Architecture does not only respond to practical needs. Architecture also involves the act of giving and restoring beauty. Today's design and management of community places no longer seem to pursue aesthetic intentionality, preferring to frequently respond to quick functional needs. The contemporary urban landscape is littered with cars, road signs, areas dedicated to car parking, traffic islands, road bollards, stratifications of urban furnishings such as benches, planters, litter bins, shelters, visible electrical systems, expansions of commercial establishments, signs and billboards advertisements, bulletin boards, public lighting systems, and much more. This redundancy of objects saturates and trivializes the collective space, replacing the citizens and prohibiting them from inhabiting the open spaces of the city. It is increasingly essential to develop a shared strategy to learn to discern the necessary from the superfluous elements and subsequently eliminate them in order to return squares and streets to the community again, regardless of the presence of commercial activities, for the sole pleasure of enjoying a place that is carefully maintained, harmonious, free, and appreciable in its simplicity and completeness. Thus, we aim to create wonderful landscapes inside the city. Therefore, in addition to decoding and categorizing those elements, we try to draw operational guidelines for their removal, which can be useful to all the professional figures who study and work in cities. Hence they can base their theoretical and design reasoning the need to replan from now on collective spaces on a human scale and pace; Using practical basis, we wish that the municipal administrators will have the courage to clean and free up public spaces. Eventually, the aim of this document will be to reveal the hidden beauty of our squares to all the citizens and civilian population.

Fare architettura non significa solo rispondere a esigenze pratiche. Fare architettura è anche donare e restituire bellezza. Le odierne attività di progettazione e gestione dei luoghi della collettività non sembrano più perseguire l’intenzionalità estetica, preferendo rispondere frequentemente a spicce necessità funzionali. Il paesaggio urbano contemporaneo è costellato da auto, segnaletiche stradali, aree dedicate alla sosta automobilistica, spartitraffico, dissuasori stradali ma anche stratificazioni di arredi urbani quali panchine, fioriere, cestini, pensiline, impianti elettrici a vista, ampliamenti di esercizi commerciali, insegne e cartelloni pubblicitari, bacheche elettorali, sistemi di illuminazione pubblica e tanto altro. Questa ridondanza di oggetti satura e banalizza lo spazio collettivo, rimpiazza i cittadini e non permette loro di abitare gli spazi aperti della città. È sempre più urgente e necessario mettere a punto una strategia condivisa per imparare a discernere il necessario dal superfluo e, successivamente, eliminarlo al fine di restituire nuovamente piazze e strade alla comunità, indipendentemente dalla presenza di attività a stampo commerciale, per il solo piacere di godere di un luogo accortamente manutenuto, armonioso, libero, apprezzabile nella sua semplicità e compiutezza: un luogo bello. In questa sede, pertanto, oltre a decodificare e categorizzare questi elementi, si provano a tracciare delle linee guida operative per la rimozione degli stessi, che possano essere utili a tutte le figure professionali che studiano e operano nelle città, perché pongano come base dei loro ragionamenti teorici e progettuali la necessità di ripensare da oggi in poi gli spazi collettivi a misura e ritmo umano; alle amministrazioni comunali, perché grazie a una base pratica prenderanno coraggio per pulire e liberare lo spazio pubblico; ai cittadini e alla popolazione civile, perché attraverso questo scritto verrà disvelata loro la bellezza nascosta delle nostre piazze.

L'architettura del togliere: disvelare la bellezza delle piazze, liberandole dal superfluo

Gritti, Stefania;Dibenedetto, Chiara
2021/2022

Abstract

Architecture does not only respond to practical needs. Architecture also involves the act of giving and restoring beauty. Today's design and management of community places no longer seem to pursue aesthetic intentionality, preferring to frequently respond to quick functional needs. The contemporary urban landscape is littered with cars, road signs, areas dedicated to car parking, traffic islands, road bollards, stratifications of urban furnishings such as benches, planters, litter bins, shelters, visible electrical systems, expansions of commercial establishments, signs and billboards advertisements, bulletin boards, public lighting systems, and much more. This redundancy of objects saturates and trivializes the collective space, replacing the citizens and prohibiting them from inhabiting the open spaces of the city. It is increasingly essential to develop a shared strategy to learn to discern the necessary from the superfluous elements and subsequently eliminate them in order to return squares and streets to the community again, regardless of the presence of commercial activities, for the sole pleasure of enjoying a place that is carefully maintained, harmonious, free, and appreciable in its simplicity and completeness. Thus, we aim to create wonderful landscapes inside the city. Therefore, in addition to decoding and categorizing those elements, we try to draw operational guidelines for their removal, which can be useful to all the professional figures who study and work in cities. Hence they can base their theoretical and design reasoning the need to replan from now on collective spaces on a human scale and pace; Using practical basis, we wish that the municipal administrators will have the courage to clean and free up public spaces. Eventually, the aim of this document will be to reveal the hidden beauty of our squares to all the citizens and civilian population.
BIANCHI , FEDERICA
TOMA, GLORIA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
20-dic-2022
2021/2022
Fare architettura non significa solo rispondere a esigenze pratiche. Fare architettura è anche donare e restituire bellezza. Le odierne attività di progettazione e gestione dei luoghi della collettività non sembrano più perseguire l’intenzionalità estetica, preferendo rispondere frequentemente a spicce necessità funzionali. Il paesaggio urbano contemporaneo è costellato da auto, segnaletiche stradali, aree dedicate alla sosta automobilistica, spartitraffico, dissuasori stradali ma anche stratificazioni di arredi urbani quali panchine, fioriere, cestini, pensiline, impianti elettrici a vista, ampliamenti di esercizi commerciali, insegne e cartelloni pubblicitari, bacheche elettorali, sistemi di illuminazione pubblica e tanto altro. Questa ridondanza di oggetti satura e banalizza lo spazio collettivo, rimpiazza i cittadini e non permette loro di abitare gli spazi aperti della città. È sempre più urgente e necessario mettere a punto una strategia condivisa per imparare a discernere il necessario dal superfluo e, successivamente, eliminarlo al fine di restituire nuovamente piazze e strade alla comunità, indipendentemente dalla presenza di attività a stampo commerciale, per il solo piacere di godere di un luogo accortamente manutenuto, armonioso, libero, apprezzabile nella sua semplicità e compiutezza: un luogo bello. In questa sede, pertanto, oltre a decodificare e categorizzare questi elementi, si provano a tracciare delle linee guida operative per la rimozione degli stessi, che possano essere utili a tutte le figure professionali che studiano e operano nelle città, perché pongano come base dei loro ragionamenti teorici e progettuali la necessità di ripensare da oggi in poi gli spazi collettivi a misura e ritmo umano; alle amministrazioni comunali, perché grazie a una base pratica prenderanno coraggio per pulire e liberare lo spazio pubblico; ai cittadini e alla popolazione civile, perché attraverso questo scritto verrà disvelata loro la bellezza nascosta delle nostre piazze.
File allegati
File Dimensione Formato  
2022_12_Dibenedetto_Gritti.pdf

solo utenti autorizzati dal 06/12/2023

Dimensione 488.66 MB
Formato Adobe PDF
488.66 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/196445