Corona Garden educational hub: reuse of the Corona Hospital in Garbagnate Milanese

An abandoned heritage hospital in the middle of one of the green lungs of the region presents an opportunity for the entire city of Garbagnate Milanese and the entire northwestern sector of the city of Milan. The adaptive reuse of an old hospital structure that is strongly rooted in the collective memory of the city, is to be adapted as a new educational center on an inter-communal scale. The plot is presented as an interruption within a system of green areas that surrounds it, fragmenting the space and the urban cohesion due to the lack of connectivity and activities. Therefore, the proposal seeks to create continuity in the green system that surrounds it, to promote a fluid relationship between the different urban fragments inside the comune, and to generate a meeting point for the entire community. In the site, a perimeter circulation frame is arranged with different points of connection to facilitate the flow of people within the park and the building; a northern strip is defined, with spaces and functions for both the school and the community, a south strip thought as a multi-functional green space for the whole city, and a west strip with a more institutional character, mixing the landscape of the private space with the public space. Within this context, a school is generated that can’t be framed within the conventional concept of “school”, but as spaces more connected to nature and the community, developing a productive landscape under the guidelines of sustainable agriculture, where children can learn in a space connected to the land and nature. The proposal is not considered a school, it is thought of as a space for learning, food production, and meeting for the whole community.

Un ospedale abbandonato nel bel mezzo di uno dei polmoni verdi della regione rappresenta un'opportunità per l'intera città di Garbagnate Milanese e per l'intero settore nord-occidentale della città di Milano. Il riuso adattivo di una vecchia struttura ospedaliera, fortemente radicata nella memoria collettiva della città, sarà adattato come nuovo centro educativo a scala intercomunale. Il lotto si presenta come un'interruzione all'interno di un sistema di aree verdi che lo circonda, frammentando lo spazio e la coesione urbana a causa della mancanza di connettività e attività. Pertanto, la proposta cerca di creare una continuità nel sistema verde che lo circonda, di promuovere una relazione fluida tra i diversi frammenti urbani all'interno del comune e di generare un punto di incontro per l'intera comunità. Nel sito, una cornice di circolazione perimetrale è organizzata con diversi punti di connessione per facilitare il flusso di persone all'interno del parco e dell'edificio; viene definita una fascia nord, con spazi e funzioni sia per la scuola che per la comunità, una fascia sud pensata come spazio verde multifunzionale per l'intera città, e una fascia ovest con un carattere più istituzionale, che mescola il paesaggio dello spazio privato con quello pubblico. In questo contesto, si genera una scuola che non può essere inquadrata nel concetto convenzionale di "scuola", ma come spazi più connessi alla natura e alla comunità, sviluppando un paesaggio produttivo secondo le linee guida dell'agricoltura sostenibile, dove i bambini possono imparare in uno spazio connesso alla terra e alla natura. La proposta non è considerata una scuola, ma uno spazio di apprendimento, produzione di cibo e incontro per l'intera comunità.