Following armenian memories: in the myth of Venice: in search of determinants for architectural form

The idea of the research grew out of interest to understand if architecture can be recognized as a physical manifest of memory. This was a key theme for many leading architects, writers and social thinkers. Based on theoretical and empirical studies first part of this work is an attempt to demonstrate how remembering and forgetting are experienced through architectural forms, and also to question the potential of architecture as one that supports the act of recalling memories. Literature, psychological and architectural theories helped to develop a relevant matrix that provided a necessary guidance to understand where the connections between the theory and empirical studies of memory lie. All this investigations were preparing a ground for new question, that was to be answered with a project. Can memories be the matters of architecture? Undoubtedly memories are matters of art. After long theoretical studies time came not just to observe the changes happening in space, but to start experimenting with memories on the grounds of architecture. Perhaps there is no better place for this to happen then in Venice. In final part of the thesis are presented two architectural projects in the myth of Venice with all collected personal and professional memories.

L'idea della ricerca nasce dall'interesse di capire se l'architettura possa essere riconosciuta come manifestazione fisica della memoria. Sulla base di studi teorici ed empirici, la prima parte di questo lavoro è un tentativo di dimostrare come la memoria e l'amnesia sono espresse nelle forme architettoniche, e anche di mettere in discussione il potenziale dell'architettura come supporto della memoria. La letteratura, le teorie psicologiche e architettoniche hanno contribuito a sviluppare una matrice rilevante ha aiutato di capire le connessioni tra la teoria e gli studi empirici della memoria. Tutte queste indagini stavano preparando il terreno per una nuova domanda, a cui si doveva rispondere con un progetto. Possono i ricordi essere materia dell'architettura? Indubbiamente i ricordi sono materia d'arte. Dopo lunghi studi teorici è arrivato il momento non solo di osservare i cambiamenti spaziali, ma di iniziare a sperimentare con la memoria sul terreno dell'architettura. Forse non c'è posto migliore se non il mito di Venezia. Nella parte finale della tesi vengono presentati due progetti nati da ricordi personali e professionali.