In today’s globalized world, the concept of borders represents not only a territorial demarcation but also a mental, cultural, and social boundary. Yet, it is precisely in these border spaces where we can meet the Other. But who is the Other? From an ethical standpoint, this category includes all those who do not fit into any dominant identity category or are unable to conquer a recognized role in the world. Within the context of the issue of migration— the central topic of this thesis— people are merely represented as numbers, despite the fact that in reality, they are individuals with unique faces and stories. Consequently, this ambiguous and sensationalistic representation corresponds to the lack of recognition in society of these stories. The objective of this thesis is to overcome these boundaries, seeking in infopoetry a tool for proposing narratives through the use of data visualization that effectively gives voice to alterity. The investigation focuses on the comparison between the current narrative approach on the issue of immigration, particularly in the Italian context, the role of data visualization, and the potential of infopoetry in constructing artifacts capable of reaching an audience less inclined towards critical data analysis. Indeed, the potential of infopoetry to show data in an effective and straightforward way has been demonstrated. To support this thesis, a workshop was organized to experiment with the infopoetic method, which involved the active participation of those who have experienced migration and are the subject of the representation. In this way, the designed artifacts will tell the data related to migration through the points of view of the migrants themselves, showing an unpublished facet to break down the widespread prejudices on the topic of immigration among a non-specifically informed audience.

Nel mondo globalizzato attuale il concetto di confine non rappresenta solo una linea di demarcazione territoriale, ma assume anche il valore di confine mentale, culturale e sociale. Eppure, è proprio nello spazio di confine che si incontra l’Altro. Ma chi è l’Altro? Dal punto di vista etico in questa categoria rientrano tutti coloro che non rientrano in nessun’altra categoria identitaria dominante o che non riescono a conquistare un ruolo riconosciuto nel mondo. Nell’ambito della narrazione della questione migratoria, argomento centrale di questo elaborato, i soggetti del racconto sono rappresentati meramente come numeri, nonostante nella realtà siano persone con un volto e una storia singolare. Di conseguenza, la rappresentazione ambigua e sensazionalistica corrisponde al mancato riconoscimento nella società di queste storie. L’obiettivo di questa tesi è superare il confine, ricercando nell’infopoesia uno strumento per proporre narrazioni attraverso l’utilizzo di visualizzazione dati che effettivamente diano voce all’alterità. L’indagine si è focalizzata sul confronto tra l’attuale approccio narrativo sul tema dell’immigrazione nel contesto italiano, il ruolo delle visualizzazioni dati ed il potenziale dell’infopoesia nel costruire artefatti capaci di arrivare a un pubblico poco affine a un’analisi critica dei dati. È infatti stato dimostrato il potenziale dell’infopoesia nel mostrare i dati in maniera efficace e diretta. A sostegno di questa tesi si è giunti alla costruzione di un workshop volto alla sperimentazione del metodo infopoetico. La novità è stata la partecipazione attiva di coloro che hanno vissuto sulla loro pelle l’esperienza migratoria e che sono il soggetto stesso della rappresentazione. In questo modo gli artefatti progettati racconteranno i dati relativi all’immigarzione attraverso i punti di vista degli stessi migranti mostrandone un lato inedito, in modo da scardinare i preconcetti diffusi riguardo alla tematica dell’immigrazione tra un pubblico non specificatamente informato.

Oltre il confine. Raccontare l'immigrazione attraverso l'infopoesia

Leccisotti, Virginia
2021/2022

Abstract

In today’s globalized world, the concept of borders represents not only a territorial demarcation but also a mental, cultural, and social boundary. Yet, it is precisely in these border spaces where we can meet the Other. But who is the Other? From an ethical standpoint, this category includes all those who do not fit into any dominant identity category or are unable to conquer a recognized role in the world. Within the context of the issue of migration— the central topic of this thesis— people are merely represented as numbers, despite the fact that in reality, they are individuals with unique faces and stories. Consequently, this ambiguous and sensationalistic representation corresponds to the lack of recognition in society of these stories. The objective of this thesis is to overcome these boundaries, seeking in infopoetry a tool for proposing narratives through the use of data visualization that effectively gives voice to alterity. The investigation focuses on the comparison between the current narrative approach on the issue of immigration, particularly in the Italian context, the role of data visualization, and the potential of infopoetry in constructing artifacts capable of reaching an audience less inclined towards critical data analysis. Indeed, the potential of infopoetry to show data in an effective and straightforward way has been demonstrated. To support this thesis, a workshop was organized to experiment with the infopoetic method, which involved the active participation of those who have experienced migration and are the subject of the representation. In this way, the designed artifacts will tell the data related to migration through the points of view of the migrants themselves, showing an unpublished facet to break down the widespread prejudices on the topic of immigration among a non-specifically informed audience.
ARC III - Scuola del Design
4-mag-2023
2021/2022
Nel mondo globalizzato attuale il concetto di confine non rappresenta solo una linea di demarcazione territoriale, ma assume anche il valore di confine mentale, culturale e sociale. Eppure, è proprio nello spazio di confine che si incontra l’Altro. Ma chi è l’Altro? Dal punto di vista etico in questa categoria rientrano tutti coloro che non rientrano in nessun’altra categoria identitaria dominante o che non riescono a conquistare un ruolo riconosciuto nel mondo. Nell’ambito della narrazione della questione migratoria, argomento centrale di questo elaborato, i soggetti del racconto sono rappresentati meramente come numeri, nonostante nella realtà siano persone con un volto e una storia singolare. Di conseguenza, la rappresentazione ambigua e sensazionalistica corrisponde al mancato riconoscimento nella società di queste storie. L’obiettivo di questa tesi è superare il confine, ricercando nell’infopoesia uno strumento per proporre narrazioni attraverso l’utilizzo di visualizzazione dati che effettivamente diano voce all’alterità. L’indagine si è focalizzata sul confronto tra l’attuale approccio narrativo sul tema dell’immigrazione nel contesto italiano, il ruolo delle visualizzazioni dati ed il potenziale dell’infopoesia nel costruire artefatti capaci di arrivare a un pubblico poco affine a un’analisi critica dei dati. È infatti stato dimostrato il potenziale dell’infopoesia nel mostrare i dati in maniera efficace e diretta. A sostegno di questa tesi si è giunti alla costruzione di un workshop volto alla sperimentazione del metodo infopoetico. La novità è stata la partecipazione attiva di coloro che hanno vissuto sulla loro pelle l’esperienza migratoria e che sono il soggetto stesso della rappresentazione. In questo modo gli artefatti progettati racconteranno i dati relativi all’immigarzione attraverso i punti di vista degli stessi migranti mostrandone un lato inedito, in modo da scardinare i preconcetti diffusi riguardo alla tematica dell’immigrazione tra un pubblico non specificatamente informato.
File allegati
File Dimensione Formato  
Leccisotti_Tesi Magistrale_2023.pdf

non accessibile

Descrizione: Elaborato di tesi magistrale
Dimensione 71.53 MB
Formato Adobe PDF
71.53 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/201336