Principio cardine della progettazione dell’area è il recupero dell’idea originale dell’architetto valenciano Bofill di creare un sistema di spazi pubblici che, passando per la darsena interna unisse i giardini del Turia con il paseo Maritimo, due assi del divertimento e del tempo libero oggi molto importanti ma non collegati tra loro. L’idea base è, quindi, quella di terminare l’asse turistico del paseo maritimo con la ricostruzione del terminal crociere oggigiorno quasi dimenticato ed abbandonato in una parte marginale del porto commerciale e collegare, tramite un parco, quest’asse con i giardini del Turia. Tale connessione, non solo permetterebbe di raggiungere il mare percorrendo tutto il parco del Turia, ma anche di collegare la costa e la sua edificazione con il centro della città. Aree storicamente emarginate e abbandonate potrebbero finalmente partecipare alla vita della città rivendicando l’importanza del rilancio del litorale non solo dal punto di vista speculativo ma anche e soprattutto sociale. I giardini del Turia si concluderebbero quindi con un parco di dimensioni simili a quelle del Parque de la Cabecera, testata est di tutto il sistema. La richiesta, nei documenti del concorso, della progettazione di un polo tecnologico nell’area sembra eccessiva soprattutto in un momento di crisi come quello che sta vivendo adesso la città di Valencia. La costa valenciana ospita già un’offerta funzionale in campo culturale e del divertimento molto vasta che non necessita di ulteriori apporti. Dall’Universitat Politècnica de Valencia più a nord si passa alla agli edifici della Coppa America fino a quelli della Ciudad de las Artes y las Ciencias, e ai centri commerciali Aqua e El Saler. La mancanza invece di spazi verdi a scala urbana per tutta la lunghezza della costa, la compattezza dell’edificato del Cabanyal e di Nazaret e la barriera delle aree del Porto verso il parco del Albufera rendono necessario uno spazio più ampio di sfogo che possa funzionare sia per la popolazione residente sulla costa che per tutta la città.
Valencia al mar : il delta del Turia tra mare e città
ISELLA, LUCIA;VISCARDI, MARCO
2010/2011
Abstract
Principio cardine della progettazione dell’area è il recupero dell’idea originale dell’architetto valenciano Bofill di creare un sistema di spazi pubblici che, passando per la darsena interna unisse i giardini del Turia con il paseo Maritimo, due assi del divertimento e del tempo libero oggi molto importanti ma non collegati tra loro. L’idea base è, quindi, quella di terminare l’asse turistico del paseo maritimo con la ricostruzione del terminal crociere oggigiorno quasi dimenticato ed abbandonato in una parte marginale del porto commerciale e collegare, tramite un parco, quest’asse con i giardini del Turia. Tale connessione, non solo permetterebbe di raggiungere il mare percorrendo tutto il parco del Turia, ma anche di collegare la costa e la sua edificazione con il centro della città. Aree storicamente emarginate e abbandonate potrebbero finalmente partecipare alla vita della città rivendicando l’importanza del rilancio del litorale non solo dal punto di vista speculativo ma anche e soprattutto sociale. I giardini del Turia si concluderebbero quindi con un parco di dimensioni simili a quelle del Parque de la Cabecera, testata est di tutto il sistema. La richiesta, nei documenti del concorso, della progettazione di un polo tecnologico nell’area sembra eccessiva soprattutto in un momento di crisi come quello che sta vivendo adesso la città di Valencia. La costa valenciana ospita già un’offerta funzionale in campo culturale e del divertimento molto vasta che non necessita di ulteriori apporti. Dall’Universitat Politècnica de Valencia più a nord si passa alla agli edifici della Coppa America fino a quelli della Ciudad de las Artes y las Ciencias, e ai centri commerciali Aqua e El Saler. La mancanza invece di spazi verdi a scala urbana per tutta la lunghezza della costa, la compattezza dell’edificato del Cabanyal e di Nazaret e la barriera delle aree del Porto verso il parco del Albufera rendono necessario uno spazio più ampio di sfogo che possa funzionare sia per la popolazione residente sulla costa che per tutta la città.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/19704