The Italian territory is mainly made up of a constellation of small to medium-sized municipal entities. These places preserve a good part of our country’s historical and architectural heritage, but at the same time they are the places most in need of rediscovery and reactivation policies. They are, in fact, the most fragile and marginal areas where phenomena such as depopulation, population ageing, and land consumption are most evident. this work becomes interesting because it highlights different types of initiatives and projects that have gone to observe these territories left on the margins of political and urban planning debate. After two years of the Coronavirus pandemic, this work becomes stimulating because more and more people have seen cities as concrete cages and have called for a return to rural and natural life, thus providing a further push towards the regeneration not only of tourism but also of rural places. To conclude, the design part of this thesis presents an original case study. This provides an opportunity to elaborate new regeneration strategies that take their cue from existing cases but work mainly by difference to enhance the specific peculiarities of the case study. For this reason, the object of this thesis is to identify some policies already applied in fragile contexts and apply them to an area that has not yet been dealt with, the Umbrian village of Città della Pieve. The municipality was chosen for its historical-artistic heritage but also for its marginal position, which is at the same time part of a dynamic territory that includes some important infrastructural routes connecting northern and southern Italy.

Il territorio italiano è principalmente formato da una costellazione di entità comunali di dimensioni medie o piccoli. Questi luoghi conservano una buona parte del heritage storico e architettonico del nostro paese, ma sono allo stesso tempo i luoghi che reclamano di più politiche di riscoperta e riattivazione. Essi sono, infatti, le aree più fragili e marginali dove fenomeni come lo spopolamento, l’invecchiamento della popolazione e il consumo di suolo sono più evidenti. questo lavoro diventa interessante perché mette in risalto diversi tipi di iniziative e progetti che sono andati a osservare questi territori lasciati ai margini dal dibattito politico e urbanistico. Dopo due anni di pandemia da Coronavirus, questo lavoro diventa stimolante perché sempre più persone hanno visto le città come delle gabbie di cemento e hanno reclamato un ritorno alla vita rurale e naturale, fornendo così un ulteriore spinta verso la rigenerazione non solo turistica ma anche insediativa dei luoghi rurali. Per concludere, la parte progettuale di questa tesi presenta un caso studio originale. Si ha così la possibilità di poter elaborare nuove strategie di rigenerazione che prendano spunto dai casi già esistenti ma che lavorino soprattutto per differenza in modo da esaltare le peculiarità specifiche del caso studio. Per questo l’oggetto di questa tesi è andare a identificare alcune politiche già applicate in contesti fragili e applicarli a un territorio non ancora trattato, il borgo umbro di Città della Pieve. Il comune è stato scelto per il suo patrimonio storico-artistico ma anche per la sua posizione marginale ma inserita allo stesso tempo in un territorio dinamico e che comprende alcune importanti vie infrastrutturali di collegamento tra nord e sud Italia.

Un borgo marginalmente al centro: strategie di rigenerazione per Città della Pieve

ZARANTONIELLO, MARTA
2021/2022

Abstract

The Italian territory is mainly made up of a constellation of small to medium-sized municipal entities. These places preserve a good part of our country’s historical and architectural heritage, but at the same time they are the places most in need of rediscovery and reactivation policies. They are, in fact, the most fragile and marginal areas where phenomena such as depopulation, population ageing, and land consumption are most evident. this work becomes interesting because it highlights different types of initiatives and projects that have gone to observe these territories left on the margins of political and urban planning debate. After two years of the Coronavirus pandemic, this work becomes stimulating because more and more people have seen cities as concrete cages and have called for a return to rural and natural life, thus providing a further push towards the regeneration not only of tourism but also of rural places. To conclude, the design part of this thesis presents an original case study. This provides an opportunity to elaborate new regeneration strategies that take their cue from existing cases but work mainly by difference to enhance the specific peculiarities of the case study. For this reason, the object of this thesis is to identify some policies already applied in fragile contexts and apply them to an area that has not yet been dealt with, the Umbrian village of Città della Pieve. The municipality was chosen for its historical-artistic heritage but also for its marginal position, which is at the same time part of a dynamic territory that includes some important infrastructural routes connecting northern and southern Italy.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
6-ott-2022
2021/2022
Il territorio italiano è principalmente formato da una costellazione di entità comunali di dimensioni medie o piccoli. Questi luoghi conservano una buona parte del heritage storico e architettonico del nostro paese, ma sono allo stesso tempo i luoghi che reclamano di più politiche di riscoperta e riattivazione. Essi sono, infatti, le aree più fragili e marginali dove fenomeni come lo spopolamento, l’invecchiamento della popolazione e il consumo di suolo sono più evidenti. questo lavoro diventa interessante perché mette in risalto diversi tipi di iniziative e progetti che sono andati a osservare questi territori lasciati ai margini dal dibattito politico e urbanistico. Dopo due anni di pandemia da Coronavirus, questo lavoro diventa stimolante perché sempre più persone hanno visto le città come delle gabbie di cemento e hanno reclamato un ritorno alla vita rurale e naturale, fornendo così un ulteriore spinta verso la rigenerazione non solo turistica ma anche insediativa dei luoghi rurali. Per concludere, la parte progettuale di questa tesi presenta un caso studio originale. Si ha così la possibilità di poter elaborare nuove strategie di rigenerazione che prendano spunto dai casi già esistenti ma che lavorino soprattutto per differenza in modo da esaltare le peculiarità specifiche del caso studio. Per questo l’oggetto di questa tesi è andare a identificare alcune politiche già applicate in contesti fragili e applicarli a un territorio non ancora trattato, il borgo umbro di Città della Pieve. Il comune è stato scelto per il suo patrimonio storico-artistico ma anche per la sua posizione marginale ma inserita allo stesso tempo in un territorio dinamico e che comprende alcune importanti vie infrastrutturali di collegamento tra nord e sud Italia.
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