The thesis pushes a radical change to invest in the psycho-physical effects that the environment of incarceration has on the users that experience everyday life in the penitentiary system. The attempt is thus to define an approach to prison design that fulfils the desperate need to restore the dignity of the inmate which should always be due, as a human being, even if the inmate made himself/herself unworthy by his/her acts. After all, criminal behaviour is the visible outcome of personal or social pathological relations. As the matter of fact, any “critique of the prison today is a critique of society. And any prescription for the prison of tomorrow is a prescription for tomorrow’s society.” In the penal sense, punishment is already foregone by the lack of freedom, deducted by the period of confinement, meaning a restriction of physical activity within a defined physical boundary. Even if, it has been and unfortunately still is, the limitation should never occur on mental activity. To understand the prison in its complex system of interactions, it is essential to investigate the relationships between space, people, and activities over time. Therefore, the research conducts a critical analysis of the current conditions to underline the actual space issues and to understand its dynamics to propose reflections that, we sincerely hope, would be part of an evolved Italian penitentiary system. The outcome is an inventory of design pills that aim to renew the project perspective as an ethical tool, which is capable of articulating the relation between space and people and its effect on people’s behaviour and the environment.

La tesi invita ad una riflessione sulla centralità dell'impatto psico-fisico che l'ambiente di detenzione esercita su coloro che vivono la quotidianità del sistema penitenziario. Il tentativo è definire un approccio alla progettazione carceraria che risponda al disperato bisogno di restituire la dignità al detenuto, al quale, in quanto essere umano, deve essere sempre garantita, anche se, con le proprie azioni, ne si è reso indegno. Dopotutto, il comportamento criminale è il risultato visibile di relazioni personali o sociali patologiche. Di fatto, ogni "critica al carcere di oggi è una critica alla società. Ed ogni prescrizione per la prigione di domani è una prescrizione per la società di domani". Dal punto di vista legislativo, la pena consiste nella privazione della libertà, scontata durante il periodo di reclusione, che implica una restrizione dell'attività fisica all'interno di un confine spaziale definito. Anche se lo è stata e nel sistema attuale, continua ad esserlo, la limitazione non dovrebbe mai riguardare l'aspetto mentale. Per comprendere il carcere nel suo complesso sistema di interazioni, è essenziale indagare le relazioni tra spazio, persone e attività nel tempo. La ricerca conduce quindi, un'analisi critica delle condizioni attuali per evidenziare le reali problematiche dello spazio e comprenderne le dinamiche per proporre riflessioni che, ci auguriamo, possano far parte di un sistema penitenziario italiano evoluto. Il risultato è un insieme di pillole progettuali che mirano a rinnovare la prospettiva dell'interior design come strumento etico, capace di articolare la relazione tra persone e spazio e le conseguenze che quest'ultimo esprime sul comportamento delle persone e sull'ambiente.

Pills for dignity considerations in the penitentiary machine : the decent space

Bassi, Irene
2021/2022

Abstract

The thesis pushes a radical change to invest in the psycho-physical effects that the environment of incarceration has on the users that experience everyday life in the penitentiary system. The attempt is thus to define an approach to prison design that fulfils the desperate need to restore the dignity of the inmate which should always be due, as a human being, even if the inmate made himself/herself unworthy by his/her acts. After all, criminal behaviour is the visible outcome of personal or social pathological relations. As the matter of fact, any “critique of the prison today is a critique of society. And any prescription for the prison of tomorrow is a prescription for tomorrow’s society.” In the penal sense, punishment is already foregone by the lack of freedom, deducted by the period of confinement, meaning a restriction of physical activity within a defined physical boundary. Even if, it has been and unfortunately still is, the limitation should never occur on mental activity. To understand the prison in its complex system of interactions, it is essential to investigate the relationships between space, people, and activities over time. Therefore, the research conducts a critical analysis of the current conditions to underline the actual space issues and to understand its dynamics to propose reflections that, we sincerely hope, would be part of an evolved Italian penitentiary system. The outcome is an inventory of design pills that aim to renew the project perspective as an ethical tool, which is capable of articulating the relation between space and people and its effect on people’s behaviour and the environment.
ARC III - Scuola del Design
20-dic-2022
2021/2022
La tesi invita ad una riflessione sulla centralità dell'impatto psico-fisico che l'ambiente di detenzione esercita su coloro che vivono la quotidianità del sistema penitenziario. Il tentativo è definire un approccio alla progettazione carceraria che risponda al disperato bisogno di restituire la dignità al detenuto, al quale, in quanto essere umano, deve essere sempre garantita, anche se, con le proprie azioni, ne si è reso indegno. Dopotutto, il comportamento criminale è il risultato visibile di relazioni personali o sociali patologiche. Di fatto, ogni "critica al carcere di oggi è una critica alla società. Ed ogni prescrizione per la prigione di domani è una prescrizione per la società di domani". Dal punto di vista legislativo, la pena consiste nella privazione della libertà, scontata durante il periodo di reclusione, che implica una restrizione dell'attività fisica all'interno di un confine spaziale definito. Anche se lo è stata e nel sistema attuale, continua ad esserlo, la limitazione non dovrebbe mai riguardare l'aspetto mentale. Per comprendere il carcere nel suo complesso sistema di interazioni, è essenziale indagare le relazioni tra spazio, persone e attività nel tempo. La ricerca conduce quindi, un'analisi critica delle condizioni attuali per evidenziare le reali problematiche dello spazio e comprenderne le dinamiche per proporre riflessioni che, ci auguriamo, possano far parte di un sistema penitenziario italiano evoluto. Il risultato è un insieme di pillole progettuali che mirano a rinnovare la prospettiva dell'interior design come strumento etico, capace di articolare la relazione tra persone e spazio e le conseguenze che quest'ultimo esprime sul comportamento delle persone e sull'ambiente.
File allegati
File Dimensione Formato  
2022_12_Bassi.pdf

non accessibile

Descrizione: The decent space
Dimensione 5.7 MB
Formato Adobe PDF
5.7 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2022_12_Bassi_Zin.pdf

non accessibile

Descrizione: Pills for dignity consideration in the penitentiary machine
Dimensione 5.85 MB
Formato Adobe PDF
5.85 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/198644