Life breathes here : (co)creating safe, equitable and inclusive public places by queering green spaces

The thesis addresses the issues of vulnerability of women and queer identities using intersectionality and challenges the norms associated with public green spaces. I focus on the concept of care to conceptualise a participatory framework to co-create safe, equitable and inclusive green spaces. I emphasise that it is imperative to provide and improve green infrastructure at the neighbourhood level. 
I take “pocket parks” as the spatial intervention, and “queering” as an approach to ensure the pocket parks we create embrace diversity, are inclusive and facilitate social cohesion. The thesis proposal is grounded in an evidence-based argument wherein I use existing good practices as possible actionable capacities for change and substantially build on them. The intent of this thesis is to open a discussion around how public (green) spaces should be taken as a public service.
 I embody Resistiré’s Alliance of Care framework to establish the importance of all stakeholders’ engagement and underline how production of green spaces must be thought of as a collective project by inhabitants and administrators alike. Subsequently, I leverage on "programming" as a way to animate pocket parks and emphasise on looking at all green spaces in a city beyond their boundaries, as a collective integrated network providing essential cultural ecosystem services. 
Finally, I give policy recommendations that ensure the creation of safe green spaces and enable a move towards a green network of solidarity in cities. The thesis presents an argument that can penetrate into the discourse of urban pedagogy – showing the power of service design to improve quality of public participation in community design.

La tesi affronta le questioni della vulnerabilità delle donne e delle identità queer utilizzando l'intersezionalità e sfida le norme associate agli spazi verdi pubblici. Mi concentro sul concetto di cura per concettualizzare un quadro partecipativo per co-creare spazi verdi sicuri, equi e inclusivi. Sottolineo che è imperativo fornire e migliorare le infrastrutture verdi a livello di quartiere. 
Prendo i "parchi tascabili" come intervento spaziale e il "queering" come approccio per garantire che i parchi tascabili che creiamo abbraccino la diversità, siano inclusivi e facilitino la coesione sociale. La proposta di tesi si fonda su un'argomentazione basata sull'evidenza, in cui utilizzo le buone pratiche esistenti come possibili capacità di cambiamento e mi baso su di esse. L'intento di questa tesi è quello di aprire una discussione su come gli spazi pubblici (verdi) dovrebbero essere considerati un servizio pubblico.
 Incorporando il quadro dell'Alliance of Care di Resistiré per stabilire l'importanza dell'impegno di tutti gli stakeholder, sottolineo come la produzione di spazi verdi debba essere pensata come un progetto collettivo da parte di abitanti e amministratori. Successivamente, faccio leva sulla "programmazione" come modo per animare i parchi tascabili e sottolineo la necessità di guardare a tutti gli spazi verdi di una città al di là dei loro confini, come a una rete collettiva integrata che fornisce servizi ecosistemici culturali essenziali. 
Infine, fornisco raccomandazioni politiche che assicurino la creazione di spazi verdi sicuri e consentano di muoversi verso una rete verde solidale nelle città. La tesi presenta un'argomentazione che può penetrare nel discorso della pedagogia urbana, mostrando il potere del design dei servizi di migliorare la qualità della partecipazione pubblica nella progettazione della comunità. Tradotto con www.DeepL.com/Translator (versione gratuita)