Shoreditch School of Arts : nuova scuola per le arti nello Shoreditch District di Londra : applicazione di sistemi modulari di facciata per involucri adattivi

In the general process of developing the Shoreditch neighbourhood, we want to envision the School of Arts understanding art as an identity and a reason for rebirth. A meeting place for artists from all over the world where debates, exhibitions and creative workshops can enliven its spaces. An architecture that confirms the Shoreditch district as one of the most vibrant places in London. The relationship between place, community and art definitely represents the most identifying element of the Shoreditch area of London. For a neighbourhood affected in its current state by a process of transformation that is as profound as it is radical, this excerpt from the call for proposals stood out from the beginning as a foundational reference that guided the research and design within this work. The following project aims to intervene at three different scales of detail. From an urban point of view, the main objective lies in the desire to enhance the urban context, with the aim of dialoguing with the local cultural heritage, encouraging its free, public and critical enjoyment. In this context, reflection on public space, meant not only as a place of community and social sharing, but also as a space dedicated to art, outside of traditional exhibition contexts, is born. The new school complex in Shoreditch Park aims to stimulate creativity, dialogue and collaboration not only among students, but also with the entire neighbourhood community. A stage for transformation, a framework of flexible spaces that can be orchestrated and transformed over time by staff and students, where new interactions and interventions, possibilities and experimentation can create that springboard between disciplines, enhancing the student experience. While it is true that the effects of architecture on the social component are difficult to prove, at the same time this difficulty does not dilute the added value that their integration within the design process could bring. The meeting of all these needs within the Shoreditch School of Arts opens up this potential. The third and final scale of analysis fits within a debate that is still relevant today, which specifically questions the role played by natural light within buildings. In this perspective, the development of the last section begins from the realization that effective daylight design continues to be a powerful energy management strategy while improving its value to occupants, visual performance, comfort and health. This led to the exploration of the technical potential of the building façade as a design strategy and mechanism for utilizing the environmental services provided by natural systems, through the definition of a dynamic shading system capable of continuously adjusting the envelope's optical properties to seek the optimal balance between energy goals and occupant requirements for each outdoor and indoor environmental condition.

Nel generale processo di sviluppo del quartiere di Shoreditch vogliamo immaginare la School of Arts intendendo l’arte come identità e motivo di rinascita. Un luogo di incontro per artisti provenienti da tutto il mondo dove dibattiti, mostre e laboratori creativi possano animarne gli spazi. Una architettura che confermi il distretto di Shoreditch quale uno dei luoghi più vivi di Londra. La relazione tra luogo, comunità e arte rappresenta l’elemento decisamente più identificativo dell’area di Shoreditch a Londra. In un quartiere attualmente interessato da un processo di trasformazione tanto profondo quanto radicale, il desiderio espresso da questo estratto del bando di concorso si è imposto fin da subito come un riferimento fondante che ha guidato la ricerca e la progettazione all’interno di questo lavoro. Il seguente lavoro si propone di intervenire a tre diverse scale di dettaglio. Da un punto di vista urbano, l’obiettivo principale risiede nella volontà di valorizzare il contesto urbano e paesaggistico, con lo scopo di dialogare con il patrimonio culturale locale, incentivandone una fruizione libera, pubblica e critica. In tale contesto, nasce la riflessione sullo spazio pubblico inteso non solo come luogo di collettività e di condivisione sociale, ma anche come uno spazio dedicato all’arte, al di fuori dei contesti espositivi tradizionali. Il nuovo complesso scolastico di Shoreditch Park mira a stimolare la creatività, il dialogo e la collaborazione non solo fra gli studenti, ma anche con tutta la comunità del quartiere. Un palcoscenico per la trasformazione, un quadro di spazi flessibili che possono essere orchestrati e trasformati nel tempo dal personale e dagli studenti, dove nuove interazioni e interventi, possibilità e sperimentazioni possono creare quel trampolino di lancio tra le discipline, migliorando l’esperienza dello studente. Se da un lato è vero che gli effetti dell’architettura sulla componente sociale sono difficili da provare, al tempo stesso questa difficoltà non stempera il valore aggiunto che l’integrazione di tali componenti all’interno del processo di progettazione potrebbe comportare. L’incontro di tutte queste esigenze all’interno della Shoreditch School of Arts apre questo potenziale. La terza ed ultima scala di analisi si inserisce all’interno di un dibattito ancora attuale, che si domanda in particolare quale debba essere il ruolo della luce naturale all’interno degli edifici. In questa prospettiva, lo sviluppo dell’ultima sezione parte dalla consapevolezza che un’efficace progettazione della luce diurna continui ad essere una potente strategia di gestione dell’energia, migliorando al contempo il suo valore per gli occupanti, per le prestazioni visive, il comfort e la salute. Questo ha portato ad esplorare il potenziale tecnico della facciata dell’edificio come strategia di progettazione e meccanismo di utilizzo dei servizi ambientali forniti dai sistemi naturali, attraverso la definizione di un sistema di schermatura dinamico capace di regolare continuamente le proprietà ottiche dell’involucro per ricercare l’equilibrio ottimale tra obiettivi energetici e requisiti degli occupanti per ogni condizione ambientale esterna e interna.