Ripamonti 42 : costruzioni 4.0 per la rifunzionalizzazione e la decarbonizzazione degli edifici esistenti : caso studio: trasformazione di un edificio per uffici in residenze

The way of living, producing and building is an evolution that happens on a daily basis. New events determine the next steps that man is required to take, not just for mere survival, but to ensure a better state of comfort. It is an arduous path and the only means at one’s disposal is ingenuity. Human ingenuity has always been a prerequisite for the search for solutions aimed at well-being but, on the other hand, the ease of realising them is difficult and limited. Out of this deficiency comes technology, which over the years has been increasingly developing in terms of speed, precision and quality. It has immediately linked up with the world of industry, creating a solid bond of synergy. In fact, one of the pivotal sectors where its presence is required is the construction industry. Products, tools and processes are the result of industrial and manufacturing based development. Thanks to research and study, traditional techniques have evolved to optimise the manufacture of a complete building product and no longer the individual component. A particular application is in the field of retrofit of existing buildings, which in Europe is a key issue in the field of energy requalification. This is necessary in order to achieve and meet the targets imposed by European and global protocols for combating climate change, especially for the reduction of CO2 emissions by the near 2030. In recent years, greater sensitivity has emerged with regard to the use of materials, especially with regard to their life cycle, from the production phase to the disposal and/or recycling phase. The aim is to trigger a circular approach that considers the totality of choices. We therefore find ourselves making a choice, considered as the consequence of a weighting of geometric, physical-performance and economic parameters that underline differences. A basic term of comparison is the construction and execution method. Off-site provides efficient and immediate responses to the fulfilment of the aforementioned parameters, ensuring an outcome of high architectural quality, far removed from the austerity of on-site work. The collection and management of information is carried out according to the dictates of the so-called MMC - Modern Methods of Construction and based on the key concept of interoperability, which allows the creation of a parallel model, from which it is possible to extrapolate details, useful for prefabrication. The accuracy provided by these methods allows for a holistic approach in the design phase. The former Proveditorato agli Studi in Milan is a valid opportunity to synthesise the logic outlined and contribute to the redevelopment of an urban area in need of change. Its university vocation has allowed for the birth of a strong student community for which an innovative and functional model of the living concept is required. This is not to be understood as an isolated system but interconnected with the other realities that are at the heart of the district. The difference between the various modes of interventio on the two buildings, the difference in technological options and the difference in the various spaces resulted in the development of a single entity. Ripamonti 42 aims to reveal the effectiveness of off-site construction processes, with the ambition to collimate environmental paradigms, often left to the final margin of thought, with the harmony of architectural forms.

Il modo di vivere, di produrre e di costruire è un’evoluzione che avviene quotidianamente. I nuovi eventi determinano i passi successivi che l’uomo è tenuto a compiere, non solo per semplice sopravvivenza, quanto per assicurare uno stato di comfort migliore. E’ un percorso arduo e l’unico mezzo che si ha a disposizione è l’ingegno. La finezza umana è da sempre il presupposto per la ricerca di soluzioni volte al benessere ma, d’altro canto, la facilità di realizzazione delle stesse risulta ostica e limitata. Da questa carenza nasce la tecnologia che nel corso degli anni ha avuto un crescente sviluppo in termini di rapidità, precisione e qualità. Essa si è da subito relazionata con il mondo dell’industria, realizzando un solido legame di sinergia. Difatti, uno dei settori cardine in cui è richiesta la sua presenza imprescindibile è quello delle costruzioni. Prodotti, strumenti e processi sono il frutto di uno sviluppo a carattere industriale e manifatturiero. Grazie alla ricerca e allo studio, si è arrivati ad evolvere le tecniche tradizionali, al fine di ottimizzare la fabbricazione di un prodotto edilizio compiuto e non più del singolo componente. Una particolare applicazione è data dal campo del retrofit degli edifici esistenti che in Europa risultano essere una tematica fondamentale nel ramo della riqualificazione energetica. Questo è necessario al fine del raggiungimento e soddisfacimento dei targets imposti dai protocolli europei e mondiali per la lotta al cambiamento climatico, specie per la riduzione delle emissioni di CO2 entro il vicino 2030. Negli ultimi anni è emersa una maggiore sensibilità riguardo l’impiego dei materiali, specie a riguardo del ciclo di vita, dalla fase di produzione a quella di smaltimento e/o riciclo. Il fine è quello innescare un approccio di tipo circolare e che consideri la globalità delle scelte. Ci si ritrova quindi ad affrontare una decisione, considerata come la conseguenza di una ponderazione di parametri geometrici, fisico-prestazionali ed economici che sottolinei delle differenze. Un termine di paragone basilare risulta essere la modalità costruttiva ed esecutiva. L’off-site dà risposte efficienti ed immediate al soddisfacimento dei suddetti parametri, assicurando un esito di elevata qualità architettonica, ben lontana dall’austerità delle lavorazioni in situ. La raccolta e gestione delle informazioni avviene secondo i dettami dei cosiddetti MMC - Modern Methods of Construction e basata sul concetto chiave dell’interoperabilità, la quale consente di creare un modello parallelo, dal quale è possibile estrapolare dettagli, utili alla prefabbricazione. L’accuratezza data da tali metodi, consente di avere un approccio olistico in fase progettuale. L’ex Provveditorato agli Studi di Milano è una valida occasione di sintesi della logica esposta e che contribuisce alla riqualificazione di un’area urbana preposta al cambiamento. La sua vocazione universitaria ha permesso la nascita di una forte comunità studentesca per cui si richiede un modello innovativo e funzionale del concetto dell’abitare. Ciò non è da intendersi come un sistema isolato ma, interconnesso con le altre realtà che sono fulcro del quartiere. La differenza tra le diverse modalità di intervento sui due edifici, la differenza delle opzioni tecnologiche e la differenza dei vari ambienti ha scaturito la nascita di un unico organismo. Ripamonti 42 mira a palesare l’efficacia dei processi costruttivi off-site, con l’ambizione di collimare i paradigmi ambientali, spesso lasciati al margine finale di pensiero, con l’armonia delle forme architettoniche.