L’obiettivo dello studio è la redazione di un progetto di riuso per il complesso dell’Abbazia di San Giovanni Battista situata nel comune di Vertemate con Minoprio, in quanto attualmente sottoutilizzata e priva di destinazione funzionale. La complessità e la stratificazione dell’organismo architettonico, fondato nel 1084, composto dalla chiesa con annesso l’edificio conventuale e altri tre stabili un tempo ad uso agricolo,ha richiesto in primo luogo, la realizzazione di un progetto di conoscenza articolato in diversi filoni di ricerca, in modo che questi nella loro totalità, fossero in grado di concorrere a tracciare le linee guida del progetto, cosi da intrecciare e far dialogare il punto di vista dell’architettura con quello del restauro e dell’archeologia, intesa come procedimento volto ad approfondire il tema dell’ideazione del progetto nel rapporto con la stratificazione storica. Di fronte ad un organismo con tali peculiarità, l’archeologia dello scavo e i principi si cui si fonda, possono essere assunti come linee guida gettando le basi per il progetto d’architettura. In questa logica si sono analizzati i caratteri peculiari della complesso ricercando nel suo sistema insediativo una appropriata destinazione funzionale. La tipologia conventuale è caratterizzata da ampi spazi di aggregazione e da altri privati di dimensione più ridotta, luoghi dedicati al raccoglimento ed allo studio, alternati a locali dediti al lavoro e alla vita di comunità. Di fronte ad un organismo con tali peculiarità la funzione da destinarsi è stata ricercata tra quelle che accomunavano questi caratteri. Si è individuata una destinazione legata ad attività formative specialistiche a breve termine, come corsi di specializzazione post-laurea o master, che integrino anche la possibile residenzialità per i frequentanti. In una logica progettuale che si rispecchi nei caratteri originali della fabbrica, la divisione funzionale degli spazi ha cercato di rispettare la primaria valenza dei locali ponendo nel chiostro la residenzialità, nella chiesa un auditorium e la parte più propriamente legata alla formazione realizzata in edifici di nuova progettazione.

Il progetto di "riforma" della badia di San Giovanni Battista a Vertemate

CROTTI, VALENTINA;TASINATO, MATTEO
2009/2010

Abstract

L’obiettivo dello studio è la redazione di un progetto di riuso per il complesso dell’Abbazia di San Giovanni Battista situata nel comune di Vertemate con Minoprio, in quanto attualmente sottoutilizzata e priva di destinazione funzionale. La complessità e la stratificazione dell’organismo architettonico, fondato nel 1084, composto dalla chiesa con annesso l’edificio conventuale e altri tre stabili un tempo ad uso agricolo,ha richiesto in primo luogo, la realizzazione di un progetto di conoscenza articolato in diversi filoni di ricerca, in modo che questi nella loro totalità, fossero in grado di concorrere a tracciare le linee guida del progetto, cosi da intrecciare e far dialogare il punto di vista dell’architettura con quello del restauro e dell’archeologia, intesa come procedimento volto ad approfondire il tema dell’ideazione del progetto nel rapporto con la stratificazione storica. Di fronte ad un organismo con tali peculiarità, l’archeologia dello scavo e i principi si cui si fonda, possono essere assunti come linee guida gettando le basi per il progetto d’architettura. In questa logica si sono analizzati i caratteri peculiari della complesso ricercando nel suo sistema insediativo una appropriata destinazione funzionale. La tipologia conventuale è caratterizzata da ampi spazi di aggregazione e da altri privati di dimensione più ridotta, luoghi dedicati al raccoglimento ed allo studio, alternati a locali dediti al lavoro e alla vita di comunità. Di fronte ad un organismo con tali peculiarità la funzione da destinarsi è stata ricercata tra quelle che accomunavano questi caratteri. Si è individuata una destinazione legata ad attività formative specialistiche a breve termine, come corsi di specializzazione post-laurea o master, che integrino anche la possibile residenzialità per i frequentanti. In una logica progettuale che si rispecchi nei caratteri originali della fabbrica, la divisione funzionale degli spazi ha cercato di rispettare la primaria valenza dei locali ponendo nel chiostro la residenzialità, nella chiesa un auditorium e la parte più propriamente legata alla formazione realizzata in edifici di nuova progettazione.
GIAMBRUNO, MARIA CRISTINA
ARC II - Facolta' di Architettura Civile
31-mar-2011
2009/2010
Tesi di laurea Magistrale
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