Over the last century, urban environment has been designed following the white-adult man paradigm and a car-centric approach, without considering other marginal conditions. This caused an increase in traffic, pollution and thus a weakening of the social system, leading to hostile and out-of-scale cities that are increasingly disconnected from nature. As a result, many cities today are not spatially equitable and environmentally friendly and yet these conditions are not likely to improve. Since urbanisation, global urban population and climate crisis will raise, cities urgently need to become more inclusive and sustainable. This issue affects mainly children, whose behaviours, health, and skills are strongly influenced by the context where they live and grow, which is shaped according to adults’ needs. At the same time, a growing sense of danger and concern for safety has led to a loss of children’s freedom, whose right to roam has been reduced or almost nullified. Indeed, many kids today are deterred from experiencing the public realm in their own chosen ways, whether playing or walking. Their childhood has been deprived of independence, risk, and discovery without truly making it safer yet over controlled. The Caring Mile explores the relationship between kids and public space, revealing its importance and seeks to understand how their point of view can contribute to design. In particular, the research aims to answer the question “What if we transform urban environment by adopting children’s point of view?” proposing solutions able to disrupt the current paradigm and give another meaning to the urbanscape. In this scenario, the neighbourhood of Lodi-Corvetto, a densely populated district located in southeast of Milano, will be the context to apply the research and experiment with site-specific interventions.

A partire dal secolo scorso, l'ambiente urbano è stato progettato seguendo il paradigma dell'uomo bianco, adulto e un approccio incentrato sull'automobile, senza considerare le altre condizioni marginali. Questo ha causato un aumento del traffico, dell'inquinamento e quindi un indebolimento del sistema sociale, portando a città ostili e fuori scala, sempre più separate dalla natura. Di conseguenza, molte città oggi non sono spazialmente eque e rispettose dell'ambiente, e queste condizioni non sono destinate a migliorare. Con l'aumento dell'urbanizzazione, della popolazione urbana globale e della crisi climatica, le città devono urgentemente diventare più inclusive e sostenibili. Questo problema riguarda soprattutto i bambini, il cui comportamento, salute e abilità sono fortemente influenzati dal contesto in cui vivono e crescono, che è plasmato dalle esigenze degli adulti. Allo stesso tempo, il crescente senso di pericolo e la diffusa preoccupazione per la sicurezza hanno portato alla perdita della libertà per i bambini, il cui diritto di vagare è stato ridotto o quasi annullato. Infatti, a molti tuttora viene impedito di vivere il contesto urbano in modo autonomo e secondo le loro preferenze, che si tratti di giocare o passeggiare. La loro infanzia è stata privata dell’indipendenza, del rischio e della scoperta, senza renderla veramente più sicura ma, al contrario, iper-controllata. The Caring Mile esplora il rapporto tra i bambini e lo spazio pubblico, rivelandone l’importanza, e cerca di capire in che modo il loro punto di vista possa contribuire alla progettazione. In particolare, la ricerca mira a rispondere alla domanda “Come si può trasformare l’ambiente urbano, adottando il punto di vista dei bambini?” proponendo soluzioni in grado di sconvolgere il paradigma attuale e conferire un altro significato al paesaggio urbano. In questo scenario, il quartiere di Lodi-Corvetto, un’area densamente popolata situata a sud-est della città di Milano, sarà il contesto dove applicare la ricerca e sperimentare interventi più specifici.

The Caring Mile : guide butterflies to enter Milan, help children to get around in Corvetto

Cerruti, Alessia
2021/2022

Abstract

Over the last century, urban environment has been designed following the white-adult man paradigm and a car-centric approach, without considering other marginal conditions. This caused an increase in traffic, pollution and thus a weakening of the social system, leading to hostile and out-of-scale cities that are increasingly disconnected from nature. As a result, many cities today are not spatially equitable and environmentally friendly and yet these conditions are not likely to improve. Since urbanisation, global urban population and climate crisis will raise, cities urgently need to become more inclusive and sustainable. This issue affects mainly children, whose behaviours, health, and skills are strongly influenced by the context where they live and grow, which is shaped according to adults’ needs. At the same time, a growing sense of danger and concern for safety has led to a loss of children’s freedom, whose right to roam has been reduced or almost nullified. Indeed, many kids today are deterred from experiencing the public realm in their own chosen ways, whether playing or walking. Their childhood has been deprived of independence, risk, and discovery without truly making it safer yet over controlled. The Caring Mile explores the relationship between kids and public space, revealing its importance and seeks to understand how their point of view can contribute to design. In particular, the research aims to answer the question “What if we transform urban environment by adopting children’s point of view?” proposing solutions able to disrupt the current paradigm and give another meaning to the urbanscape. In this scenario, the neighbourhood of Lodi-Corvetto, a densely populated district located in southeast of Milano, will be the context to apply the research and experiment with site-specific interventions.
PICCINNO, GIOVANNA
ARC III - Scuola del Design
20-dic-2022
2021/2022
A partire dal secolo scorso, l'ambiente urbano è stato progettato seguendo il paradigma dell'uomo bianco, adulto e un approccio incentrato sull'automobile, senza considerare le altre condizioni marginali. Questo ha causato un aumento del traffico, dell'inquinamento e quindi un indebolimento del sistema sociale, portando a città ostili e fuori scala, sempre più separate dalla natura. Di conseguenza, molte città oggi non sono spazialmente eque e rispettose dell'ambiente, e queste condizioni non sono destinate a migliorare. Con l'aumento dell'urbanizzazione, della popolazione urbana globale e della crisi climatica, le città devono urgentemente diventare più inclusive e sostenibili. Questo problema riguarda soprattutto i bambini, il cui comportamento, salute e abilità sono fortemente influenzati dal contesto in cui vivono e crescono, che è plasmato dalle esigenze degli adulti. Allo stesso tempo, il crescente senso di pericolo e la diffusa preoccupazione per la sicurezza hanno portato alla perdita della libertà per i bambini, il cui diritto di vagare è stato ridotto o quasi annullato. Infatti, a molti tuttora viene impedito di vivere il contesto urbano in modo autonomo e secondo le loro preferenze, che si tratti di giocare o passeggiare. La loro infanzia è stata privata dell’indipendenza, del rischio e della scoperta, senza renderla veramente più sicura ma, al contrario, iper-controllata. The Caring Mile esplora il rapporto tra i bambini e lo spazio pubblico, rivelandone l’importanza, e cerca di capire in che modo il loro punto di vista possa contribuire alla progettazione. In particolare, la ricerca mira a rispondere alla domanda “Come si può trasformare l’ambiente urbano, adottando il punto di vista dei bambini?” proponendo soluzioni in grado di sconvolgere il paradigma attuale e conferire un altro significato al paesaggio urbano. In questo scenario, il quartiere di Lodi-Corvetto, un’area densamente popolata situata a sud-est della città di Milano, sarà il contesto dove applicare la ricerca e sperimentare interventi più specifici.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/197607