Una nuova “idea di città–regione dello Stretto, di area metropolitana cui offrire una direzione di sviluppo che sia il riscatto di una delle zone più favorite del Mediterraneo” così G. Samonà nel ‘69 argomentava il proprio progetto per una visione architettonica, urbanistica, economica e sociale dell’area dello Stretto. Il nostro progetto per Messina parte dalle riflessioni di Samonà per incrementare sul territorio il settore della cantieristica navale per navi Ro–Ro, riorganizzare il porto rilanciando il sistema delle Autostrade del Mare per i traffici del Mediterraneo e costruire un nuovo fronte a mare che parta dalla Zona Falcata, fino al di sotto di Viale Europa. Nell’ambito della riorganizzazione infrastrutturale del Mezzogiorno che vede nel progetto della ferrovia dell’Alta Capacità il processo che può rilanciare i porti del Sud nei traffici del Mediterraneo, Messina si presenta come nuovo polo commerciale che può intercettare i volumi di traffico verso la Penisola e dalle coste del Nord Africa. Messina si collega a Reggio attraverso il ponte di Archimede in alveo che si sviluppa a -40m sotto il livello del mare; il nuovo sistema infrastrutturale della città permette alla ferrovia di risalire in quota nei pressi di Santo. Tale area che intercetta il traffico autostradale ospita un nuovo retroporto che permette l’interscambio delle merci gomma-ferro per giungere con la riconversione di una binario preesistente nel nuovo porto commerciale per le AdM. Il porto presenta piazzali di stoccaggio e magazzini per le prime lavorazioni con annessi uffici per la logistica e il controllo ferroviario. Risalendo la costa verso la Falce il progetto prevede una nuova cerniera al servizio della città che riconnette il centro urbano con il fronte a mare. Nei pressi della Real Cittadella è presente un nuovo parco urbano al di sotto del quale si sviluppa il sistema di risalite per la stazione passeggeri del ponte in alveo. Infine nella Zona Falcata viene insediato un nuovo polo industriale per la costruzione di navi Ro–Ro. Dunque l’intero progetto si sviluppa nell’ottica del rilancio di Messina quale nuovo porto di primo piano che possa intercettare i traffici del Mediterraneo.

Tra Messina e Reggio Calabria : attraversamento in alveo, logistica, ricerca e produzione per la Metropoli futura dello Stretto

CALIANDRO, LEONARDO;GALLI, FILIPPO
2010/2011

Abstract

Una nuova “idea di città–regione dello Stretto, di area metropolitana cui offrire una direzione di sviluppo che sia il riscatto di una delle zone più favorite del Mediterraneo” così G. Samonà nel ‘69 argomentava il proprio progetto per una visione architettonica, urbanistica, economica e sociale dell’area dello Stretto. Il nostro progetto per Messina parte dalle riflessioni di Samonà per incrementare sul territorio il settore della cantieristica navale per navi Ro–Ro, riorganizzare il porto rilanciando il sistema delle Autostrade del Mare per i traffici del Mediterraneo e costruire un nuovo fronte a mare che parta dalla Zona Falcata, fino al di sotto di Viale Europa. Nell’ambito della riorganizzazione infrastrutturale del Mezzogiorno che vede nel progetto della ferrovia dell’Alta Capacità il processo che può rilanciare i porti del Sud nei traffici del Mediterraneo, Messina si presenta come nuovo polo commerciale che può intercettare i volumi di traffico verso la Penisola e dalle coste del Nord Africa. Messina si collega a Reggio attraverso il ponte di Archimede in alveo che si sviluppa a -40m sotto il livello del mare; il nuovo sistema infrastrutturale della città permette alla ferrovia di risalire in quota nei pressi di Santo. Tale area che intercetta il traffico autostradale ospita un nuovo retroporto che permette l’interscambio delle merci gomma-ferro per giungere con la riconversione di una binario preesistente nel nuovo porto commerciale per le AdM. Il porto presenta piazzali di stoccaggio e magazzini per le prime lavorazioni con annessi uffici per la logistica e il controllo ferroviario. Risalendo la costa verso la Falce il progetto prevede una nuova cerniera al servizio della città che riconnette il centro urbano con il fronte a mare. Nei pressi della Real Cittadella è presente un nuovo parco urbano al di sotto del quale si sviluppa il sistema di risalite per la stazione passeggeri del ponte in alveo. Infine nella Zona Falcata viene insediato un nuovo polo industriale per la costruzione di navi Ro–Ro. Dunque l’intero progetto si sviluppa nell’ottica del rilancio di Messina quale nuovo porto di primo piano che possa intercettare i traffici del Mediterraneo.
CANESI, MARCO
ARC II - Facolta' di Architettura Civile
31-mar-2011
2010/2011
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/19708