Neurodiversity can be described as the natural neurological difference about how people process information and how brain works. The word neurodiversity, teaches us that brain differences have to be recognized as a “non-typical” way of experiencing and interacting with the world, rather than as disabilities. People with Attention Deficit Hyperactivity Disorder (ADHD), Dyspraxia, Autism Spectrum Disorder (ASD), and Dyslexia are usually categorized as neurodivergent, together with any person suffering from a medical condition that affects their thinking skills. Neurodiversities could interact, learn, behave and experience the world in a different way from what is considered as “typical” (or neurotypical), and this usually causes their exclusion. In fact, the socio-cultural architecture of our society is equipped, in the majority of the cases, to support just a small range of variability, this means that public spaces could be poorly designed or that the working conditions could not be accessible by those who learn and think differently. Neurodiverse kids start experiencing frustrations related to the lack of accessibility during the first years of school. If they are in a disabling environment, they could feel sick, lose self-confidence and become nervous or aggressive with teachers and companions. This is the reason why, from educators’ perspective, it is fundamental to explore different ways of making learning more accessible and of creating a physically and psychologically safe environment that could eliminate the barriers to participation and healthiness for neurodivergencies. Public institutional practices might provide alternative approaches for teachers that embrace the neurodiversity paradigm and offer solutions that could promote inclusivity and benefit all the children. The aim of the thesis is investigating the contribution that Service Design can give to support teachers in improving the inclusivity and the accessibility of the classrooms of primary school, investigating the frustrations and the stress factors experienced by neurodiversities with the objective to promote a comfortable and safe environment for all the kids.

La neurodiversità può essere descritta come la naturale differenza neurologica nell'elaborazione delle informazioni e nel funzionamento del cervello. Il termine neurodiversità ci insegna a riconoscere gli individui con questo tipo di differenze neurologiche come persone con un modo "atipico" di percepire e di interagire con la realtà, piuttosto che come disabili. Chiunque sia affetto da Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD), Disprassìa, Disturbo dello Spettro Autistico (ASD) e Dislessia è considerato neurodiverso, insieme a tutti coloro che soffrono di particolari condizioni neurologiche che influenzano le loro capacità di pensiero e di apprendimento. I neurodiversi interagiscono con le persone, si comportano e percepiscono il mondo in modo differente da quello che è considerato "tipico" (o neurotipico) e questo è spesso causa di una loro esclusione da contesti sociali. Le basi socioculturali della nostra società infatti, vanno incontro perlopiù ai bisogni di una piccola gamma di individui, il che significa che alcuni spazi pubblici potrebbero non essere accessibili a tutti o che le condizioni di lavoro potrebbero non essere inclusive nei confronti di coloro che apprendono e pensano in modo diverso. I bambini neurodiversi iniziano a percepire le frustrazioni legate alla mancanza di accessibilità durante i loro primi anni di scuola. Se si trovano in un ambiente che per loro non è validante, possono presentare disturbi di salute, perdere fiducia in sè stessi e diventare nervosi o aggressivi sia con gli insegnanti che con i compagni. Per questo motivo, dal punto di vista degli educatori, è fondamentale esplorare nuove metodologie per rendere l'apprendimento più accessibile e per creare un ambiente-scuola fisicamente e psicologicamente più sicuro e che sia in grado di abbattere le barriere contro l'esclusione. Le istituzioni pubbliche dovrebbero provvedere a fornire approcci alternativi agli insegnanti, che vadano incontro alle esigenze delle neurodiversità e che promuovano l'inclusività offrendo soluzioni di cui tutti i bambini possano beneficiare. L'obiettivo di questa tesi è quello di indagare il contributo che il Service Design può offrire nel supportare gli insegnanti a migliorare l'inclusività nelle classi delle scuole primarie, indagando le frustrazioni e i fattori di stress percepiti dai bambini con neurodiversità con l'obiettivo di ottenere un ambiente più confortevole, sicuro ed accessibile per tutti.

Dtoolkit: Service Design for Neurodiversities - Creating enabling spaces for neurodivergent kids to promote a more inclusive environment in the classroom context for the benefit of all

Cappelletto, Mariella
2021/2022

Abstract

Neurodiversity can be described as the natural neurological difference about how people process information and how brain works. The word neurodiversity, teaches us that brain differences have to be recognized as a “non-typical” way of experiencing and interacting with the world, rather than as disabilities. People with Attention Deficit Hyperactivity Disorder (ADHD), Dyspraxia, Autism Spectrum Disorder (ASD), and Dyslexia are usually categorized as neurodivergent, together with any person suffering from a medical condition that affects their thinking skills. Neurodiversities could interact, learn, behave and experience the world in a different way from what is considered as “typical” (or neurotypical), and this usually causes their exclusion. In fact, the socio-cultural architecture of our society is equipped, in the majority of the cases, to support just a small range of variability, this means that public spaces could be poorly designed or that the working conditions could not be accessible by those who learn and think differently. Neurodiverse kids start experiencing frustrations related to the lack of accessibility during the first years of school. If they are in a disabling environment, they could feel sick, lose self-confidence and become nervous or aggressive with teachers and companions. This is the reason why, from educators’ perspective, it is fundamental to explore different ways of making learning more accessible and of creating a physically and psychologically safe environment that could eliminate the barriers to participation and healthiness for neurodivergencies. Public institutional practices might provide alternative approaches for teachers that embrace the neurodiversity paradigm and offer solutions that could promote inclusivity and benefit all the children. The aim of the thesis is investigating the contribution that Service Design can give to support teachers in improving the inclusivity and the accessibility of the classrooms of primary school, investigating the frustrations and the stress factors experienced by neurodiversities with the objective to promote a comfortable and safe environment for all the kids.
ARC III - Scuola del Design
20-dic-2022
2021/2022
La neurodiversità può essere descritta come la naturale differenza neurologica nell'elaborazione delle informazioni e nel funzionamento del cervello. Il termine neurodiversità ci insegna a riconoscere gli individui con questo tipo di differenze neurologiche come persone con un modo "atipico" di percepire e di interagire con la realtà, piuttosto che come disabili. Chiunque sia affetto da Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD), Disprassìa, Disturbo dello Spettro Autistico (ASD) e Dislessia è considerato neurodiverso, insieme a tutti coloro che soffrono di particolari condizioni neurologiche che influenzano le loro capacità di pensiero e di apprendimento. I neurodiversi interagiscono con le persone, si comportano e percepiscono il mondo in modo differente da quello che è considerato "tipico" (o neurotipico) e questo è spesso causa di una loro esclusione da contesti sociali. Le basi socioculturali della nostra società infatti, vanno incontro perlopiù ai bisogni di una piccola gamma di individui, il che significa che alcuni spazi pubblici potrebbero non essere accessibili a tutti o che le condizioni di lavoro potrebbero non essere inclusive nei confronti di coloro che apprendono e pensano in modo diverso. I bambini neurodiversi iniziano a percepire le frustrazioni legate alla mancanza di accessibilità durante i loro primi anni di scuola. Se si trovano in un ambiente che per loro non è validante, possono presentare disturbi di salute, perdere fiducia in sè stessi e diventare nervosi o aggressivi sia con gli insegnanti che con i compagni. Per questo motivo, dal punto di vista degli educatori, è fondamentale esplorare nuove metodologie per rendere l'apprendimento più accessibile e per creare un ambiente-scuola fisicamente e psicologicamente più sicuro e che sia in grado di abbattere le barriere contro l'esclusione. Le istituzioni pubbliche dovrebbero provvedere a fornire approcci alternativi agli insegnanti, che vadano incontro alle esigenze delle neurodiversità e che promuovano l'inclusività offrendo soluzioni di cui tutti i bambini possano beneficiare. L'obiettivo di questa tesi è quello di indagare il contributo che il Service Design può offrire nel supportare gli insegnanti a migliorare l'inclusività nelle classi delle scuole primarie, indagando le frustrazioni e i fattori di stress percepiti dai bambini con neurodiversità con l'obiettivo di ottenere un ambiente più confortevole, sicuro ed accessibile per tutti.
File allegati
File Dimensione Formato  
Mariella_Cappelletto_2022.pdf

accessibile in internet per tutti

Descrizione: DToolkit: Service Design for Neurodiversities - Creating enabling spaces for neurodivergent kids to promote a more inclusive environment in the classroom context for the benefit of all
Dimensione 62.32 MB
Formato Adobe PDF
62.32 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/198042