La tesi identifica la stazione Garibaldi di Milano quale approdo di “Città Lombardia”, sette milioni di abitanti in un sistema metropolitano policentrico garantito da servizio ferroviario regionale, in alternativa all’idea della “Grande Milano”, due milioni di abitanti entro i confini del capoluogo. In questo quadro, l’accessibilità senza pari che, da e per ogni dove, si determinerebbe in Garibaldi (con ruolo decisivo di un passante ferroviario Porta Vittoria-Garibaldi riqualificato e potenziato in funzione del servizio regionale e dell’alta capacità) ne farebbe luogo chiave delle relazioni produttive alla scala mondiale. Si darebbe ragione obbligante per insediare qui attività direzionali strategiche per il sistema produttivo lombardo, anziché gli indistinti accumuli terziari dei modelli convenzionali. Su Garibaldi, testata sud del nuovo asse nord ovest Garibaldi-Farini-Bovisa-Expo 2015-Fiera di Rho, il progetto si articola in due parti fondamentali: Nuova Stazione ferroviaria (alta capacità, passante ferroviario, ferrovie dello stato, metropolitane urbane) e Centro Direzionale strategico, integrato da centro congressi e dalle rappresentanze dei bacini lombardi: le “legazioni”, proposte più di cinque lustri or sono da Guido Canella. Gli uffici della stazione sono localizzati in una grande piattaforma sospesa, il cui carattere "meccanico" richiama le antiche piattaforme portuali. Sotto di essa, il Museo della Navigazione Padana innalza dalla profondità dello scavo la trasparenza delle falde di copertura. Il Centro Direzionale adotta un schema gerarchico, un “congegno” con al centro attività congressuali diversificate in connessione alle legazioni lombarde in prima cerchia e, in quella esterna, il direzionale strategico dei settori produttivi portanti di Lombardia (tessile, chimica, meccanica strumentale). Esso si configura, antolinianamente, come un sistema austero, geometrico, fiero della propria dimensione urbana in antitesi ai grattacieli della Città della Moda.
Milano Garibaldi: l'approdo della città policentrica lombarda sull'asse nord ovest Garibaldi-Farini-Bovisa-Expo 2015-Fiera di Rho.
SARDONE, ALESSANDRO;RAMIREZ DIAZ, NATHALIA;GOBBO, ANDREA
2009/2010
Abstract
La tesi identifica la stazione Garibaldi di Milano quale approdo di “Città Lombardia”, sette milioni di abitanti in un sistema metropolitano policentrico garantito da servizio ferroviario regionale, in alternativa all’idea della “Grande Milano”, due milioni di abitanti entro i confini del capoluogo. In questo quadro, l’accessibilità senza pari che, da e per ogni dove, si determinerebbe in Garibaldi (con ruolo decisivo di un passante ferroviario Porta Vittoria-Garibaldi riqualificato e potenziato in funzione del servizio regionale e dell’alta capacità) ne farebbe luogo chiave delle relazioni produttive alla scala mondiale. Si darebbe ragione obbligante per insediare qui attività direzionali strategiche per il sistema produttivo lombardo, anziché gli indistinti accumuli terziari dei modelli convenzionali. Su Garibaldi, testata sud del nuovo asse nord ovest Garibaldi-Farini-Bovisa-Expo 2015-Fiera di Rho, il progetto si articola in due parti fondamentali: Nuova Stazione ferroviaria (alta capacità, passante ferroviario, ferrovie dello stato, metropolitane urbane) e Centro Direzionale strategico, integrato da centro congressi e dalle rappresentanze dei bacini lombardi: le “legazioni”, proposte più di cinque lustri or sono da Guido Canella. Gli uffici della stazione sono localizzati in una grande piattaforma sospesa, il cui carattere "meccanico" richiama le antiche piattaforme portuali. Sotto di essa, il Museo della Navigazione Padana innalza dalla profondità dello scavo la trasparenza delle falde di copertura. Il Centro Direzionale adotta un schema gerarchico, un “congegno” con al centro attività congressuali diversificate in connessione alle legazioni lombarde in prima cerchia e, in quella esterna, il direzionale strategico dei settori produttivi portanti di Lombardia (tessile, chimica, meccanica strumentale). Esso si configura, antolinianamente, come un sistema austero, geometrico, fiero della propria dimensione urbana in antitesi ai grattacieli della Città della Moda.File | Dimensione | Formato | |
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