarsi dell’adozione di strategie sostenibili. In questa prospettiva, una delle pratiche sostenibili più adottate è rappresentata dall’Economia Circolare, specialmente nel settore del tessile e abbigliamento. Oltre all’ingente inquinamento ambientale e al consumo smisurato di risorse naturali, la generazione dei rifiuti tessili è di fronte ad una crescita vertiginosa. In questa prospettiva, adottare pratiche collaborative per la gestione dei rifiuti rappresenta una soluzione per poter aumentare i tassi di riciclo e ridurre i costi associati allo smaltimento e all’acquisizione di materie prime. Specialmente all’interno di realtà distrettuali, dove la vicinanza geografica e culturale tra le imprese è elevata, le tattiche cooperative come la Simbiosi Industriale possono essere incoraggiate. In seguito all’identificazione di un gap in letteratura, la ricerca mira a comprendere se le Tecnologie dei Registri Distribuiti, sistemi di basi di dati condivisi tra più attori, possano essere una tecnologia abilitante per incentivare pratiche di Simbiosi Industriale nei distretti. Dal confronto con le realtà produttive tessili di Prato e Biella sono emerse lacune relative ai sistemi di raccolta dati, e, generalmente, le imprese dimostrano una bassa maturità tecnologica. Il modello sviluppato, basato su un network distribuito di tipo consorziale e sull’integrazione della rete con un ecosistema di sensori IoT installati nei processi, presenta l’architettura dati necessaria alle imprese per rispettare i parametri di sostenibilità richiesti e permettere ad esse di scambiarsi i rifiuti attraverso la visualizzazione di dati in tempo reale sugli impianti di selezione e riciclo. La validazione del modello è avvenuta tramite la raccolta di dati in alcune imprese tessili dei distretti analizzati ed alcune interviste semi-strutturate ad esperti del settore. Lo studio presenta alcuni limiti non trascurabili per quanto riguarda l'analisi della profittabilità della soluzione tecnologica e l'analisi di fattibilità tecnica delle prestazioni del sistema proposto.

A DLT consortium for industrial symbiosis in textile districts : case studies on Prato and Biella italian districts

Cardamone, Giulio;Tricoli, Elena
2021/2022

Abstract

Nowadays, entrepreneurs cannot divest of adopting sustainable strategies. In this perspective, one of the most widely adopted practices is the Circular Economy (CE), especially in the Textile and Clothing industry (T&C). Besides massive environmental pollution and inordinate consumption of natural resources, the generation of textile waste is facing tremendous growth. Leveraging collaborative waste management strategies is a solution to be able to increase recycling rates and to reduce costs associated with disposal and raw material acquisition. Especially within a district economic layout, where geographic and cultural proximity among firms is high, cooperative tactics such as Industrial Symbiosis (IS) can be encouraged. Based on the identification of a gap in the literature, the research aims at understanding whether Distributed Ledger Technologies (DLTs), systems of databases shared among multiple actors, can be an enabling technology to incentivize IS within a district industrial setting. Interviews with textile manufacturing corporates in Prato and Biella revealed a lack in data collection systems, and, generally, firms demonstrate low technological maturity. Based on a consortium DLT running on an ecosystem of IoT sensors installed in manufacturing processes, the model presents a data architecture allowing firms to cope with environmental certifications and to exchange waste through real-time data visualization on sorting and recycling plants. Model validation was performed through data collection in some textile companies in the districts analyzed and some semi-structured interviews with industry experts. The study has some non-negligible limitations, as it does not include any feasibility analysis, both economic and technical.
ACERBI, FEDERICA
SPALTINI, MARCO
ING - Scuola di Ingegneria Industriale e dell'Informazione
6-ott-2022
2021/2022
Al giorno d’oggi, gli imprenditori non possono privarsi dell’adozione di strategie sostenibili. In questa prospettiva, una delle pratiche sostenibili più adottate è rappresentata dall’Economia Circolare, specialmente nel settore del tessile e abbigliamento. Oltre all’ingente inquinamento ambientale e al consumo smisurato di risorse naturali, la generazione dei rifiuti tessili è di fronte ad una crescita vertiginosa. In questa prospettiva, adottare pratiche collaborative per la gestione dei rifiuti rappresenta una soluzione per poter aumentare i tassi di riciclo e ridurre i costi associati allo smaltimento e all’acquisizione di materie prime. Specialmente all’interno di realtà distrettuali, dove la vicinanza geografica e culturale tra le imprese è elevata, le tattiche cooperative come la Simbiosi Industriale possono essere incoraggiate. In seguito all’identificazione di un gap in letteratura, la ricerca mira a comprendere se le Tecnologie dei Registri Distribuiti, sistemi di basi di dati condivisi tra più attori, possano essere una tecnologia abilitante per incentivare pratiche di Simbiosi Industriale nei distretti. Dal confronto con le realtà produttive tessili di Prato e Biella sono emerse lacune relative ai sistemi di raccolta dati, e, generalmente, le imprese dimostrano una bassa maturità tecnologica. Il modello sviluppato, basato su un network distribuito di tipo consorziale e sull’integrazione della rete con un ecosistema di sensori IoT installati nei processi, presenta l’architettura dati necessaria alle imprese per rispettare i parametri di sostenibilità richiesti e permettere ad esse di scambiarsi i rifiuti attraverso la visualizzazione di dati in tempo reale sugli impianti di selezione e riciclo. La validazione del modello è avvenuta tramite la raccolta di dati in alcune imprese tessili dei distretti analizzati ed alcune interviste semi-strutturate ad esperti del settore. Lo studio presenta alcuni limiti non trascurabili per quanto riguarda l'analisi della profittabilità della soluzione tecnologica e l'analisi di fattibilità tecnica delle prestazioni del sistema proposto.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/195272