Among the seaside resorts of the Adriatic coast of Salento, it is difficult to perceive the value of the marinas of Lecce. Exploited and disfigured by anthropic action for more than 50 years, These coastal locations are now subject to planning processes that try to recognize their landscape values to try to bridge the gap in quality and attractiveness that separates them from other tourist destinations in the lower Adriatic. The Brindisi-Lecce-Costa Adriatica Institutional Development Contract, financed through the resources of the Fund for Development and Cohesion 2014-2020, operates following three interrelated axes of intervention: regeneration and landscape and environmental redevelopment, The revival of tourism and cultural promotion. The thesis resumes the CIS guidelines implementing them and putting in system the projects to be implemented in the area ranging from Torre Rinalda to Torre Chianca. The strategy aims to reactivate coastal infrastructure at the landscape, environmental and social levels, through three key actions: the reconstruction of the different ecosystems now compromised; the strengthening of the connections of slow mobility; the creation of new polarities that guarantee the habitability and the fruition of the new park of the marinas of Lecce. In terms of feasibility, the project recognizes demolitions as a preventive action that takes the form of time-planning interventions aimed at mitigating hydrogeological risks and encouraging adaptation to climate change. One of the consequences of easing settlement is the relocation of part of private property to more suitable and safe areas. The individualism that has drawn the territory is fought operationally through the identification of coastal regeneration compartments to be implemented through collective actions. The new accommodation and residential architectures are planned and designed according to strict guidelines based on ecological and landscape compatibility, They release themselves from the purely land-based and speculative logic to contribute to the creation of a large environmental infrastructure to finally live in full respect of the public interest.

Tra le località balneari della costa adriatica del Salento risulta difficile percepire il valore delle marine di Lecce. Sfruttate e deturpate dall’azione antropica da più di 50 anni, queste località costiere sono oggi oggetto di processi di pianificazione che provano a riconoscerne i valori paesaggistici per provare a colmare il gap di qualità e attrattività che le separa dalle altre località turistiche del basso Adriatico. Il Contratto Istituzionale di Sviluppo Brindisi-Lecce-Costa Adriatica, finanziato attraverso le risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020, agisce seguendo tre assi di intervento tra loro interconnessi: la rigenerazione e riqualificazione paesaggistica e ambientale, il rilancio del turismo e la promozione culturale. La tesi riprende le linee guida del CIS implementandole e mettendo a sistema i progetti da realizzare nell’area che va da Torre Rinalda a Torre Chianca. La strategia mira a riattivare l’infrastruttura costiera a livello paesaggistico, ambientale e sociale, attraverso tre azioni cardine: la ricostruzione dei diversi ecosistemi oggi compromessi; il rafforzamento delle connessioni della mobilità lenta; la creazione di nuove polarità che garantiscano l’abitabilità e la fruizione del nuovo parco delle marine di Lecce. In termini di fattibilità, il progetto riconosce le demolizioni come un atto preventivo che si concretizza nella programmazione temporale di interventi mirati a mitigare i rischi idrogeologici e a favorire l’adattamento ai cambiamenti climatici. Una delle conseguenze dell’alleggerimento insediativo è la ricollocazione di parte degli immobili privati in aree più idonee e sicure. L’individualismo che hanno disegnato il territorio viene combattuto operativamente tramite l’individuazione di comparti di rigenerazione costiera da attuare mediante azioni collettive. Le nuove architetture ricettive e residenziali previste, progettate secondo rigorose linee guida improntate alla compatibilità ecologica e paesaggistica, si svincolano dalla logica puramente fondiaria e speculativa per contribuire alla realizzazione di una grande infrastruttura ambientale da abitare finalmente nel pieno rispetto dell’interesse pubblico

La costa come un'infrastruttura da abitare : il parco delle marine di Lecce

Fasani, Chiara;Lembo, Jessica
2021/2022

Abstract

Among the seaside resorts of the Adriatic coast of Salento, it is difficult to perceive the value of the marinas of Lecce. Exploited and disfigured by anthropic action for more than 50 years, These coastal locations are now subject to planning processes that try to recognize their landscape values to try to bridge the gap in quality and attractiveness that separates them from other tourist destinations in the lower Adriatic. The Brindisi-Lecce-Costa Adriatica Institutional Development Contract, financed through the resources of the Fund for Development and Cohesion 2014-2020, operates following three interrelated axes of intervention: regeneration and landscape and environmental redevelopment, The revival of tourism and cultural promotion. The thesis resumes the CIS guidelines implementing them and putting in system the projects to be implemented in the area ranging from Torre Rinalda to Torre Chianca. The strategy aims to reactivate coastal infrastructure at the landscape, environmental and social levels, through three key actions: the reconstruction of the different ecosystems now compromised; the strengthening of the connections of slow mobility; the creation of new polarities that guarantee the habitability and the fruition of the new park of the marinas of Lecce. In terms of feasibility, the project recognizes demolitions as a preventive action that takes the form of time-planning interventions aimed at mitigating hydrogeological risks and encouraging adaptation to climate change. One of the consequences of easing settlement is the relocation of part of private property to more suitable and safe areas. The individualism that has drawn the territory is fought operationally through the identification of coastal regeneration compartments to be implemented through collective actions. The new accommodation and residential architectures are planned and designed according to strict guidelines based on ecological and landscape compatibility, They release themselves from the purely land-based and speculative logic to contribute to the creation of a large environmental infrastructure to finally live in full respect of the public interest.
SIMONI, DAVIDE
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
20-dic-2022
2021/2022
Tra le località balneari della costa adriatica del Salento risulta difficile percepire il valore delle marine di Lecce. Sfruttate e deturpate dall’azione antropica da più di 50 anni, queste località costiere sono oggi oggetto di processi di pianificazione che provano a riconoscerne i valori paesaggistici per provare a colmare il gap di qualità e attrattività che le separa dalle altre località turistiche del basso Adriatico. Il Contratto Istituzionale di Sviluppo Brindisi-Lecce-Costa Adriatica, finanziato attraverso le risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020, agisce seguendo tre assi di intervento tra loro interconnessi: la rigenerazione e riqualificazione paesaggistica e ambientale, il rilancio del turismo e la promozione culturale. La tesi riprende le linee guida del CIS implementandole e mettendo a sistema i progetti da realizzare nell’area che va da Torre Rinalda a Torre Chianca. La strategia mira a riattivare l’infrastruttura costiera a livello paesaggistico, ambientale e sociale, attraverso tre azioni cardine: la ricostruzione dei diversi ecosistemi oggi compromessi; il rafforzamento delle connessioni della mobilità lenta; la creazione di nuove polarità che garantiscano l’abitabilità e la fruizione del nuovo parco delle marine di Lecce. In termini di fattibilità, il progetto riconosce le demolizioni come un atto preventivo che si concretizza nella programmazione temporale di interventi mirati a mitigare i rischi idrogeologici e a favorire l’adattamento ai cambiamenti climatici. Una delle conseguenze dell’alleggerimento insediativo è la ricollocazione di parte degli immobili privati in aree più idonee e sicure. L’individualismo che hanno disegnato il territorio viene combattuto operativamente tramite l’individuazione di comparti di rigenerazione costiera da attuare mediante azioni collettive. Le nuove architetture ricettive e residenziali previste, progettate secondo rigorose linee guida improntate alla compatibilità ecologica e paesaggistica, si svincolano dalla logica puramente fondiaria e speculativa per contribuire alla realizzazione di una grande infrastruttura ambientale da abitare finalmente nel pieno rispetto dell’interesse pubblico
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/198500