The paradoxical Relationship between Arts and Management: Corporate Collection's for Organization's Value Creation

Against the current background of dynamic businesses and a surge in digital technology, many organizations are embedding the world of arts within their boundaries as a means to tackle competitive and social challenges. Along similar lines, policymakers see culture as a pillar for sustainable development and are engaged in programmes to increase industry’s collaboration with art. Academia is equally ebullient, and the wider debate on arts-based initiatives (projects to use arts as a device to create value for an organization) has now expanded into numerous fields of knowledge. It is commonly understood that arts-based initiatives can be advantageous to organizations whose natural habitat is outside the arts. Nevertheless, little is known about the typical dynamics to inject arts into a non-arts organization in order to create value. Scholars have overlooked the latent tension that can potentially arise on a daily basis because of the different inherent qualities of Arts and Management and, simultaneously, their interdependence within the same organizational boundaries. Within the wider purpose of expanding knowledge on arts-based initiatives, the author of this doctoral thesis has explored the tension stemming from the positive yet paradoxical relationship between Arts and Management. Empirically, this thesis is developed through a set of three qualitative studies on corporate collections, each of which is used to address one of three facets that come into play when arts are embedded into a non-arts organization. These facets are the dynamics of belonging (to the same organization), organizing (collaborative arts-management processes) and performing (to determine the outcomes). Taking a social constructivist perspective, it was found that the duality of two opposites co-existing in a unified whole is never dispelled in embedded and long-lasting arts-based initiatives, such as corporate collections, but rather is a daily occurrence. In enduring arts-based initiatives, actors manage contradiction and tension through three strategies, which enable them to create a tolerable duality in the everyday life, and to retain it over time through learning at their mutual boundaries. This doctoral thesis contributes to the lively debate on arts-based initiatives directed at value creation, by proposing three strategies to resolve the continuous contradiction and tension in the Arts-Management relationship, which can be used by practitioners involved in arts-based initiatives. These concepts could be explored further in future studies on other forms of artistic investments that (can) create value in non-arts organizations.

Un numero sempre più grande di organizzazioni ed imprese sta inserendo il mondo dell'arte all'interno delle proprie realtà di impresa per affrontare nuove sfide competitive e sociali. Analogamente a livello politico si sviluppano programmi e iniziative per favorire la collaborazione tra il mondo industria e il settore cultura. Lo stesso entusiasmo si registra anche nel mondo accademico con il più ampio dibattito sulle iniziative artistiche, dove l’Arte viene studiata come strumento a supporto del Management per creare valore per l’organizzazione. In letteratura è infatti opinione comune che le iniziative basate sull'arte possano essere vantaggiose per le organizzazioni il cui habitat naturale è al di fuori dell'arte. Tuttavia, poco si sa sulle dinamiche tipiche dell'iniezione di arte in un'organizzazione non artistica, quale un’impresa for profit, al fine di creare valore (economico e sociale). Gli studiosi hanno trascurato le contraddizioni e tensioni che possono potenzialmente sorgere ogni giorno a causa dell’innata differenza tra mondo Arte e Management, contemporaneamente, della loro interdipendenza all'interno degli stessi confini organizzativi. Per questo, la tesi di dottorato vuole approfondire la relazione positiva ma paradossale tra mondo Arte e Management per la creazione di valore in organizzazione. Dal punto di vista empirico, questa tesi si sviluppa attraverso tre studi qualitativi sulle collezioni aziendali, ognuno dei quali è utilizzato per affrontare le dinamiche che entrano in gioco quando l’Arte è inserita in un’organizzazione non artistica con una forte impronta manageriale, quale ad esempio un’impresa for profit. Queste dinamiche sono: dinamiche di appartenenza (di Arte e Management alla stessa organizzazione), di organizzazione (di Arte e Management sugli stessi processi aziendali) e di esecuzione (per determinare i risultati di Arte nella creazione di valore). Dai risultati della presente tesi di dottorato è emerso che la dualità dei due opposti –Arte e Management - non viene mai meno nelle iniziative artistiche integrate e durature, come le collezioni aziendali. I risultati evidenziano infatti che le contraddizioni tra mondo Arte e Management sono un fatto quotidiano nelle iniziative artistiche durature. I tre studi hanno permesso di identificare tre strategie che gli attori coinvolti nelle collezioni aziendali (quali ad esempio, i curatori della collezione aziendale ed i manager delle funzioni aziendali) utilizzano per ricreare una convivenza e interazione tollerabile tra Arte e Management nella vita quotidiana e di mantenerla nel tempo attraverso l'apprendimento dei reciproci limiti. Questa tesi di dottorato contribuisce al vivace dibattito sulle iniziative artistiche dirette alla creazione di valore, proponendo tre strategie per risolvere le continue contraddizioni e tensioni nel rapporto Arte-Management, che possono essere utilizzate dagli operatori coinvolti in iniziative artistiche. Questi concetti potrebbero essere approfonditi in studi futuri su altre forme di investimenti artistici per la creazione di valore in imprese e organizzazioni non artistiche.