The research proposed here intends to outline the panorama of urban planning and modern architecture of the foundation rural villages built during the Agrarian Reform (1950-1970) in the inland areas of Basilicata. In particular, the emblematic case of Borgo Taccone is examined, a few kilometers from the city of Irsina, in the province of Matera (Basilicata), built in the 1950s by the architect and urban planner Plinio Marconi. In the sixties and seventies, following the economic boom, the village was abandoned by its inhabitants, causing a slow but progressive deterioration of its buildings. Today, also following the Covid-19 pandemic, some families have returned to re-inhabit the village driven by the desire to return to their roots and to live a life more in contact with nature. The following thesis project therefore intends to address this case study with the aim of realizing a conservation and reuse project of Borgo Taccone. The work is divided into two parts. The first part includes an analysis of the territory under study, useful for understanding its characteristics and potential, and a historical overview, which has allowed us to retrace the events that led to its creation. In this phase, archival research at the Central State Archives of Rome and the State Archives of Bari were extremely important for understanding the project of the village and its evolutionary phases. The inspection that took place in July 2022 also made it possible not only to understand the spaces and shapes of the village but also to be able to talk to the few remaining inhabitants, thus listening to their childhood memories and the possible reasons that led to its depopulation. Furthermore, thanks to the inspection it was possible to carry out an analysis of the state of conservation of the buildings, signaling the main forms of deterioration. The state of abandonment of the village, even if it appears as a criticality, to date, for the work to be carried out, can be seen as a peculiarity: in fact, its abandonment has allowed it to preserve its original appearance. Unfortunately, poor maintenance over time, the lack of conservation and development rules and plans have endangered this architectural heritage, currently owned by the Lucana Agency for Development and Innovation in Agriculture, (ALSIA), operational since 1997. In recent years, the growing interest in agricultural and non-agricultural goods deriving from the Agrarian Reform has led to the organization of the "International Study Day on Rurality", held on 2 and 3 December 2021 at the headquarters of the University of Basilicata: themes addressed during the conference were the inspiration in the planning phase. The second part of the work concerns the project, which aims to preserve the area in question and its buildings, aiming at a social and economic revitalization of Borgo Taccone. The design approach, which intends to pursue the Objectives of the 2030 Agenda for a sustainable project, was strongly guided by the territorial, landscape and cultural characteristics of the place. This approach has led to the decision to create an ecovillage, a sustainable intentional community, to reaffirm the will to live together according to models of environmental and economic sustainability. In this way, the village would no longer be an isolated reality but would enter not only a regional and national but also an international network. These interventions were accompanied by a reuse project of the building with silos, mill and accommodation, located south of the village, which was chosen for its predisposition to host a new function that would become the symbol of revitalization of the village itself. The proposal was therefore made to convert the building into a center for the production and processing of beekeeping products with the aim of carrying on a long tradition of the area and protecting this sector which, in recent years, due to the climate change, is recording alarming data. The conservation and reuse project, therefore, intends to be a concrete example of how a refunctionalization intervention of an emblematic architecture of the Modern Movement is possible, in respect of its historical-cultural value, and a possible intervention strategy applicable not only in other villages of the agrarian reform but also in all those small realities scattered throughout the area that are facing a similar course to Borgo Taccone.

La ricerca che qui si propone intende delineare il panorama sull’urbanistica e sulle architetture moderne dei borghi rurali di fondazione realizzati durante la Riforma Agraria (1950-1970) nelle aree interne della Basilicata. In particolare, è esaminato il caso emblematico di Borgo Taccone, a pochi chilometri dalla città di Irsina, in provincia di Matera (Basilicata), realizzato negli anni Cinquanta dall’architetto e urbanista Plinio Marconi. Negli anni Sessanta e Settanta, in seguito al boom economico, il borgo fu abbandonato dai suoi abitanti, determinando un lento ma progressivo deterioramento dei suoi edifici. Oggi, anche in seguito alla pandemia di Covid-19, alcune famiglie sono tornate a riabitare il borgo spinti dalla volontà di ritornare alle proprie radici e di vivere una vita più a contatto con la natura. Il seguente progetto di tesi intende quindi affrontare questo caso studio con l’obiettivo di realizzare un progetto di conservazione e di riuso di Borgo Taccone. Il lavoro è diviso in due parti. La prima parte comprende un’analisi del territorio oggetto di studio, utile per comprenderne le sue caratteristiche e le sue potenzialità, e un inquadramento storico, che ha permesso di ripercorre gli eventi che hanno portato alla sua realizzazione. In questa fase, la ricerca archivistica presso l’Archivio Centrale dello Stato di Roma e l’Archivio dello Stato di Bari sono stati di estrema importanza per comprendere il progetto del borgo e le sue fasi evolutive. Il sopralluogo avvenuto nel mese di luglio 2022 ha permesso, inoltre, non solo di capire gli spazi e le forme del borgo ma anche di poter parlare con i pochi abitanti rimasti, ascoltando quindi i loro ricordi di infanzia e i possibili motivi che hanno portato al suo spopolamento. Inoltre, grazie al sopralluogo è stato possibile realizzare un’analisi dello stato di conservazione degli edifici, segnalando le principali forme di degrado. Lo stato di abbandono del borgo anche se appare come una criticità, ad oggi, per il lavoro che si intende svolgere, può essere vista come una peculiarità: infatti, il suo abbandono ha permesso di conservare il suo aspetto originario. Purtroppo, la scarsa manutenzione nel tempo, la mancanza di regole e piani di conservazione e di sviluppo hanno messo a rischio questo patrimonio architettonico, ad oggi proprietà dell’Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura, (ALSIA), operativa dal 1997. Negli ultimi anni l’interesse sempre maggiore verso i beni agricoli ed extra-agricoli provenienti dalla Riforma Agraria ha portato all’organizzazione della “Giornata di studio internazionale della Ruralità”, svoltasi il 2 e 3 dicembre 2021 presso la sede dell’Università degli Studi della Basilicata: tematiche affrontate durante il convegno sono state d’ispirazione in fase progettuale. La seconda parte del lavoro riguarda il progetto, che si pone in un’ottica di conservazione dell’area in esame e del suo costruito, mirando ad un rilancio sociale ed economico di Borgo Taccone. L’approccio progettuale, che intende perseguire gli Obiettivi dell’Agenda 2030 per un progetto sostenibile, è stato fortemente guidato dai caratteri territoriali, paesaggistici e culturali del luogo. Tale approccio ha portato alla scelta di realizzare un ecovillaggio, una comunità intenzionale sostenibile, per ribadire la volontà di vivere insieme secondo modelli di sostenibilità ambientale ed economica. Il borgo non sarebbe più in questo modo una realtà isolata ma entrerebbe all’interno di una rete non solo regionale e nazionale ma anche internazionale. Questi interventi sono stati affiancati ad un progetto di riuso dell’edificio con silos, mulino e alloggio, sito a sud del borgo, che è stato scelto per la sua predisposizione ad ospitare una nuova funzione che diventasse il simbolo di rilancio del borgo stesso. É stata quindi avanzata la proposta di convertire l’edificio in un centro di produzione e di lavorazione di prodotti dell’apicoltura con l’obiettivo di portare avanti una lunga tradizione del territorio e di tutelare questo settore che, negli ultimi anni, a causa dei cambianti climatici, sta registrando dati allarmanti. Il progetto di conservazione e riuso, quindi, intende essere un esempio concreto di come sia possibile un intervento di rifunzionalizzazione di un’architettura emblema del Movimento Moderno, nel rispetto del suo valore storico-culturale, e una possibile strategia di intervento applicabile non solo negli altri borghi della Riforma agraria ma anche in tutte quelle piccole realtà disseminate sul territorio che stanno affrontando un decorso simile al Borgo Taccone.

La rinascita ecosostenibile di Borgo Taccone: progetto di conservazione e di riuso di un borgo della Riforma Agraria

Rossetti, Ilaria;Musarra, Caterina;Negru, Martina Cristina
2021/2022

Abstract

The research proposed here intends to outline the panorama of urban planning and modern architecture of the foundation rural villages built during the Agrarian Reform (1950-1970) in the inland areas of Basilicata. In particular, the emblematic case of Borgo Taccone is examined, a few kilometers from the city of Irsina, in the province of Matera (Basilicata), built in the 1950s by the architect and urban planner Plinio Marconi. In the sixties and seventies, following the economic boom, the village was abandoned by its inhabitants, causing a slow but progressive deterioration of its buildings. Today, also following the Covid-19 pandemic, some families have returned to re-inhabit the village driven by the desire to return to their roots and to live a life more in contact with nature. The following thesis project therefore intends to address this case study with the aim of realizing a conservation and reuse project of Borgo Taccone. The work is divided into two parts. The first part includes an analysis of the territory under study, useful for understanding its characteristics and potential, and a historical overview, which has allowed us to retrace the events that led to its creation. In this phase, archival research at the Central State Archives of Rome and the State Archives of Bari were extremely important for understanding the project of the village and its evolutionary phases. The inspection that took place in July 2022 also made it possible not only to understand the spaces and shapes of the village but also to be able to talk to the few remaining inhabitants, thus listening to their childhood memories and the possible reasons that led to its depopulation. Furthermore, thanks to the inspection it was possible to carry out an analysis of the state of conservation of the buildings, signaling the main forms of deterioration. The state of abandonment of the village, even if it appears as a criticality, to date, for the work to be carried out, can be seen as a peculiarity: in fact, its abandonment has allowed it to preserve its original appearance. Unfortunately, poor maintenance over time, the lack of conservation and development rules and plans have endangered this architectural heritage, currently owned by the Lucana Agency for Development and Innovation in Agriculture, (ALSIA), operational since 1997. In recent years, the growing interest in agricultural and non-agricultural goods deriving from the Agrarian Reform has led to the organization of the "International Study Day on Rurality", held on 2 and 3 December 2021 at the headquarters of the University of Basilicata: themes addressed during the conference were the inspiration in the planning phase. The second part of the work concerns the project, which aims to preserve the area in question and its buildings, aiming at a social and economic revitalization of Borgo Taccone. The design approach, which intends to pursue the Objectives of the 2030 Agenda for a sustainable project, was strongly guided by the territorial, landscape and cultural characteristics of the place. This approach has led to the decision to create an ecovillage, a sustainable intentional community, to reaffirm the will to live together according to models of environmental and economic sustainability. In this way, the village would no longer be an isolated reality but would enter not only a regional and national but also an international network. These interventions were accompanied by a reuse project of the building with silos, mill and accommodation, located south of the village, which was chosen for its predisposition to host a new function that would become the symbol of revitalization of the village itself. The proposal was therefore made to convert the building into a center for the production and processing of beekeeping products with the aim of carrying on a long tradition of the area and protecting this sector which, in recent years, due to the climate change, is recording alarming data. The conservation and reuse project, therefore, intends to be a concrete example of how a refunctionalization intervention of an emblematic architecture of the Modern Movement is possible, in respect of its historical-cultural value, and a possible intervention strategy applicable not only in other villages of the agrarian reform but also in all those small realities scattered throughout the area that are facing a similar course to Borgo Taccone.
ACHILLE, CRISTIANA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
20-dic-2022
2021/2022
La ricerca che qui si propone intende delineare il panorama sull’urbanistica e sulle architetture moderne dei borghi rurali di fondazione realizzati durante la Riforma Agraria (1950-1970) nelle aree interne della Basilicata. In particolare, è esaminato il caso emblematico di Borgo Taccone, a pochi chilometri dalla città di Irsina, in provincia di Matera (Basilicata), realizzato negli anni Cinquanta dall’architetto e urbanista Plinio Marconi. Negli anni Sessanta e Settanta, in seguito al boom economico, il borgo fu abbandonato dai suoi abitanti, determinando un lento ma progressivo deterioramento dei suoi edifici. Oggi, anche in seguito alla pandemia di Covid-19, alcune famiglie sono tornate a riabitare il borgo spinti dalla volontà di ritornare alle proprie radici e di vivere una vita più a contatto con la natura. Il seguente progetto di tesi intende quindi affrontare questo caso studio con l’obiettivo di realizzare un progetto di conservazione e di riuso di Borgo Taccone. Il lavoro è diviso in due parti. La prima parte comprende un’analisi del territorio oggetto di studio, utile per comprenderne le sue caratteristiche e le sue potenzialità, e un inquadramento storico, che ha permesso di ripercorre gli eventi che hanno portato alla sua realizzazione. In questa fase, la ricerca archivistica presso l’Archivio Centrale dello Stato di Roma e l’Archivio dello Stato di Bari sono stati di estrema importanza per comprendere il progetto del borgo e le sue fasi evolutive. Il sopralluogo avvenuto nel mese di luglio 2022 ha permesso, inoltre, non solo di capire gli spazi e le forme del borgo ma anche di poter parlare con i pochi abitanti rimasti, ascoltando quindi i loro ricordi di infanzia e i possibili motivi che hanno portato al suo spopolamento. Inoltre, grazie al sopralluogo è stato possibile realizzare un’analisi dello stato di conservazione degli edifici, segnalando le principali forme di degrado. Lo stato di abbandono del borgo anche se appare come una criticità, ad oggi, per il lavoro che si intende svolgere, può essere vista come una peculiarità: infatti, il suo abbandono ha permesso di conservare il suo aspetto originario. Purtroppo, la scarsa manutenzione nel tempo, la mancanza di regole e piani di conservazione e di sviluppo hanno messo a rischio questo patrimonio architettonico, ad oggi proprietà dell’Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura, (ALSIA), operativa dal 1997. Negli ultimi anni l’interesse sempre maggiore verso i beni agricoli ed extra-agricoli provenienti dalla Riforma Agraria ha portato all’organizzazione della “Giornata di studio internazionale della Ruralità”, svoltasi il 2 e 3 dicembre 2021 presso la sede dell’Università degli Studi della Basilicata: tematiche affrontate durante il convegno sono state d’ispirazione in fase progettuale. La seconda parte del lavoro riguarda il progetto, che si pone in un’ottica di conservazione dell’area in esame e del suo costruito, mirando ad un rilancio sociale ed economico di Borgo Taccone. L’approccio progettuale, che intende perseguire gli Obiettivi dell’Agenda 2030 per un progetto sostenibile, è stato fortemente guidato dai caratteri territoriali, paesaggistici e culturali del luogo. Tale approccio ha portato alla scelta di realizzare un ecovillaggio, una comunità intenzionale sostenibile, per ribadire la volontà di vivere insieme secondo modelli di sostenibilità ambientale ed economica. Il borgo non sarebbe più in questo modo una realtà isolata ma entrerebbe all’interno di una rete non solo regionale e nazionale ma anche internazionale. Questi interventi sono stati affiancati ad un progetto di riuso dell’edificio con silos, mulino e alloggio, sito a sud del borgo, che è stato scelto per la sua predisposizione ad ospitare una nuova funzione che diventasse il simbolo di rilancio del borgo stesso. É stata quindi avanzata la proposta di convertire l’edificio in un centro di produzione e di lavorazione di prodotti dell’apicoltura con l’obiettivo di portare avanti una lunga tradizione del territorio e di tutelare questo settore che, negli ultimi anni, a causa dei cambianti climatici, sta registrando dati allarmanti. Il progetto di conservazione e riuso, quindi, intende essere un esempio concreto di come sia possibile un intervento di rifunzionalizzazione di un’architettura emblema del Movimento Moderno, nel rispetto del suo valore storico-culturale, e una possibile strategia di intervento applicabile non solo negli altri borghi della Riforma agraria ma anche in tutte quelle piccole realtà disseminate sul territorio che stanno affrontando un decorso simile al Borgo Taccone.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/197773