Il progetto si focalizza sulla risistemazione dell’impianto sportivo Manin situato in prossimità del nucleo storico di Cascina Gatti. Cascina Gatti, nel passato, era un nucleo abitato da contadini che nel corso dei secoli è cresciuto a tal punto da diventare un comune autonomo. Ai giorni nostri cascina Gatti ha, però, smesso di rappresentare l’immagine della Sesto agricola; l’area limitrofa ne ha, pertanto, subito le conseguenze vedendo man mano acuirsi le differenze vigenti tra il centro di Sesto e la sua periferia. Per ridare a Cascina Gatti la centralità persa nel corso del tempo, il progetto si è concentrato sul tentativo di riorganizzare l’impianto sportivo limitrofo per permettere di assicurare una nuova prospettiva di vita alla comunità della cascina. L’impianto sportivo si sviluppa sulla preesistente gradonata dello stadio di calcio a quota + 3.00 metri. Lo stadio era pensato da Bottoni all’interno del suo piano regolatore ed è stato successivamente ampliato per accogliere nuove funzioni. La gradonata non è più solamente il luogo dove sedersi e seguire lo svolgersi delle partite, ma diventa il fulcro principale e motore sul quale si basa tutto l’intervento. La gradonata si eleva a “Promenade”, ad un percorso ordinatore sul quale si assestano tutte le attività. Dall’asse servente (la Promenade) partono gli assi serviti: assi ortogonali alla gradonata, disposti in maniera tale da avere dei riferimenti con il territorio circostante. Gli assi del palazzetto vanno a formare una trilaterazione avente come vertici: 1) il piano casa della legge 167. Tale progetto risulta importante sia per i diversi fini sociali, sia per la reintroduzione del tema, perso nel corso dell’ultimo secolo, del vivere nel verde. 2) la corte padronale di cascina Gatti. Tale spazio rappresenta il centro dell’antico borgo sul quale si sono sviluppate le successive stratificazioni di una comunità agricola via via sempre più consolidata. Ponendosi con la schiena rivolta alla città ed addentrandosi sulla promenade il primo edificio che si trova è rappresentato dal complesso direzionale delle società sportive. Tale struttura è formata da un edificio a forma semicircolare costituito da 3 cunei contenenti gli uffici e da 2 cunei più bassi contenenti gli spazi per i servizi. L’edificio direzionale termina a nord seguendo la curvatura del campo di atletica. Proseguendo la “Passeggiata” si incontra l’asse delle palestre a rotazione. Le palestre sono accorpate a due a due al fine di generare uno spazio flessibile che permetta lo svolgimento delle più diversificate attività sportive e non. Basandosi sullo stesso principio, si è sviluppato lo spazio del palazzetto. Si è, infatti, ipotizzato sullo schema tipologico di un edificio ad impianto basilicale nel quale le parti destinate allo spettatore e all’atleta sono in dialogo diretto tra di loro ed insieme si pongono come elemento di contrapposizione con lo spazio della Hall. All’interno del palazzetto trova posto la palestra classica: uno spazio nel quale si possono svolgere gli sport di squadra (come il calcetto, la pallacanestro e la pallavolo) ed, al contempo, trova collocazione una parete di roccia artificiale per praticare l’arrampicata, posta sul retro dello spazio della hall. In asse sopra la gradonata elevata a Promenade, si dispone l’edificio del bar. Tale spazio, adibito ad area ristoro, si affaccia sul campo d’atletica ed è collegato con il palazzetto mediante due percorsi pensili. Il bar si compone di due parti: una sezione al chiuso, che rappresenta il bar vero e proprio, ed un ambiente all’ultimo piano, utilizzato come area ristoro nel periodo estivo, caratterizzato da uno spazio aperto, ma coperto. L’ultimo edificio che compone l’impianto sportivo è rappresentato dalla piscina estiva. L’impianto natatorio è costituito da due vasche, una per i bambini e una per gli adulti, allineate rispetto all’orientamento della Promenade. Esternamente, tale impianto crea uno spazio formato da giardini geometrici (solarium) che finisce con il fondersi con la geometria del parco tematico posto subito dopo al perimetro dello spazio della piscina. La zona dei servizi si posiziona sotto una copertura piana posta altimetricamente al piano della gradonate, permettendo, in tal modo, la creazione di una piazza belvedere sia sulla piscina che sul parco retrostante.

Nel verde metropolitano di Cascina Gatti un centro sportivo organizzato da una "promenade"

FORNARA, EDOARDO
2010/2011

Abstract

Il progetto si focalizza sulla risistemazione dell’impianto sportivo Manin situato in prossimità del nucleo storico di Cascina Gatti. Cascina Gatti, nel passato, era un nucleo abitato da contadini che nel corso dei secoli è cresciuto a tal punto da diventare un comune autonomo. Ai giorni nostri cascina Gatti ha, però, smesso di rappresentare l’immagine della Sesto agricola; l’area limitrofa ne ha, pertanto, subito le conseguenze vedendo man mano acuirsi le differenze vigenti tra il centro di Sesto e la sua periferia. Per ridare a Cascina Gatti la centralità persa nel corso del tempo, il progetto si è concentrato sul tentativo di riorganizzare l’impianto sportivo limitrofo per permettere di assicurare una nuova prospettiva di vita alla comunità della cascina. L’impianto sportivo si sviluppa sulla preesistente gradonata dello stadio di calcio a quota + 3.00 metri. Lo stadio era pensato da Bottoni all’interno del suo piano regolatore ed è stato successivamente ampliato per accogliere nuove funzioni. La gradonata non è più solamente il luogo dove sedersi e seguire lo svolgersi delle partite, ma diventa il fulcro principale e motore sul quale si basa tutto l’intervento. La gradonata si eleva a “Promenade”, ad un percorso ordinatore sul quale si assestano tutte le attività. Dall’asse servente (la Promenade) partono gli assi serviti: assi ortogonali alla gradonata, disposti in maniera tale da avere dei riferimenti con il territorio circostante. Gli assi del palazzetto vanno a formare una trilaterazione avente come vertici: 1) il piano casa della legge 167. Tale progetto risulta importante sia per i diversi fini sociali, sia per la reintroduzione del tema, perso nel corso dell’ultimo secolo, del vivere nel verde. 2) la corte padronale di cascina Gatti. Tale spazio rappresenta il centro dell’antico borgo sul quale si sono sviluppate le successive stratificazioni di una comunità agricola via via sempre più consolidata. Ponendosi con la schiena rivolta alla città ed addentrandosi sulla promenade il primo edificio che si trova è rappresentato dal complesso direzionale delle società sportive. Tale struttura è formata da un edificio a forma semicircolare costituito da 3 cunei contenenti gli uffici e da 2 cunei più bassi contenenti gli spazi per i servizi. L’edificio direzionale termina a nord seguendo la curvatura del campo di atletica. Proseguendo la “Passeggiata” si incontra l’asse delle palestre a rotazione. Le palestre sono accorpate a due a due al fine di generare uno spazio flessibile che permetta lo svolgimento delle più diversificate attività sportive e non. Basandosi sullo stesso principio, si è sviluppato lo spazio del palazzetto. Si è, infatti, ipotizzato sullo schema tipologico di un edificio ad impianto basilicale nel quale le parti destinate allo spettatore e all’atleta sono in dialogo diretto tra di loro ed insieme si pongono come elemento di contrapposizione con lo spazio della Hall. All’interno del palazzetto trova posto la palestra classica: uno spazio nel quale si possono svolgere gli sport di squadra (come il calcetto, la pallacanestro e la pallavolo) ed, al contempo, trova collocazione una parete di roccia artificiale per praticare l’arrampicata, posta sul retro dello spazio della hall. In asse sopra la gradonata elevata a Promenade, si dispone l’edificio del bar. Tale spazio, adibito ad area ristoro, si affaccia sul campo d’atletica ed è collegato con il palazzetto mediante due percorsi pensili. Il bar si compone di due parti: una sezione al chiuso, che rappresenta il bar vero e proprio, ed un ambiente all’ultimo piano, utilizzato come area ristoro nel periodo estivo, caratterizzato da uno spazio aperto, ma coperto. L’ultimo edificio che compone l’impianto sportivo è rappresentato dalla piscina estiva. L’impianto natatorio è costituito da due vasche, una per i bambini e una per gli adulti, allineate rispetto all’orientamento della Promenade. Esternamente, tale impianto crea uno spazio formato da giardini geometrici (solarium) che finisce con il fondersi con la geometria del parco tematico posto subito dopo al perimetro dello spazio della piscina. La zona dei servizi si posiziona sotto una copertura piana posta altimetricamente al piano della gradonate, permettendo, in tal modo, la creazione di una piazza belvedere sia sulla piscina che sul parco retrostante.
GRECO, SABRINA
ARC II - Facolta' di Architettura Civile
31-mar-2011
2010/2011
Tesi di laurea Magistrale
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