In contemporary society, which is characterized by fast and relentless changes, also the act of inhabiting needs to adapt to this continuous evolution. Likewise, also the project requires adjusting to fully fulfill its dues to the human being. Space design must be mindful and capable of adaptation to the stimuli and contrasts, which come up as a consequence of this perpetual movement. This case study is located in Florence, precisely in Via Torre degli Agli, in a block characterized by an inhomogeneous fabric. Here the open spaces are the result of an additive process, where different and incoherent elements have been introduced and currently need modernization to adapt to the new standards and to respond to a more contemporary idea of inhabiting. Ritagli finds its place in an articulated context, which is made of limits and contradictions. By landing in a social housing area and acting on building replacement, the project aims at reconnecting the fragmented urban fabric and recomposing it. The main guiding principle is adaptability, which in this particular case study means the capacity of the buildings to follow the social, physical, and economical changes that they will be facing necessarily in the future. By these means, the evolving building will grant not only technological and management advantages but it will also allow its dwellers to express their needs and ambitions thanks to its spatial qualities and technological performances. This work was born after a study of several designing experiences within the history of architecture from the modern movement on, focusing on a type of building, which could include Habraken's idea of adaptability, which also takes into account costs, frequency, labour and the facility with which this change would be implemented. Through a system ad hoc designed partitions, it is possible to personalize every interior space, granting the aforementioned continuous adaptability. Through these premises, Ritagli tries to suggest some small yet efficient devices to react to this flow of evolution.

Nella società contemporanea, connotata da rapidi e incessanti cambiamenti, anche l’abitare deve adattarsi a questo continuo divenire. Parimenti, anche il progetto deve adeguarsi per assolvere pienamente i suoi compiti nei confronti dell’uomo. La progettazione degli spazi deve essere consapevole e in grado di adattarsi agli stimoli e ai contrasti che intercorrono nel fluire di questo movimento continuo. Il presente caso studio si colloca a Firenze, su via Torre degli Agli, in un isolato caratterizzato da un tessuto disomogeneo, i cui spazi aperti sono il risultato di un aggiungersi di elementi differenti e non coerenti tra loro e i cui edifici necessitano di un ammodernamento, per rispondere alle nuove esigenze e per rispecchiare un’idea dell’abitare più contemporanea. Il progetto Ritagli si inserisce in un contesto articolato, fatto di limiti e contraddizioni. Calandosi in un complesso ERP e intervenendo con delle sostituzioni edilizie, il progetto si pone l’obiettivo di riconnettere il tessuto frammentato dell’area, attuando una ricomposizione urbana, per dare nuova vita al quartiere. Principio cardine su cui la proposta si fonda è l’adattabilità, intesa come la capacità degli edifici di assecondare i cambiamenti sociali, fisici ed economici, che necessariamente incontreranno nel corso del tempo. L’edificio in divenire può, non solo garantire vantaggi tecnologici e di gestione, ma anche permettere a coloro che lo abitano di esprimere le proprie esigenze e ambizioni, grazie alle sue qualità spaziali e prestazionali. In particolare, la riflessione, partita da uno studio delle esperienze progettuali che hanno attraversato la storia dell’architettura dal Movimento Moderno, ha voluto approfondire un tipo di edificio che, nell’idea di adattabilità portata avanti da Habraken, includesse anche i costi, la frequenza, la manodopera e la facilità con cui operare questo cambiamento. Attraverso un sistema di partizioni disegnato ad hoc è possibile personalizzare ogni spazio al suo interno, assicurando quell’adattamento continuo prefigurato. Con queste premesse, Ritagli tenta di suggerire alcuni piccoli, ma efficaci, espedienti per reagire al flusso in divenire.

Ricomporre ritagli : un abitare in continuo divenire per il quartiere Torre degli Agli a Firenze

Capalbo, Eleonora;Guerini, Claudia;Nati, Sara
2021/2022

Abstract

In contemporary society, which is characterized by fast and relentless changes, also the act of inhabiting needs to adapt to this continuous evolution. Likewise, also the project requires adjusting to fully fulfill its dues to the human being. Space design must be mindful and capable of adaptation to the stimuli and contrasts, which come up as a consequence of this perpetual movement. This case study is located in Florence, precisely in Via Torre degli Agli, in a block characterized by an inhomogeneous fabric. Here the open spaces are the result of an additive process, where different and incoherent elements have been introduced and currently need modernization to adapt to the new standards and to respond to a more contemporary idea of inhabiting. Ritagli finds its place in an articulated context, which is made of limits and contradictions. By landing in a social housing area and acting on building replacement, the project aims at reconnecting the fragmented urban fabric and recomposing it. The main guiding principle is adaptability, which in this particular case study means the capacity of the buildings to follow the social, physical, and economical changes that they will be facing necessarily in the future. By these means, the evolving building will grant not only technological and management advantages but it will also allow its dwellers to express their needs and ambitions thanks to its spatial qualities and technological performances. This work was born after a study of several designing experiences within the history of architecture from the modern movement on, focusing on a type of building, which could include Habraken's idea of adaptability, which also takes into account costs, frequency, labour and the facility with which this change would be implemented. Through a system ad hoc designed partitions, it is possible to personalize every interior space, granting the aforementioned continuous adaptability. Through these premises, Ritagli tries to suggest some small yet efficient devices to react to this flow of evolution.
CAMPIOLI, ANDREA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
20-dic-2022
2021/2022
Nella società contemporanea, connotata da rapidi e incessanti cambiamenti, anche l’abitare deve adattarsi a questo continuo divenire. Parimenti, anche il progetto deve adeguarsi per assolvere pienamente i suoi compiti nei confronti dell’uomo. La progettazione degli spazi deve essere consapevole e in grado di adattarsi agli stimoli e ai contrasti che intercorrono nel fluire di questo movimento continuo. Il presente caso studio si colloca a Firenze, su via Torre degli Agli, in un isolato caratterizzato da un tessuto disomogeneo, i cui spazi aperti sono il risultato di un aggiungersi di elementi differenti e non coerenti tra loro e i cui edifici necessitano di un ammodernamento, per rispondere alle nuove esigenze e per rispecchiare un’idea dell’abitare più contemporanea. Il progetto Ritagli si inserisce in un contesto articolato, fatto di limiti e contraddizioni. Calandosi in un complesso ERP e intervenendo con delle sostituzioni edilizie, il progetto si pone l’obiettivo di riconnettere il tessuto frammentato dell’area, attuando una ricomposizione urbana, per dare nuova vita al quartiere. Principio cardine su cui la proposta si fonda è l’adattabilità, intesa come la capacità degli edifici di assecondare i cambiamenti sociali, fisici ed economici, che necessariamente incontreranno nel corso del tempo. L’edificio in divenire può, non solo garantire vantaggi tecnologici e di gestione, ma anche permettere a coloro che lo abitano di esprimere le proprie esigenze e ambizioni, grazie alle sue qualità spaziali e prestazionali. In particolare, la riflessione, partita da uno studio delle esperienze progettuali che hanno attraversato la storia dell’architettura dal Movimento Moderno, ha voluto approfondire un tipo di edificio che, nell’idea di adattabilità portata avanti da Habraken, includesse anche i costi, la frequenza, la manodopera e la facilità con cui operare questo cambiamento. Attraverso un sistema di partizioni disegnato ad hoc è possibile personalizzare ogni spazio al suo interno, assicurando quell’adattamento continuo prefigurato. Con queste premesse, Ritagli tenta di suggerire alcuni piccoli, ma efficaci, espedienti per reagire al flusso in divenire.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/198472