The project for a Sacred Citadel in Tirana is part of a broader one that involves part of the city, in particular the northward continuation of the axis. This element can structure the urban pattern and throughout the 20th century became the central issue in regard to the development - and, in some way, the foundation - of the modern capital. The complex thresholds of the different ideas of the city that influenced the city pattern of Tirana can still be traced along the axis. Its principle is still recognisable today as element and guide through the reading of the city and its increasingly informal chaotic structure. The project of the continuation of the axis has started from a discussion about the Masterplan proposed by London-based Grimshaw Architects in 2015. The new proposal is aware that the boulevard is not reducible to a mere connector element within the city net but a principle capable of building a new part of the city whose character is identifiable. The principle pursued is the construction of the axis "in cortina". It is a sort of counterpart to the construction method adopted south of Skanderberg Square, the heart of Tirana. The axis is defined through typologies that describe different possibilities of relationship with the city. Greenery plays a key role in the compositional principle: a large linear forest along the river Tirana to the north is placed at the conclusion - or incipit - of the intervention. A backdrop of voluminous vegetation sets the scene for the walk along the boulevard. Two bands of low vegetation descend from the linear forest and penetrate the city pattern mirroring the line of the axis. The Sacred Citadel is in the woods, in a clearing. The intention is to found a place for the spirit where stand three small places of prayer belonging to the three main professions practised in the city of Tirana: Islamic worship, Catholic Christianity and Orthodox Christianity. The three small prayer places become the pretext for the design of a larger space, for all citizens, a transcendental place, where the spiritual sphere is enhanced. Sacred spaces, in fact, have always corresponded first and foremost to places in the city, the intention therefore becomes the composition of several spaces capable to generate a collective place.

Il progetto di una Cittadella Sacra per Tirana si inserisce in un più ampio progetto di costruzione della città, in particolare la prosecuzione verso Nord dell’Asse: elemento capace di strutturare il tessuto urbano e che durante tutto il XX secolo diviene la questione centrale rispetto allo sviluppo – e, in un certo senso, alla fondazione – della moderna capitale. Le complesse soglie delle diverse idee di città che investirono il tessuto di Tirana rimangono percorribili lungo l’Asse il cui principio risulta tutt’oggi elemento riconoscibile e guida alla lettura di una città dalla struttura sempre più informale e caotica. La prosecuzione dell’Asse – che parte da una discussione del Masterplan proposto dallo studio londinese Grimshaw Architects nel 2015 – è consapevole che il boulevard non sia riducibile a mero elemento connettore all’interno del tessuto bensì principio capace di costruire una nuova parte di città di cui sia identificabile il carattere. Il principio perseguito è la costruzione dell’asse in cortina; una sorta di contraltare della maniera costruttiva adottata a sud di Piazza Skanderberg, cuore di Tirana. In particolare, l’Asse viene definito attraverso tipologie che descrivono diverse possibilità di relazione con la città. Il verde ha un ruolo fondamentale nel principio compositivo: un grande bosco lineare lungo il fiume Tirana a Nord è posto a conclusione – o incipit – dell’intervento. Una quinta di voluminoso verde che fa da sfondo alla passeggiata lungo il boulevard. Dal bosco lineare discendono poi due fasce di verde basso che penetrano il tessuto specularmente rispetto alla linea dell’asse. La Cittadella Sacra si trova nel bosco, in una radura. L’intenzione è quella di costruire un luogo per lo spirito dove si fondino tre piccoli luoghi di preghiera appartenenti alle tre principali professioni praticate nella città di Tirana: il culto islamico, il cristianesimo cattolico e quello ortodosso. I tre piccoli luoghi di preghiera diventano, in realtà, il pretesto per la progettazione di uno spazio più ampio, per tutti i cittadini, un luogo trascendentale, isolato, dove sia favorita la dimensione spirituale. Agli spazi sacri, in effetti, hanno sempre corrisposto innanzitutto luoghi della città, l’intento diviene quindi la composizione di più spazi che a loro volta generino un luogo comune collettivo.

Tirana, l'asse come principio di costruzione della città : progetto per una Cittadella Sacra

Carones, Paola;Pandolfi, Simone;Rosi, Matteo
2021/2022

Abstract

The project for a Sacred Citadel in Tirana is part of a broader one that involves part of the city, in particular the northward continuation of the axis. This element can structure the urban pattern and throughout the 20th century became the central issue in regard to the development - and, in some way, the foundation - of the modern capital. The complex thresholds of the different ideas of the city that influenced the city pattern of Tirana can still be traced along the axis. Its principle is still recognisable today as element and guide through the reading of the city and its increasingly informal chaotic structure. The project of the continuation of the axis has started from a discussion about the Masterplan proposed by London-based Grimshaw Architects in 2015. The new proposal is aware that the boulevard is not reducible to a mere connector element within the city net but a principle capable of building a new part of the city whose character is identifiable. The principle pursued is the construction of the axis "in cortina". It is a sort of counterpart to the construction method adopted south of Skanderberg Square, the heart of Tirana. The axis is defined through typologies that describe different possibilities of relationship with the city. Greenery plays a key role in the compositional principle: a large linear forest along the river Tirana to the north is placed at the conclusion - or incipit - of the intervention. A backdrop of voluminous vegetation sets the scene for the walk along the boulevard. Two bands of low vegetation descend from the linear forest and penetrate the city pattern mirroring the line of the axis. The Sacred Citadel is in the woods, in a clearing. The intention is to found a place for the spirit where stand three small places of prayer belonging to the three main professions practised in the city of Tirana: Islamic worship, Catholic Christianity and Orthodox Christianity. The three small prayer places become the pretext for the design of a larger space, for all citizens, a transcendental place, where the spiritual sphere is enhanced. Sacred spaces, in fact, have always corresponded first and foremost to places in the city, the intention therefore becomes the composition of several spaces capable to generate a collective place.
DE COCINIS, ANGELO
FANZINI, DANIELE
GALLO STAMPINO, PAOLA
GARAVAGLIA, ELSA
OLIARO, PAOLO
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
20-dic-2022
2021/2022
Il progetto di una Cittadella Sacra per Tirana si inserisce in un più ampio progetto di costruzione della città, in particolare la prosecuzione verso Nord dell’Asse: elemento capace di strutturare il tessuto urbano e che durante tutto il XX secolo diviene la questione centrale rispetto allo sviluppo – e, in un certo senso, alla fondazione – della moderna capitale. Le complesse soglie delle diverse idee di città che investirono il tessuto di Tirana rimangono percorribili lungo l’Asse il cui principio risulta tutt’oggi elemento riconoscibile e guida alla lettura di una città dalla struttura sempre più informale e caotica. La prosecuzione dell’Asse – che parte da una discussione del Masterplan proposto dallo studio londinese Grimshaw Architects nel 2015 – è consapevole che il boulevard non sia riducibile a mero elemento connettore all’interno del tessuto bensì principio capace di costruire una nuova parte di città di cui sia identificabile il carattere. Il principio perseguito è la costruzione dell’asse in cortina; una sorta di contraltare della maniera costruttiva adottata a sud di Piazza Skanderberg, cuore di Tirana. In particolare, l’Asse viene definito attraverso tipologie che descrivono diverse possibilità di relazione con la città. Il verde ha un ruolo fondamentale nel principio compositivo: un grande bosco lineare lungo il fiume Tirana a Nord è posto a conclusione – o incipit – dell’intervento. Una quinta di voluminoso verde che fa da sfondo alla passeggiata lungo il boulevard. Dal bosco lineare discendono poi due fasce di verde basso che penetrano il tessuto specularmente rispetto alla linea dell’asse. La Cittadella Sacra si trova nel bosco, in una radura. L’intenzione è quella di costruire un luogo per lo spirito dove si fondino tre piccoli luoghi di preghiera appartenenti alle tre principali professioni praticate nella città di Tirana: il culto islamico, il cristianesimo cattolico e quello ortodosso. I tre piccoli luoghi di preghiera diventano, in realtà, il pretesto per la progettazione di uno spazio più ampio, per tutti i cittadini, un luogo trascendentale, isolato, dove sia favorita la dimensione spirituale. Agli spazi sacri, in effetti, hanno sempre corrisposto innanzitutto luoghi della città, l’intento diviene quindi la composizione di più spazi che a loro volta generino un luogo comune collettivo.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/197384