Un ponte per estrarsi della terra - Reminiscenza sopra il fiume Come la relazione tra l'esterno e uno spazio introverso genera i movimenti del corpo e della mente ?

" Here, somewhere else, It is some another space, Where one place becomes many, A real place, a localized utopia. The foreign becomes the external, It is the rupture, the separation, the discontinuity. The fictitious transport to the inside, It is displacement, behavior is modified The juxtaposition of spaces in a defined spatial and temporal location. That is the heterotopia. " -Yara Chebbo Based on the thesis research, the project is built. Both researches began with a precise site analysis to highlight the landscape elements that mark the location of each project, such as topography, nature, water, or geology. Topography carries with it a history; it is marked by its age, by the time passing by. It is from the rough topography of the creek that the project begins. The creek is the foundational element of this landscape and will be the foundational element of the project, so the location, the framing, the search for interiority serve all to make the creek appear. Entering the building. The bridge building also welcomes a creek, the creek of the architectural promenade. Materiality is also part of this poetry: corten steel. It is indeed a material that evokes the function of time, just like the topography that continues to grow and change over the years. While keeping the creek as the starting point, the other elements of the landscape, near and far, will in turn be framed and shown differently, thus creating a new library-space internalized in the reflection of the surrounding landscape. Thus, it is the connection between the different elements of the architecture, the periphery (the outer space), the foyer (the inner space), the tectonics (the inner outer space), and the terreplein (the outer inner space), that induces a juxtaposition of spaces allowing the movement and emotion of the human body in the heterotopic architectural space of this library. " In a library I am at the same time alone with my book and with the others. " -Josep Llinas

« Qui, altrove, da qualche altra parte, È un altro spazio, dove un luogo diventa molti, Un luogo reale, un'utopia localizzata. L'estraneo diventa esterno, È la rottura, la separazione, la discontinuità. Il trasporto fittizio all'interno, È lo spostamento, il comportamento è modificato La giustapposizione di spazi in un luogo spaziale e temporale definito Questo è l’eterotopia. » -Yara Chebbo Sulla base della ricerca di tesi, il progetto si costruisce. Entrambe le ricerche sono iniziate con un'analisi precisa del sito per evidenziare gli elementi del paesaggio che segnano la posizione di ciascun progetto, come la topografia, la vegetazione, l'acqua o la geologia. La topografia porta con sé una storia, è segnata dalla sua età, dal passare del tempo. È dalla topografia rugosa del ruscello che inizia il progetto. Il ruscello è l'elemento fondante di questo paesaggio e sarà l'elemento fondante del progetto, quindi la posizione, l'inquadratura, la ricerca dell'interiorità sono tutti al servizio di far apparire il ruscello. Entra nell'edificio. Anche l'edificio del ponte accoglie un ruscello, il ruscello della passeggiata architettonica. Anche la materialità fa parte di questa poesia: l'acciaio corten. È infatti un materiale che evoca la funzione del tempo, proprio come la topografia che continua a crescere ed a cambiare nel corso degli anni. Pur mantenendo il ruscello come punto di partenza, gli altri elementi del paesaggio, vicini e lontani, saranno a loro volta inquadrati e mostrati in modo diverso, creando così un nuovo spazio-biblioteca interiorizzato nel riflesso del paesaggio circostante. È quindi la connessione tra i diversi elementi dell'architettura, la periferia (lo spazio esterno), il foyer (lo spazio interno), la tettonica (lo spazio esterno interno) e il terreplein (lo spazio interno esterno), che induce una giustapposizione di spazi che permette il movimento e l'emozione del corpo umano nello spazio architettonico eterotopico di questa biblioteca. « In una biblioteca sono entrambi solo con il mio libro e con gli altri. » -Josep Llinas