From the inception of the city, urbanization has been the result of a fundamental separation between places of consumption located within city limits, and places of production, away from domestic life. Due to the gradual abandonment of railway infrastructure, leaving large portions of land empty and degrading in dense city fabric, many large cities around the world have been redeveloping these sites to experiment with new models of urban transformation. The design proposal demonstrates a rethinking of the city, implementing a productive ecologic system into a high-density mixed-use neighborhood. The systemized urban public space incorporates the cultivation of algae to provide a source of clean energy, a local food source, and composting waste process providing bio-fertilizer for community gardens. To gain public acceptance and awareness of this shift in our everyday systems, the design proposal weaves together the urban flows of two bustling neighborhoods hosting international design week and is frequented daily by designers, tourists, and creatives. A rainwater collecting landscape feeds a series of architectural components hosting algal colonies, revealing to the public technological systems which can enhance the legibility and awareness of our natural environment inside the city. The project’s aim is to demonstrate how an algae landscape could operate in the city, based off existing urban flows and climate parameters. Through an exploration of the photobioreactor and the design of a modular algae element that can be integrated into urban rain-collecting landscapes, the aim of the research is to move towards a reconciliation between ecology and technology and bring us closer to defining a new interactive form of hybrid materiality. The research is guided by four questions: 1. How can microalgae cultivation be integrated into cities while valorizing abandoned sites? 2. How can the system sustain itself through cycling resources provided on-site? 3. How does the bio reactive process affect the aesthetics of the material system? 4. What is the impact of cultivating microalgae on the environment and the community?

Fin dalla nascita della città, l'urbanizzazione è stata il risultato di una fondamentale separazione tra luoghi di consumo, situati all'interno dei confini cittadini, e luoghi di produzione, lontani dalla vita domestica. A causa del progressivo abbandono delle infrastrutture ferroviarie, che ha lasciato ampie porzioni di territorio vuote e degradate nel tessuto urbano denso, molte grandi città del mondo hanno riqualificato questi siti per sperimentare nuovi modelli di trasformazione urbana. La proposta progettuale dimostra un ripensamento della città, implementando un sistema ecologico produttivo in un quartiere ad alta densità ad uso misto. Lo spazio pubblico urbano sistematizzato incorpora la coltivazione di alghe per fornire una fonte di energia pulita, una fonte alimentare locale e un processo di compostaggio dei rifiuti che fornisce biofertilizzante per gli orti comunitari. Per ottenere l'accettazione e la consapevolezza da parte del pubblico di questo cambiamento nei nostri sistemi quotidiani, la proposta progettuale intreccia i flussi urbani di due quartieri vivaci che ospitano la settimana internazionale del design e sono frequentati quotidianamente da designer, turisti e creativi. Un paesaggio di raccolta dell'acqua piovana alimenta una serie di componenti architettonici che ospitano colonie di alghe, rivelando al pubblico sistemi tecnologici che possono migliorare la leggibilità e la consapevolezza del nostro ambiente naturale all'interno della città. L'obiettivo del progetto è dimostrare come un paesaggio di alghe potrebbe funzionare in città, sulla base dei flussi urbani e dei parametri climatici esistenti. Attraverso l'esplorazione del fotobioreattore e la progettazione di un elemento modulare di alghe che possa essere integrato nei paesaggi urbani di raccolta della pioggia, l'obiettivo della ricerca è quello di avvicinarsi alla riconciliazione tra ecologia e tecnologia e alla definizione di una nuova forma interattiva di materialità ibrida. La ricerca è guidata da quattro domande: 1. Come si può integrare la coltivazione di microalghe nelle città valorizzando i siti abbandonati? 2. Come può il sistema sostenersi grazie alle risorse cicliche fornite in loco? 3. In che modo il processo bioreattivo influisce sull'estetica del sistema materiale? 4. Qual è l'impatto della coltivazione di microalghe sull'ambiente e sulla comunità?

Urban Microalgae Cultivations: An Ecologic Revitalization of the Abandoned Porta Genova Railyard

Burgess, Zoe Alexandra
2021/2022

Abstract

From the inception of the city, urbanization has been the result of a fundamental separation between places of consumption located within city limits, and places of production, away from domestic life. Due to the gradual abandonment of railway infrastructure, leaving large portions of land empty and degrading in dense city fabric, many large cities around the world have been redeveloping these sites to experiment with new models of urban transformation. The design proposal demonstrates a rethinking of the city, implementing a productive ecologic system into a high-density mixed-use neighborhood. The systemized urban public space incorporates the cultivation of algae to provide a source of clean energy, a local food source, and composting waste process providing bio-fertilizer for community gardens. To gain public acceptance and awareness of this shift in our everyday systems, the design proposal weaves together the urban flows of two bustling neighborhoods hosting international design week and is frequented daily by designers, tourists, and creatives. A rainwater collecting landscape feeds a series of architectural components hosting algal colonies, revealing to the public technological systems which can enhance the legibility and awareness of our natural environment inside the city. The project’s aim is to demonstrate how an algae landscape could operate in the city, based off existing urban flows and climate parameters. Through an exploration of the photobioreactor and the design of a modular algae element that can be integrated into urban rain-collecting landscapes, the aim of the research is to move towards a reconciliation between ecology and technology and bring us closer to defining a new interactive form of hybrid materiality. The research is guided by four questions: 1. How can microalgae cultivation be integrated into cities while valorizing abandoned sites? 2. How can the system sustain itself through cycling resources provided on-site? 3. How does the bio reactive process affect the aesthetics of the material system? 4. What is the impact of cultivating microalgae on the environment and the community?
CARCASSI, OLGA BEATRICE
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
4-mag-2023
2021/2022
Fin dalla nascita della città, l'urbanizzazione è stata il risultato di una fondamentale separazione tra luoghi di consumo, situati all'interno dei confini cittadini, e luoghi di produzione, lontani dalla vita domestica. A causa del progressivo abbandono delle infrastrutture ferroviarie, che ha lasciato ampie porzioni di territorio vuote e degradate nel tessuto urbano denso, molte grandi città del mondo hanno riqualificato questi siti per sperimentare nuovi modelli di trasformazione urbana. La proposta progettuale dimostra un ripensamento della città, implementando un sistema ecologico produttivo in un quartiere ad alta densità ad uso misto. Lo spazio pubblico urbano sistematizzato incorpora la coltivazione di alghe per fornire una fonte di energia pulita, una fonte alimentare locale e un processo di compostaggio dei rifiuti che fornisce biofertilizzante per gli orti comunitari. Per ottenere l'accettazione e la consapevolezza da parte del pubblico di questo cambiamento nei nostri sistemi quotidiani, la proposta progettuale intreccia i flussi urbani di due quartieri vivaci che ospitano la settimana internazionale del design e sono frequentati quotidianamente da designer, turisti e creativi. Un paesaggio di raccolta dell'acqua piovana alimenta una serie di componenti architettonici che ospitano colonie di alghe, rivelando al pubblico sistemi tecnologici che possono migliorare la leggibilità e la consapevolezza del nostro ambiente naturale all'interno della città. L'obiettivo del progetto è dimostrare come un paesaggio di alghe potrebbe funzionare in città, sulla base dei flussi urbani e dei parametri climatici esistenti. Attraverso l'esplorazione del fotobioreattore e la progettazione di un elemento modulare di alghe che possa essere integrato nei paesaggi urbani di raccolta della pioggia, l'obiettivo della ricerca è quello di avvicinarsi alla riconciliazione tra ecologia e tecnologia e alla definizione di una nuova forma interattiva di materialità ibrida. La ricerca è guidata da quattro domande: 1. Come si può integrare la coltivazione di microalghe nelle città valorizzando i siti abbandonati? 2. Come può il sistema sostenersi grazie alle risorse cicliche fornite in loco? 3. In che modo il processo bioreattivo influisce sull'estetica del sistema materiale? 4. Qual è l'impatto della coltivazione di microalghe sull'ambiente e sulla comunità?
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/201313