ME-DEA : scenography project for the drama of Medea in the Piccolo Teatro Strehler of Milan

There is a persistent thread that unites scenography to the history of theatrical architecture. In the beginning, the scene coincided with the theater and told moments of life of the people. The history undertaken by the theater, understood as a human and collective fact, has consequently also changed its architectural aspects, which have continued incessantly to keep the questions alive, to investigate the reasons, to ask themselves unsolvable questions because precisely in the search for meaning they manage to materialize forms, spaces, voids, ideas that always question themselves, change, evolve. In order to make a scenography project it was necessary to know the history, to understand at what point in the development path of an idea of scenic space we are, but even more to understand the reasons that motivated the space in the past, in order to understand what is necessary today to create a scenography. We understood that the theater has never stopped talking about society, about people, and that architecture, which is made of society and people, and which always deals with them, has never stopped dialoguing with the theater. Architecture, with humility, has stopped imposing itself on theatrical action as it happened in theatres until a few centuries ago, and has begun to become a fundamental and essential part of a broader design that concerns direction, lights, sound, movement, the human being.

C'è un filo conduttore che unisce la scenografia alla storia dell'architettura teatrale. All'inizio, la scena coincideva con il teatro e raccontava momenti di vita della gente. La storia intrapresa dal teatro, inteso come fatto umano e collettivo, ha di conseguenza cambiato anche i suoi aspetti architettonici, che hanno continuato incessantemente a indagare le ragioni, a mantenere vive domande irrisolvibili perché proprio nella ricerca di senso riescono a materializzare forme, spazi, vuoti, idee che si interrogano sempre, cambiare, evolvere. Per realizzare un progetto scenografico era necessario conoscere la storia, capire a che punto del percorso di sviluppo di un'idea di spazio scenico ci troviamo, ma ancor più capire le ragioni che hanno motivato lo spazio in passato, per capire cosa è necessario oggi per creare una scenografia. Abbiamo capito che il teatro non ha mai smesso di parlare di società, di persone, e che l'architettura, che è fatta di società e persone, e che si occupa sempre di loro, non ha mai smesso di dialogare con il teatro. L'architettura, con umiltà, ha smesso di imporsi sull'azione teatrale come accadeva nei teatri fino a pochi secoli fa, e ha iniziato a diventare parte fondamentale ed essenziale di un disegno più ampio che riguarda la regia, le luci, il suono, il movimento, l'essere umano.