Acting on the limit

Every generation has probably had this thought, but in our case it is indisputable: we are living in unprecedented times. The world population has surpassed 8 billion, according to an official UN estimate, a step described as 'an important milestone in human development' and a reminder, in the midst of COP27, of 'our shared responsibility to care for our planet'. As the world population and demand for fresh water increase, new water resources are needed. The climate crisis is accelerating and intensifying, we are facing loss of biodiversity, polluted and suffocating oceans, over-extraction of natural resources - and we still do not fully understand the consequences for our daily lives. There is no doubt that one of the main consequences of humanity's failure to fulfil its environmental duties is the climate crisis. This, in turn, will inevitably lead to the mass migration of humans, the destruction of habits, the extinction of species and, without global intervention, to immense and irreversible loss. According to the United Nations, the point of no return is now. In this historical moment marked by economic, environmental and social crises, the focus of this research is therefore to provide an idea, a project capable of proposing an alternative to the real crisis of water scarcity and lack of community spaces. The experimental scenario is that of the Atacama Desert, located in the northern part of Chilean territory, and more precisely the coastal strip where the municipality of Alto Hospicio is developed. The climatic conditions of this place mean that the process of collecting water by condensation through fog catchers can take place, in combination with the crisis factor, namely the practical need for drinking water. By using fog catchers, it will be possible to restore areas that are now deserted, benefiting the local hydrology and the restoration of the ecosystem. The objective of this urban project is to implement the quality of life of the inhabitants of Alto Hospicio through arrangements that create contemporary public spaces. The thought behind this intervention is the right to beauty even for the poorest people, providing them with possible access to quality contemporary spaces. The introduction of a method, of a resource will trigger a culture of doing, which after all already exists, but once regulated and accepted by the inhabitants of this community, it will become knowledge to be passed on. The subject of the research an architectural and design element that performs a very important function and that, if integrated into the life of a community, will have a strong impact at an anthropological level.

Ogni generazione ha probabilmente avuto questo pensiero, ma nel nostro caso è indiscutibile: stiamo vivendo in tempi senza precedenti. La popolazione mondiale ha superato gli 8 miliardi, secondo una stima ufficiale delle Nazioni Unite, un passo definito "un'importante pietra miliare nello sviluppo umano" e un richiamo, nel bel mezzo della COP27, alla "nostra responsabilità condivisa di prenderci cura del nostro pianeta". Con l'aumento della popolazione mondiale e della domanda di acqua dolce, sono necessarie nuove risorse idriche. La crisi climatica si sta accelerando e intensificando, stiamo affrontando la perdita di biodiversità, gli oceani inquinati e soffocanti, l'estrazione eccessiva di risorse naturali - e non ne comprendiamo ancora appieno le conseguenze per la nostra vita quotidiana. Non c'è dubbio che una delle principali conseguenze del mancato rispetto dei doveri ambientali da parte dell'umanità sia la crisi climatica. Questa, a sua volta, porterà inevitabilmente alla migrazione di massa dell'uomo, alla distruzione delle abitudini, all'estinzione delle specie e, senza un intervento globale, a una perdita immensa e irreversibile. Secondo le Nazioni Unite, il punto di non ritorno è ora. In questo momento storico segnato da crisi economiche, ambientali e sociali, il focus di questa ricerca è quindi quello di fornire un'idea, un progetto in grado di proporre un'alternativa alla crisi reale della scarsità d'acqua e della mancanza di spazi comunitari. Lo scenario sperimentale è quello del deserto di Atacama, situato nella parte settentrionale del territorio cileno, e più precisamente il lembo costiero dove si sviluppa il comune di Alto Hospicio. Le condizioni climatiche di questo luogo fanno sì che il processo di raccolta dell'acqua per condensazione attraverso i fog catchers possa avvenire, in combinazione con il fattore di crisi, e cioè la necessità pratica di acqua potabile. Utilizzando i fog catchers, sarà possibile ripristinare aree oggigiorno desertiche, a vantaggio dell'idrologia locale e del ripristino dell'ecosistema. L'obiettivo di questo progetto urbano è quello di implementare la qualità della vita degli abitanti di Alto Hospicio attraverso disposizioni che creano spazi pubblici contemporanei. Il pensiero che sta alla base di questo intervento è il diritto alla bellezza anche per le persone più indigenti, fornendo loro un possibile accesso a spazi contemporanei di qualità. L'introduzione di un metodo, di una risorsa innescherà una cultura del fare, che in fondo esiste già, ma che una volta regolamentata e accettata dagli abitanti di questa comunità, diventerà un sapere da trasmettere. Il soggetto della ricerca un elemento architettonico e di design che svolge una funzione molto importante e che, se integrato nella vita di una comunità, avrà un forte impatto a livello antropologico.