How to attract customers : mirror for larks?

In a market where everything and the opposite of everything exists, thinking about how to attract new customers is what most interests all brands and especially luxury brands. It is luxury brands that are the protagonists of this work: embracing the growth hacker concept is what companies pursue, arriving before others, being unique, using innovative and exceptional methods are the means that justify the end: to attract new customers. In an increasingly fluid society, even the retail system has inevitably adapted. For a clientele that demands exclusivity and originality, shops must continually evolve and thus the pop-up store phenomenon was born. What is a Pop-Up Store? The evolution that has taken place in the retail scene has been addressed, with particular attention to the behaviour of new consumers and the tools that the various brands can activate to update their sales and communication techniques. Subsequently, the focus shifted to an in-depth examination of the pop-up formula, with regard to the most relevant aspects that this type of store allows one to experience. How do ‘Pop-Up Stores’ differ from ‘Temporary Stores’? What are the functions of one and the other? Why did pop-up stores come into being? The creation of a differentiated and engaging customer experience proves to be a key variable for the success of an offline distribution channel. Through successful examples of well-known brands I have addressed the concept of “brand awareness” as a consequence of the pop-up store; we talk about pop-up shops used for capsule collections of brands to make the brand’s value more visibly understandable; up to pop-up shops conceived as ephemeral shops used as elements of the marketing mix to raise the profile of less visible brands, thus reconnecting the brand to the new generations, diversifying the fruition of the products and making them discover the new range of products on offer. It is precisely in this vision that the new role played by the point of sale takes on greater importance. Through activities that stimulate all the customer’s senses and through the appropriate implementation of in-store technologies, it must transmit the brand’s deep values, the image that the brand wants to convey of itself and the unique characteristics of its products. What are the different types of pop-up stores, how can the pop-up store adequately compensate for the divergences created in recent years between consumers and traditional forms of retail? Finally, a look at the implementation of this technique by some major international brands was proposed through the research of case studies. The conclusion sees an attempt at a critical approach, the lack of a scientific analysis has led me to draw my own conclusions as to why some luxury brands opt for the use of pop-up stores and what strategies can be used to justify set-ups that unfortunately can create environmental impacts that are far from sustainable as well as the fact that they may not represent a pertinent approach to the initial motive of creating the pop-up itself.

In un mercato dove esiste tutto e il contrario di tutto, pensare a come attrarre nuovi clienti è ciò che maggiormente interessa tutti i brand e soprattutto i brand di lusso. Sono i brand di lusso i protagonisti di questo lavoro: abbracciare il concetto di “hacker” della crescita è ciò che perseguono le aziende, arrivare prima degli altri, essere unici, utilizzare metodi innovativi ed eccezionali sono i mezzi che giustificano il fine: attrarre nuovi clienti. In una società sempre più fluida anche il sistema retail inevitabilmente si è adeguato. Per una clientela che richiede esclusività ed originalità i negozi devono continuamente evolversi ed è nato così il fenomeno dei pop-up store. Cosa si intende per pop up store? É stato affrontato l’aspetto dell’evoluzione avvenuta nel panorama del retail, con particolare attenzione ai comportamenti dei nuovi consumatori e agli strumenti che i diversi brand possono attivare per aggiornare le tecniche di vendita e di comunicazione; successivamente, l’attenzione si è spostata sull’approfondimento relativo alla formula del popup, per quanto riguarda gli aspetti più rilevanti che questa tipologia di store permette di sperimentare. Come si differenziano i “pop up store” dai “temporary store”? Quali sono le funzioni dell’uno e dell’altro? Perché sono nati i pop-up store? La creazione di un’esperienza differenziata e coinvolgente per il cliente si rivela una variabile fondamentale per il successo di un canale di distribuzione offline. Attraverso esempi di successo, di brand noti, ho affrontato il concetto di “brand awareness” come conseguenza del pop up store; si parla di pop up store utilizzati per capsule collection di brand per rendere visibilmente più comprensibile il valore del brand; fino a pop up store concepiti come negozi effimeri utilizzati come elementi del marketing mix per elevare il profilo di brand poco visibili, riconnettendo così il brand alle nuove generazioni, diversificando la fruizione dei prodotti e facendo loro scoprire la nuova gamma di prodotti in offerta. È proprio in questa visione che assume maggiore importanza il nuovo ruolo svolto dal punto vendita che, attraverso attività che stimolino tutti i sensi del cliente e attraverso l’opportuna implementazione di tecnologie in-store, deve trasmettere quelli che sono i valori profondi della marca, l’immagine che la marca vuole trasmettere di sé e le caratteristiche uniche dei prodotti. Quali sono le diverse tipologie di pop up store, come il popup store può compensare adeguatamente le divergenze createsi negli ultimi anni tra i consumatori e le forme tradizionali di retail? Infine, attraverso la ricerca di casi studio è stato proposto uno sguardo all’implementazione di questa tecnica da parte di alcuni importanti brand internazionali. La conclusione vede un tentativo di approccio critico, la mancanza di una analisi scientifica mi ha portato a trarre delle conclusioni personali su perché alcuni brand del lusso optano per l’utilizzo dei pop up store e su quali strategie possano essere utilizzate per giustificare allestimenti che purtroppo possono creare impatti ambientali tutt’altro che sostenibili oltre al fatto che possano non rappresentare un approccio pertinente al motivo iniziale di creazione del pop up stesso.