The thesis research explores the possibilities of 'daylighting' the Olona River, hidden and buried during the 1950s and 1970s as a result of socio-political and economic development in northern Italy, along the crossed urban landscapes of the metropolitan city of Milan. The research uncovers the historical changes and transformations that led to the decommission and neglect of several portions of the city's water system, thus embracing its value as part of Milan's historic essence. While acknowledging the possibilities that deculverting streams can provide to highly dense urban settlements, the outcome of the work is an urban regeneration proposal, based on strategies and interventions aimed to reshape the crossed urban fabric with the deculverting of the Olona, from Rho municipality towards the south-western San Cristoforo neighborhood. The project creates a holistic balance between past, present, and future reimagining the city's streetscape by integrating nature-based solutions (NBS) and sustainable urban drainage solutions (SUDS), assembling in this way a green-blue corridor of open public spaces, unfolding into the surrounding neighborhoods by the implementation of placemaking strategies and adding slow mobility connections to the greater transport system. The overall aim of the research is to trigger critical thinking and imagine Milan as a green palimpsest. In doing so, it aims to recognize the positive effects of reintroducing natural capital into the city, boosting and enhancing the mental and physical well-being of the population, while using phytoremediation and slow-infrastructure techniques to self-maintain public open spaces. As a result, the Olona River presents itself as a palimpsest restoring the water flowing along the downside into the open air, acting as a catalyzer for the insertion of resilient green public spaces, and providing a series of ecosystem services that counteract the current climate crisis and enhance green and sustainable strategies in Milan by 2050.

Questa tesi esplora le possibilità di "scoprire" il fiume Olona, nascosto e sepolto durante gli anni Cinquanta e Settanta come risultato dello sviluppo socio-politico ed economico della regione italiana settentrionale, lungo i paesaggi urbani che attraversano la città metropolitana di Milano. La ricerca mette in luce i cambiamenti e le trasformazioni storiche che hanno portato alla dismissione e all'abbandono di diverse porzioni del sistema idrico della città, riconoscendone il valore come parte dell'essenza storica di Milano. Tenendo conto delle potenzialità che quest’attività (deculverting dei corsi d'acqua) può offrire agli insediamenti urbani ad alta densità, il risultato del lavoro si pone come una proposta di rigenerazione urbana, basata su strategie e interventi volti a rimodellare il tessuto urbano attraversato dall'Olona, dal comune di Rho verso il quartiere sud-occidentale di San Cristoforo. Il progetto crea un equilibrio olistico tra passato, presente e futuro reimmaginando il paesaggio stradale della città integrando soluzioni basate sulla natura (NBS, nature-based solutions) e soluzioni di drenaggio urbano sostenibile (SUDS, sustainable urban drainage solutions) assemblando un corridoio verde-blu di spazi pubblici aperti, che si dispiega nei quartieri circostanti attraverso l'attuazione di strategie di placemaking e aggiungendo connessioni di mobilità lenta al sistema di trasporto più ampio. L'obiettivo generale della ricerca è innescare un pensiero critico e immaginare Milano come un palinsesto verde. In questo modo, si intende riconoscere gli effetti positivi della reintroduzione del capitale naturale nella città, aumentando e migliorando il benessere psicofisico della popolazione e utilizzando tecniche di fitorimedio e di slow-infrastructure per l'auto-mantenimento degli spazi aperti pubblici. Il risultato è che il fiume Olona si presenta come un attore che restituisce all'aria aperta l'acqua che fino ad oggi rimane coperta e soffocata, agendo da catalizzatore per l'inserimento di spazi pubblici verdi resilienti ai cambiamenti climatici e fornendo una serie di servizi ecosistemici che contrastano l'attuale crisi climatica e rafforzano le strategie verdi e sostenibili a Milano entro il 2050.

Upside down flows: redeeming landscapes crossed by the Olona river in Milan

Diaz Guzman, Virgilio;DIAZ MENESES, KARELIA ESPERANZA
2021/2022

Abstract

The thesis research explores the possibilities of 'daylighting' the Olona River, hidden and buried during the 1950s and 1970s as a result of socio-political and economic development in northern Italy, along the crossed urban landscapes of the metropolitan city of Milan. The research uncovers the historical changes and transformations that led to the decommission and neglect of several portions of the city's water system, thus embracing its value as part of Milan's historic essence. While acknowledging the possibilities that deculverting streams can provide to highly dense urban settlements, the outcome of the work is an urban regeneration proposal, based on strategies and interventions aimed to reshape the crossed urban fabric with the deculverting of the Olona, from Rho municipality towards the south-western San Cristoforo neighborhood. The project creates a holistic balance between past, present, and future reimagining the city's streetscape by integrating nature-based solutions (NBS) and sustainable urban drainage solutions (SUDS), assembling in this way a green-blue corridor of open public spaces, unfolding into the surrounding neighborhoods by the implementation of placemaking strategies and adding slow mobility connections to the greater transport system. The overall aim of the research is to trigger critical thinking and imagine Milan as a green palimpsest. In doing so, it aims to recognize the positive effects of reintroducing natural capital into the city, boosting and enhancing the mental and physical well-being of the population, while using phytoremediation and slow-infrastructure techniques to self-maintain public open spaces. As a result, the Olona River presents itself as a palimpsest restoring the water flowing along the downside into the open air, acting as a catalyzer for the insertion of resilient green public spaces, and providing a series of ecosystem services that counteract the current climate crisis and enhance green and sustainable strategies in Milan by 2050.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
20-dic-2022
2021/2022
Questa tesi esplora le possibilità di "scoprire" il fiume Olona, nascosto e sepolto durante gli anni Cinquanta e Settanta come risultato dello sviluppo socio-politico ed economico della regione italiana settentrionale, lungo i paesaggi urbani che attraversano la città metropolitana di Milano. La ricerca mette in luce i cambiamenti e le trasformazioni storiche che hanno portato alla dismissione e all'abbandono di diverse porzioni del sistema idrico della città, riconoscendone il valore come parte dell'essenza storica di Milano. Tenendo conto delle potenzialità che quest’attività (deculverting dei corsi d'acqua) può offrire agli insediamenti urbani ad alta densità, il risultato del lavoro si pone come una proposta di rigenerazione urbana, basata su strategie e interventi volti a rimodellare il tessuto urbano attraversato dall'Olona, dal comune di Rho verso il quartiere sud-occidentale di San Cristoforo. Il progetto crea un equilibrio olistico tra passato, presente e futuro reimmaginando il paesaggio stradale della città integrando soluzioni basate sulla natura (NBS, nature-based solutions) e soluzioni di drenaggio urbano sostenibile (SUDS, sustainable urban drainage solutions) assemblando un corridoio verde-blu di spazi pubblici aperti, che si dispiega nei quartieri circostanti attraverso l'attuazione di strategie di placemaking e aggiungendo connessioni di mobilità lenta al sistema di trasporto più ampio. L'obiettivo generale della ricerca è innescare un pensiero critico e immaginare Milano come un palinsesto verde. In questo modo, si intende riconoscere gli effetti positivi della reintroduzione del capitale naturale nella città, aumentando e migliorando il benessere psicofisico della popolazione e utilizzando tecniche di fitorimedio e di slow-infrastructure per l'auto-mantenimento degli spazi aperti pubblici. Il risultato è che il fiume Olona si presenta come un attore che restituisce all'aria aperta l'acqua che fino ad oggi rimane coperta e soffocata, agendo da catalizzatore per l'inserimento di spazi pubblici verdi resilienti ai cambiamenti climatici e fornendo una serie di servizi ecosistemici che contrastano l'attuale crisi climatica e rafforzano le strategie verdi e sostenibili a Milano entro il 2050.
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