Casamatta tra passato e futuro

Embrace by the Olona river bank rises a unique place, it’s an ancient fortified village consisting of a handful of houses and a former mill abandoned. We are located in the province of Varese, in Molini di Gurone, Malnate district. An extraordinary place that since 1994 it has became Legambiente association’s dream, but also a dream place for other enthusiast who gave life to the “Casamatta” project. Molini di Gurone is not an utopic scenario but a tangible reality, a place made up of a multitude of disused spaces to which Casamatta asipres to restore meaning through an economic model based on self-construction and recycling. It is an ambitious challenge that intends to embody the principles of the circular economy, carried out thanks to a network in which all the actors involved embrace the same philosophy: the recovery of donated materials, saved from the sad destiny of becoming waste that encloses their internal stories of places, buildings and constructions of which they have already been part, thus defining further connections within a social context and stimulating new synergies between designers and producers, distributors and scrappers. Everything contributes to environmental sustainability which also translates into economic sustainability with the opportunity of building at decidedly reduced costs, with a view to full awareness of the intrinsic potential in the use of existing materials, their possible transformation and the innumerable paths they can achieve.

Abbracciato dall’ansa del fiume Olona, sorge un luogo unico al mondo, un antico borgo fortificato costituito da un pugno di case e un ex mulino abbandonato ormai da tempo. Ci troviamo nella provincia di Varese, più precisamente a Molini di Gurone, un quartiere della città di Malnate. Un luogo straordinario che dal 1994, è diventato il sogno dell’associazione Legambiente e di altri appassionati che hanno dato vita al progetto “Casamatta”. I Mulini di Gurone non sono un’utopia ma una realtà tangibile, un luogo fatto da una moltitudine di spazi in disuso a cui Casamatta intende ridare significato attraverso un modello economico basato sull’autocostruzione e sul riciclo. Si tratta di una sfida ambiziosa che intende incarnare i principi dell’economia circolare, portata avanti grazie a una rete in cui tutti gli attori coinvolti sposano la medesima filosofia: il recupero di materiali donati, salvati dal triste destino di divenire rifiuti che racchiudono al loro interno storie di posti, edifici e costruzioni di cui hanno già fatto parte, definendo così ulteriori connessioni all’interno di un contesto sociale e stimolando nuove sinergie tra progettisti e produttori, distributori e rottamatori. Tutto concorre a una sostenibilità ambientale che si traduce anche in sostenibilità economica con possibilità di costruire a costi decisamente ridotti, nell’ottica di una piena consapevolezza rispetto alle potenzialità intrinseche nell’utilizzo dei materiali esistenti, della loro possibile trasformazione e degli innumerevoli destini a cui possono giungere.