I piani di governo del territorio nei comuni con popolazione inferiore a 2.000 abitanti in provincia di Pavia

A cinque anni dall’approvazione della L.R. 12/2005 “Legge per il Governo del Territorio” è opportuno avviare una ricognizione sullo sviluppo della nuova pianificazione comunale. Ad oggi solo il 5% dei 1.546 Comuni lombardi ha adottato il proprio strumento urbanistico. Questo momento di riflessione è doveroso soprattutto dopo che la L.R. 5/2009 aveva spostato di un anno la scadenza per l’adeguamento dei Comuni al nuovo strumento urbanistico e la L.R. 7/2010 lo ha ulteriore prorogato di un anno fino al 31 marzo 2011. La proroga della scadenza fissata per dotarsi del P.G.T. è motivata da un avvio piuttosto lento dell’iniziativa comunale, ed è a questo proposito è necessario indagare, prendendo come esempio il caso dei piccoli comuni della Provincia di Pavia, circa le cause di questo ritardo, le criticità ed i buoni esiti della nuova legge. Prima di entrare nel merito degli aspetti urbanistici che contraddistinguono la Provincia di Pavia è necessario delineare il contesto legislativo che caratterizza questa fase di profonda revisione degli strumenti urbanistici, percorrendo le tappe che ci hanno condotto fino a questo punto. Come prima cosa, in riferimento alle criticità riscontrate nella L.R. 12/2005 riguardo ai piccoli comuni, bisogna ricordare che già in passato con i Programmi di Fabbricazione si era già pensato di considerare in modo diverso e semplificato i comuni sotto ad una certa soglia di abitanti.