Extra virgin olive oil is a fundament element in Mediterranean Diet, being worldwide popular thanks to its aromas and organoleptic properties that characterizes it. However, the production process causes serious environmental impacts, especially during the cultivation phase and the mill residues treatment, which are considered to the be among the most polluting scraps in the agri-food sector. Nevertheless, the choice of specific cultivation techniques and residues treatment technologies still plays a significant role in emissions abatement. The following study aims at evaluating impacts, through the Life Cycle Assessment, of one litre extra virgin olive oil with its packaging, produced by Fondi Rustici Montelabate agricultural company, located in the province of Perugia. The study includes trees cultivation, oil extraction and residues treatment. Cradle- to-gate approach has been considered, thus end-of-life phase of oil packaging was not considered. Since the company employs different oil packaging options, results are presented considering one litre oil in each of them and in the composition for these options, according to the company choices. The most sustainable options turns out to be 5 litre tinplate can, although the composition employed by the company performs well. Most impacts are relative to the agricultural phase, particularly to the diesel machinery use, while residues treatments guarantees a significant reduction of overall emissions. However, heat recovery from pits burning causes the majority of impacts for many other impact categories, such as particulate matter, acidification, eutrophication, and photochemical ozone formation. The olive oil extraction phase is responsible for less than 20% of impact categories, when comparing to the cultivation and bottling processes, excepting for water use and climate change.

L'olio extravergine di oliva è un alimento fondamentale nella dieta Mediterranea, essendo apprezzato per il suo aroma e le proprietà organolettiche che lo contraddistinguono. Per questo motivo la sua popolarità è in espansione in tutto il mondo. Tuttavia, il processo produttivo causa rilevanti impatti ambientali, soprattutto durante fase agricola e trattamento degli scarti, che sono ritenuti tra i più inquinanti del settore agroalimentare. La scelta di specifiche tecniche agronomiche e di smaltimento degli scarti gioca comunque un ruolo fondamentale nell'abbattimento delle emissioni. Il seguente studio ha come obiettivo la valutazione degli impatti, tramite Life Cycle Assessment, di un litro di olio extra vergine di oliva prodotto dall'azienda agricola Fondi Rustici Montelabate Srl, localizzata in provincia di Perugia. Lo studio include le fasi di coltivazione, estrazione dell􏰀olio e trattamento degli scarti. L'approccio considerato è cradle-to-gate, pertanto il fine-vita degli imballaggi non è stato incluso. Poiché l'azienda utilizza diverse tipologie di imballaggio per la vendita, i risultati sono presentati considerando un litro di olio in ognuno di questi packaging e nella loro reale composizione di utilizzo. L'opzione più sostenibile risulta l'utilizzo di lattine da 5 litri, ma anche la combinazione applicata dall'azienda ha un'ottima performance. I maggiori impatti vengono causati dalla fase agricola, in particolare dall'utilizzo dei trattori, mentre il trattamento degli scarti del frantoio permette un'importante compensazione nelle emissioni, in particolare di quelle legate all'utilizzo del suolo e di risorse. Tuttavia, il recupero di calore dal nocciolino causa un aumento nel valore di particolato, acidificazione, eutrofizzazione e formazione di ozono fotochimico. Confrontando la sola fase di produzione dell'olio con le altre, il suo impatto risulta inferiore al 20% del totale per la maggior parte delle categorie di impatto, esclusi utilizzo di acqua e cambiamento climatico.

Life cycle assessment of olive oil production: a case study in central Italy

ZOTTO, GIULIA
2021/2022

Abstract

Extra virgin olive oil is a fundament element in Mediterranean Diet, being worldwide popular thanks to its aromas and organoleptic properties that characterizes it. However, the production process causes serious environmental impacts, especially during the cultivation phase and the mill residues treatment, which are considered to the be among the most polluting scraps in the agri-food sector. Nevertheless, the choice of specific cultivation techniques and residues treatment technologies still plays a significant role in emissions abatement. The following study aims at evaluating impacts, through the Life Cycle Assessment, of one litre extra virgin olive oil with its packaging, produced by Fondi Rustici Montelabate agricultural company, located in the province of Perugia. The study includes trees cultivation, oil extraction and residues treatment. Cradle- to-gate approach has been considered, thus end-of-life phase of oil packaging was not considered. Since the company employs different oil packaging options, results are presented considering one litre oil in each of them and in the composition for these options, according to the company choices. The most sustainable options turns out to be 5 litre tinplate can, although the composition employed by the company performs well. Most impacts are relative to the agricultural phase, particularly to the diesel machinery use, while residues treatments guarantees a significant reduction of overall emissions. However, heat recovery from pits burning causes the majority of impacts for many other impact categories, such as particulate matter, acidification, eutrophication, and photochemical ozone formation. The olive oil extraction phase is responsible for less than 20% of impact categories, when comparing to the cultivation and bottling processes, excepting for water use and climate change.
CECCARELLI, LETIZIA
ING I - Scuola di Ingegneria Civile, Ambientale e Territoriale
6-ott-2022
2021/2022
L'olio extravergine di oliva è un alimento fondamentale nella dieta Mediterranea, essendo apprezzato per il suo aroma e le proprietà organolettiche che lo contraddistinguono. Per questo motivo la sua popolarità è in espansione in tutto il mondo. Tuttavia, il processo produttivo causa rilevanti impatti ambientali, soprattutto durante fase agricola e trattamento degli scarti, che sono ritenuti tra i più inquinanti del settore agroalimentare. La scelta di specifiche tecniche agronomiche e di smaltimento degli scarti gioca comunque un ruolo fondamentale nell'abbattimento delle emissioni. Il seguente studio ha come obiettivo la valutazione degli impatti, tramite Life Cycle Assessment, di un litro di olio extra vergine di oliva prodotto dall'azienda agricola Fondi Rustici Montelabate Srl, localizzata in provincia di Perugia. Lo studio include le fasi di coltivazione, estrazione dell��olio e trattamento degli scarti. L'approccio considerato è cradle-to-gate, pertanto il fine-vita degli imballaggi non è stato incluso. Poiché l'azienda utilizza diverse tipologie di imballaggio per la vendita, i risultati sono presentati considerando un litro di olio in ognuno di questi packaging e nella loro reale composizione di utilizzo. L'opzione più sostenibile risulta l'utilizzo di lattine da 5 litri, ma anche la combinazione applicata dall'azienda ha un'ottima performance. I maggiori impatti vengono causati dalla fase agricola, in particolare dall'utilizzo dei trattori, mentre il trattamento degli scarti del frantoio permette un'importante compensazione nelle emissioni, in particolare di quelle legate all'utilizzo del suolo e di risorse. Tuttavia, il recupero di calore dal nocciolino causa un aumento nel valore di particolato, acidificazione, eutrofizzazione e formazione di ozono fotochimico. Confrontando la sola fase di produzione dell'olio con le altre, il suo impatto risulta inferiore al 20% del totale per la maggior parte delle categorie di impatto, esclusi utilizzo di acqua e cambiamento climatico.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/195732