In May 2009 was held a workshop for international students in urban planning and architecture on the theme of “Cultural Heritage and Diversity” organized by Blekinge Institute of Technology (BTH) SWEDEN. The workshop was based on the city of Karlskrona in south Sweden, founded in 1680 as a naval base that became a major center for shipbuilding, and also served as a bulwark against sea intrusion. By the end of the Cold War, the city had completely changed its role to meet the needs of the country. Since 1990, Karlskrona has aspired to redefine its role and its spaces, and also to establish a new relationship with the presence of a relevant military structure to a new vision and usage of the archipelago for Sweden. In the last decades many proposals were offered on how public space could be characterized by national heritage, and at the same time accommodate a more cosmopolitan and contemporary dimension. However, none of the proposed solutions offered integration between civil and military needs to soften the contrast between two sharply divided parts of the city. To address the problem nine major cities have been analyzed around the world which have similarities to Karlskrona as the presence of military structures, the presence of harbour activities and the relationship between the city and the sea in order to explore how different countries have faced similar situations at different periods of time and on varying scales. The result of this analysis has emphasized two opposing points of view: *The city that correlates with the waterfront as an opportunity to expand. *The city that correlates with the waterfront as a limitation to expansion. After the comparison and the linking of these cities with each other and with Karlskrona, a study has been carried out on space and connectivity to various parts of the city. The result of the previous analysis leads to propose the integration of the civil part which is located in the north of Karlskrona with the military barrier which is located in the south. The integration occurs through the opening of several strategic points in the military barrier allowing position for vision and eventually the possibility to access the military bay. These chosen spots for vision are linked to each other by a series of pedestrian paths that are intended to encourage pedestrian flow to complete a course that would integrate the two areas.

Nel maggio 2009 fu organizzato dall’istituto svedese “Blekinge Institute of Technology” (BTH), un workshop internazionale per gli studenti di pianificazione e architettura intitolata “Beni Culturali e diversità”. Il tema del workshop si riferì all’utilizzo dello spazio pubblico della città di Karlskrona, situata nel sud della Svezia che fu fondata nel 1680 come base navale; divenne uno dei centri più importanti per la costruzione navale e serviva anche come baluardo contro eventuali intrusioni via marittima. Con la fine della Guerra Fredda la funzione della città cambia completamente in relazione al ruolo del fabbisogno del paese. Dal 1990 Karlskrona aspira ancora a ridefinire le sue funzioni e i suoi spazi ed anche trovare una nuova relazione con la presenza di una struttura militare rilevante per una nuova visione ed utilizzo di tutto l’arcipelago svedese. Negli ultimi decenni sono state molte le proposte su come caratterizzare lo spazio pubblico di Karlskrona per la sua eredità nazionalista e allo stesso tempo poter accogliere una dimensione più cosmopolita ed attuale.Tuttavia nessuna delle soluzioni proposte, offriva un’integrazione tra civile e militare in modo di poter smorzare così il contrasto tra le due parti di città nettamente divise. Per affrontare la problematica si sono analizzate nove città significative di tutto il mondo, che presentano analogie con Karlskrona, come la presenza di strutture militari rilevanti, la presenza di attività portuali e il rapporto che la città ha con il mare, per poter conoscere come diversi paesi abbiano affrontato in tempi e dimensioni diverse delle situazioni per certi aspetti simili. Il risultato di questa analisi ha enfatizzato due punti di vista opposti: * La città che si mette in relazione con il fronte marino come opportunità di espansione. * La città che si mette in relazione con il mare come limite all’espansione. Dopo il confronto e la messa in relazione di tali città tra di loro e con Karlskrona, è stato svolto uno studio sullo spazio e sulle connettività dei vari luoghi della città, proponendo come conclusione l’integrazione della parte civile che si trova nella parte settentrionale di Karlskrona con la barriera della zona militare a sud. L’integrazione avviene tramite l’apertura di alcuni punti strategici privilegiati nella barriera militare, che permettono alla parte civile tanto la visione come un eventuale accesso alla baia militare. I luoghi prescelti per l’apertura sono collegati tra loro da una serie di percorsi pedonali che hanno la funzione di incoraggiare il flusso pedonale per completare un percorso che integrerebbe le due zone. In questi luoghi vengono posizionate delle strutture che consentono la visione oltre la barriera di separazione, svolgendo una funzione inversa a quella delle torrette d’avvistamento. Con la creazione di questi luoghi di punti visuali privilegiati, si realizza un’integrazione funzionale e connettiva tra due aree della città fino ad ora separate.

Space analysis and design issues for urban integration in Karlskrona, Sweden

DE CHAZAL, RICHARD
2010/2011

Abstract

In May 2009 was held a workshop for international students in urban planning and architecture on the theme of “Cultural Heritage and Diversity” organized by Blekinge Institute of Technology (BTH) SWEDEN. The workshop was based on the city of Karlskrona in south Sweden, founded in 1680 as a naval base that became a major center for shipbuilding, and also served as a bulwark against sea intrusion. By the end of the Cold War, the city had completely changed its role to meet the needs of the country. Since 1990, Karlskrona has aspired to redefine its role and its spaces, and also to establish a new relationship with the presence of a relevant military structure to a new vision and usage of the archipelago for Sweden. In the last decades many proposals were offered on how public space could be characterized by national heritage, and at the same time accommodate a more cosmopolitan and contemporary dimension. However, none of the proposed solutions offered integration between civil and military needs to soften the contrast between two sharply divided parts of the city. To address the problem nine major cities have been analyzed around the world which have similarities to Karlskrona as the presence of military structures, the presence of harbour activities and the relationship between the city and the sea in order to explore how different countries have faced similar situations at different periods of time and on varying scales. The result of this analysis has emphasized two opposing points of view: *The city that correlates with the waterfront as an opportunity to expand. *The city that correlates with the waterfront as a limitation to expansion. After the comparison and the linking of these cities with each other and with Karlskrona, a study has been carried out on space and connectivity to various parts of the city. The result of the previous analysis leads to propose the integration of the civil part which is located in the north of Karlskrona with the military barrier which is located in the south. The integration occurs through the opening of several strategic points in the military barrier allowing position for vision and eventually the possibility to access the military bay. These chosen spots for vision are linked to each other by a series of pedestrian paths that are intended to encourage pedestrian flow to complete a course that would integrate the two areas.
ARC I - Facolta' di Architettura e Società
1-apr-2011
2010/2011
Nel maggio 2009 fu organizzato dall’istituto svedese “Blekinge Institute of Technology” (BTH), un workshop internazionale per gli studenti di pianificazione e architettura intitolata “Beni Culturali e diversità”. Il tema del workshop si riferì all’utilizzo dello spazio pubblico della città di Karlskrona, situata nel sud della Svezia che fu fondata nel 1680 come base navale; divenne uno dei centri più importanti per la costruzione navale e serviva anche come baluardo contro eventuali intrusioni via marittima. Con la fine della Guerra Fredda la funzione della città cambia completamente in relazione al ruolo del fabbisogno del paese. Dal 1990 Karlskrona aspira ancora a ridefinire le sue funzioni e i suoi spazi ed anche trovare una nuova relazione con la presenza di una struttura militare rilevante per una nuova visione ed utilizzo di tutto l’arcipelago svedese. Negli ultimi decenni sono state molte le proposte su come caratterizzare lo spazio pubblico di Karlskrona per la sua eredità nazionalista e allo stesso tempo poter accogliere una dimensione più cosmopolita ed attuale.Tuttavia nessuna delle soluzioni proposte, offriva un’integrazione tra civile e militare in modo di poter smorzare così il contrasto tra le due parti di città nettamente divise. Per affrontare la problematica si sono analizzate nove città significative di tutto il mondo, che presentano analogie con Karlskrona, come la presenza di strutture militari rilevanti, la presenza di attività portuali e il rapporto che la città ha con il mare, per poter conoscere come diversi paesi abbiano affrontato in tempi e dimensioni diverse delle situazioni per certi aspetti simili. Il risultato di questa analisi ha enfatizzato due punti di vista opposti: * La città che si mette in relazione con il fronte marino come opportunità di espansione. * La città che si mette in relazione con il mare come limite all’espansione. Dopo il confronto e la messa in relazione di tali città tra di loro e con Karlskrona, è stato svolto uno studio sullo spazio e sulle connettività dei vari luoghi della città, proponendo come conclusione l’integrazione della parte civile che si trova nella parte settentrionale di Karlskrona con la barriera della zona militare a sud. L’integrazione avviene tramite l’apertura di alcuni punti strategici privilegiati nella barriera militare, che permettono alla parte civile tanto la visione come un eventuale accesso alla baia militare. I luoghi prescelti per l’apertura sono collegati tra loro da una serie di percorsi pedonali che hanno la funzione di incoraggiare il flusso pedonale per completare un percorso che integrerebbe le due zone. In questi luoghi vengono posizionate delle strutture che consentono la visione oltre la barriera di separazione, svolgendo una funzione inversa a quella delle torrette d’avvistamento. Con la creazione di questi luoghi di punti visuali privilegiati, si realizza un’integrazione funzionale e connettiva tra due aree della città fino ad ora separate.
Tesi di laurea Magistrale
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