ABC elementary school

The interest in the subject matter derives from the idea that architecture can have in the human evolution of mind and body, having - in my opinion - an intimate and close relationship with the life of every single individual. Starting precisely from this assumption, the suggestion and the stimulus to design a new primary school matured in me, understood as the first stage of life. This work aims to investigate the intrinsic relationship between cognitive development and the architectural design of spaces dedicated to education, social education and pedagogy, analyzing case studies related to school design and teaching methods; which, in order to then design - possibly with an innovative and resilient approach - a school that is a mirror of the current and future needs of society and aimed at architectural, pedagogical and technological values. It will therefore be a project aimed at rewarding the needs and rights of children (but, if we like, also their first duties), in which architecture attempts to contribute to an overall response, also assuming the ambition of carrying out a role of trampoline for the evolution of the child himself, with the priority aim of enhancing his own abilities.

L’interesse per l’argomento trattato deriva dall’idea che l’architettura può avere nell’evoluzione umana della mente e del corpo, avendo -a mio parere- un’intima e stretta relazione con la vita di ogni singolo individuo. A partire proprio da questo presupposto, è maturata in me la convinzione e lo stimolo di progettare una nuova scuola primaria, intesa quale primo palcoscenico della vita. Questo lavoro si propone di indagare il rapporto intrinseco che si instaura tra lo sviluppo cognitivo e la progettazione architettonica degli spazi dedicati all’istruzione, all’educazione sociale ed alla pedagogia, analizzando casi studio correlati alla progettazione scolastica e ai metodi di insegnamento; il che, per poi progettare -possibilmente con approccio innovativo e resiliente- una scuola che sia specchio delle esigenze attuali e future della società e volta ai valori architettonici, pedagogici e tecnologici. Sarà, dunque, un progetto volto a premiare le esigenze ed i diritti dei bambini (ma, se vogliamo, anche i loro primi doveri), nel quale l’architettura tenta di contribuire ad una risposta complessiva, attribuendosi anche l’ambizione di svolgere un ruolo di trampolino per l’evoluzione del bambino stesso, nell’intento prioritario di valorizzare le proprie capacità.