The stigma of second-hand clothing is now a memory of the past: today, the younger generation prefers a “used good,” rather than a “new product”. The rise of the second hand was one of the great revolutions of the Covid-19 emergence: the lock-down on one hand pushed online transactions and, on the other hand, it caused many people to have more free time and a greater need to save money, buying items at affordable prices. The climate change has refocused the spotlights on environmental issues and social responsibility, leading users to increasingly appreciate circular economy systems and sustainable behaviors. This is well demonstrated by the success of Vinted: the App designed for buying and selling second-hand clothes and items that is blowing up on the web. But what would happen if Vinted decides to mix online and physical presence? The thesis aims to imagine the future of second hand retail spaces, emphasizing the importance of real and tangible perception even and especially during the digital age. After an analysis of the brand identity, a suitable design solution is proposed to make users loyal customers, involving communication, service and space. As a result “VINTED MARKET” is born: an itinerant second-hand “market” in which traditional stalls are replaced by customizable and easily transportable modular structures. In this temporary space, the human component plays a key role in creating a community that stands united against waste.

La stigmatizzazione dei capi di abbigliamento di seconda mano è ormai un ricordo del passato: oggi, le nuove generazioni preferiscono un “bene usato”, ad un “prodotto nuovo”. L’impennata del second hand è stata una delle grandi rivoluzioni dell’emergenza Covid-19: il lock-down da un lato ha spinto le transazioni online e, dall’altro, ha fatto sì che molte persone avessero più tempo libero e un maggiore bisogno di risparmiare, acquistando oggetti a prezzi convenienti. Il cambiamento climatico ha riacceso i riflettori sul tema ambientale e sulla responsabilità sociale, spingendo gli utenti ad apprezzare sempre di più i sistemi di economia circolare e i comportamenti sostenibili. Lo dimostra bene il successo di Vinted: l’App pensata per la compravendita di abiti e oggetti di seconda mano che sta spopolando nel web. Ma cosa succederebbe se Vinted dovesse decidere di mixare la presenza online con quella fisica? L’elaborato vuole immaginare il futuro degli spazi retail del second hand, sottolineando l’importanza della percezione reale e tangibile anche e soprattutto in era digitale. Dopo un’analisi dell’identità del brand, viene proposta una soluzione progettuale adatta a rendere gli utenti dei clienti fidelizzati, coinvolgendo la comunicazione, il servizio e lo spazio. Così nasce il “VINTED MARKET”: un “mercato” dell’usato itinerante, in cui le bancarelle tradizionali sono sostituite da strutture modulari personalizzabili e facilmente trasportabili. In questo spazio temporaneo la componente umana gioca un ruolo fondamentale per creare una comunità unita nella la lotta contro gli sprechi.

Vinted: da app a presenza fisica : nuovi scenari nel retail del second hand

Villa, Annamaria
2021/2022

Abstract

The stigma of second-hand clothing is now a memory of the past: today, the younger generation prefers a “used good,” rather than a “new product”. The rise of the second hand was one of the great revolutions of the Covid-19 emergence: the lock-down on one hand pushed online transactions and, on the other hand, it caused many people to have more free time and a greater need to save money, buying items at affordable prices. The climate change has refocused the spotlights on environmental issues and social responsibility, leading users to increasingly appreciate circular economy systems and sustainable behaviors. This is well demonstrated by the success of Vinted: the App designed for buying and selling second-hand clothes and items that is blowing up on the web. But what would happen if Vinted decides to mix online and physical presence? The thesis aims to imagine the future of second hand retail spaces, emphasizing the importance of real and tangible perception even and especially during the digital age. After an analysis of the brand identity, a suitable design solution is proposed to make users loyal customers, involving communication, service and space. As a result “VINTED MARKET” is born: an itinerant second-hand “market” in which traditional stalls are replaced by customizable and easily transportable modular structures. In this temporary space, the human component plays a key role in creating a community that stands united against waste.
ARC III - Scuola del Design
20-dic-2022
2021/2022
La stigmatizzazione dei capi di abbigliamento di seconda mano è ormai un ricordo del passato: oggi, le nuove generazioni preferiscono un “bene usato”, ad un “prodotto nuovo”. L’impennata del second hand è stata una delle grandi rivoluzioni dell’emergenza Covid-19: il lock-down da un lato ha spinto le transazioni online e, dall’altro, ha fatto sì che molte persone avessero più tempo libero e un maggiore bisogno di risparmiare, acquistando oggetti a prezzi convenienti. Il cambiamento climatico ha riacceso i riflettori sul tema ambientale e sulla responsabilità sociale, spingendo gli utenti ad apprezzare sempre di più i sistemi di economia circolare e i comportamenti sostenibili. Lo dimostra bene il successo di Vinted: l’App pensata per la compravendita di abiti e oggetti di seconda mano che sta spopolando nel web. Ma cosa succederebbe se Vinted dovesse decidere di mixare la presenza online con quella fisica? L’elaborato vuole immaginare il futuro degli spazi retail del second hand, sottolineando l’importanza della percezione reale e tangibile anche e soprattutto in era digitale. Dopo un’analisi dell’identità del brand, viene proposta una soluzione progettuale adatta a rendere gli utenti dei clienti fidelizzati, coinvolgendo la comunicazione, il servizio e lo spazio. Così nasce il “VINTED MARKET”: un “mercato” dell’usato itinerante, in cui le bancarelle tradizionali sono sostituite da strutture modulari personalizzabili e facilmente trasportabili. In questo spazio temporaneo la componente umana gioca un ruolo fondamentale per creare una comunità unita nella la lotta contro gli sprechi.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/197140