La città disegnata dal mare Eredità e futuro della tonnara di Capo Passero La tesi tratta la riqualificazione della tonnara di Capo Passero, proponendo un riuso del malfaraggio a funzione culturale-turistica. Il lavoro parte da un’analisi storico-geografica delle tonnare siciliane, in cui viene data molta importanza al ruolo economico e sociale che queste strutture hanno rivestito nel corso dei secoli su tutta la costa dell’Isola. Le tonnare e, in seguito, le strutture a terra, i “malfaraggi”, hanno coinvolto nella loro definizione, organizzazione e nel loro sviluppo, interi paesi; erano come delle comunità, in cui lavoravano centinaia di persone: dalla preparazione dell’attrezzatura alla pesca vera e propria, dalla manutenzione alla lavorazione del pescato, tutto si svolgeva lì dentro, uomini e donne, giovani e anziani, rais e tonnaroti, ognuno con un proprio specifico ruolo. Con il termine tonnare si indicano delle vere e proprie architetture affondate in mare, reti che compongono stanze, corridoi che conducono i tonni alla camera della morte, dove si esegue la mattanza: sono città disegnate dal mare. Parallelamente a questa prima parte è stata svolta un’analisi paesaggistica del territorio compreso tra Siracusa e Capo Passero, spingendosi nell’entroterra fino alla provincia di Ragusa, partendo dai vigenti Piani Paesistici regionali e provinciali. La ricerca tocca considerazioni storico-teoriche svolte negli ultimi anni da studiosi, critici ed architetti, relative al tema delle archeologie-industriali di cui il territorio è denso. La fase di progettazione inizia con la scelta delle funzioni ricettive e culturali come concreta e fattiva possibilità di rivitalizzazione. Il progetto definisce l'inserimento di nuova vegetazione, di accessi e infrastrutture adatte alla nuove destinazioni d’uso. La definizione degli spazi architettonici, alcuni dei quali hanno subito un intervento di recupero, altri di nuova costruzione, è stata dettata nella maggior parte dei casi dalle sensazioni che questi posti trasmettono allo stato attuale di abbandono e degrado, cercando così di riproporre, con materiali innovativi, il fascino di queste archeologie industriali.
La città disegnata dal mare. Eredità e futuro della tonnara di Capo Passero
MOLTISANTI, GIULIA
2009/2010
Abstract
La città disegnata dal mare Eredità e futuro della tonnara di Capo Passero La tesi tratta la riqualificazione della tonnara di Capo Passero, proponendo un riuso del malfaraggio a funzione culturale-turistica. Il lavoro parte da un’analisi storico-geografica delle tonnare siciliane, in cui viene data molta importanza al ruolo economico e sociale che queste strutture hanno rivestito nel corso dei secoli su tutta la costa dell’Isola. Le tonnare e, in seguito, le strutture a terra, i “malfaraggi”, hanno coinvolto nella loro definizione, organizzazione e nel loro sviluppo, interi paesi; erano come delle comunità, in cui lavoravano centinaia di persone: dalla preparazione dell’attrezzatura alla pesca vera e propria, dalla manutenzione alla lavorazione del pescato, tutto si svolgeva lì dentro, uomini e donne, giovani e anziani, rais e tonnaroti, ognuno con un proprio specifico ruolo. Con il termine tonnare si indicano delle vere e proprie architetture affondate in mare, reti che compongono stanze, corridoi che conducono i tonni alla camera della morte, dove si esegue la mattanza: sono città disegnate dal mare. Parallelamente a questa prima parte è stata svolta un’analisi paesaggistica del territorio compreso tra Siracusa e Capo Passero, spingendosi nell’entroterra fino alla provincia di Ragusa, partendo dai vigenti Piani Paesistici regionali e provinciali. La ricerca tocca considerazioni storico-teoriche svolte negli ultimi anni da studiosi, critici ed architetti, relative al tema delle archeologie-industriali di cui il territorio è denso. La fase di progettazione inizia con la scelta delle funzioni ricettive e culturali come concreta e fattiva possibilità di rivitalizzazione. Il progetto definisce l'inserimento di nuova vegetazione, di accessi e infrastrutture adatte alla nuove destinazioni d’uso. La definizione degli spazi architettonici, alcuni dei quali hanno subito un intervento di recupero, altri di nuova costruzione, è stata dettata nella maggior parte dei casi dalle sensazioni che questi posti trasmettono allo stato attuale di abbandono e degrado, cercando così di riproporre, con materiali innovativi, il fascino di queste archeologie industriali.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
2011_03_Moltisanti_01.pdf
non accessibile
Descrizione: testo della tesi
Dimensione
525.3 kB
Formato
Adobe PDF
|
525.3 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
2011_03_Moltisanti_02.pdf
non accessibile
Dimensione
406.27 kB
Formato
Adobe PDF
|
406.27 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
2011_03_Moltisanti_03.pdf
non accessibile
Dimensione
405.01 kB
Formato
Adobe PDF
|
405.01 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
2011_03_Moltisanti_04.pdf
non accessibile
Dimensione
291.36 kB
Formato
Adobe PDF
|
291.36 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
2011_03_Moltisanti_05.pdf
non accessibile
Dimensione
485.85 kB
Formato
Adobe PDF
|
485.85 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
2011_03_Moltisanti_06.pdf
non accessibile
Dimensione
413 kB
Formato
Adobe PDF
|
413 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
2011_03_Moltisanti_07.pdf
non accessibile
Dimensione
231.88 kB
Formato
Adobe PDF
|
231.88 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
2011_03_Moltisanti_08.pdf
non accessibile
Dimensione
376.68 kB
Formato
Adobe PDF
|
376.68 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
2011_03_Moltisanti_09.pdf
non accessibile
Dimensione
380.03 kB
Formato
Adobe PDF
|
380.03 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
2011_03_Moltisanti_10.pdf
non accessibile
Dimensione
398.77 kB
Formato
Adobe PDF
|
398.77 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
2011_03_Moltisanti_11.pdf
non accessibile
Dimensione
406.32 kB
Formato
Adobe PDF
|
406.32 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
2011_03_Moltisanti_12.pdf
non accessibile
Dimensione
243.58 kB
Formato
Adobe PDF
|
243.58 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/10589/20204