The goal of a well-designed competition law and its effective enforcement is to promote consumer welfare and economic growth while making markets more flexible and more innovative. Recent technological developments have different influences on these goals and Competition Authorities have started to address the trade-off between the efficiency-enhancing tools provided by the introduction of Artificial Intelligence on the market and the risks that such new technologies can induce on the competitive landscape. In particular, there is growing evidences of instances in which algorithms and machine learning technology achieve collusive outcomes both in real life experience and in realistic settings analyzed by academics, fostering two very closely related discussions. As a primary consideration, the debate on whether the collusion achieved by algorithms has to be considered unlawful under existing Antitrust laws is still searching for a clear consensus between scholars, policymakers, and regulators: some argue that the use of algorithms to achieve a collusive outcome should be treated as a classic form of illegal ‘explicit collusion’, while others argue that, since there are no evidences of an explicit agreement between the algorithms, algorithmic collusion should be treated as a form of legal ‘tacit collusion’. A growing number of authors, followed also by competition authorities, while recognizing the legality of algorithmic collusion under current regulations, argue that it still constitutes a major threat to the competition dynamics in the digital market and promote the second matter of discussion: the introduction of new regulatory measures with the objective of preventing ex-ante, or tackling ex-post, algorithmic collusion instances.

L'obiettivo attribuito a normative sulla concorrenza ben concepite e alla loro efficace applicazione è quello di promuovere il benessere dei consumatori e la crescita economica, rendendo i mercati più flessibili e innovativi. I recenti sviluppi tecnologici hanno diverse influenze su questi obiettivi e le autorità garanti della concorrenza hanno iniziato ad affrontare il trade-off esistente l’incremento dell'efficienza conseguito grazie all'introduzione dell'intelligenza artificiale sul mercato e i rischi che queste nuove tecnologie possono portare sulle dinamiche di concorrenza. In particolare, sono sempre più evidenti i casi in cui gli algoritmi e le tecnologie di intelligenza artificiale raggiungono risultati collusivi, alimentando due discussioni strettamente correlate. In primo luogo, il dibattito che verte sul fatto che la collusione raggiunta dagli algoritmi debba essere considerata illegale ai sensi delle leggi Antitrust correnti è ancora alla ricerca di un chiaro consenso tra gli studiosi, i responsabili politici e le autorità di regolamentazione: alcuni sostengono che l'uso degli algoritmi per ottenere un risultato collusivo debba essere trattato come una classica forma di "collusione esplicita" illegale, mentre altri supportano l’idea secondo la quale, poiché non sono presenti indicazioni di accordi espliciti tra gli algoritmi, la collusione algoritmica debba essere trattata come una forma di "collusione tacita" legale. Un numero crescente di autori, seguiti anche dalle autorità garanti della concorrenza, pur riconoscendo la legalità della collusione algoritmica ai sensi delle normative vigenti, sostengono che essa costituisca ancora una grave minaccia per le dinamiche concorrenziali nel mercato digitale e introducono un ulteriore argomento di discussione: l'introduzione di nuove misure normative con l'obiettivo di prevenire ex-ante, o affrontare ex-post, i casi di collusione algoritmica.

Collusion in the Digital Age: A Literature Review of Algorithmic Collusion and Antitrust Law's Responses

VERZANINI, DAVIDE
2021/2022

Abstract

The goal of a well-designed competition law and its effective enforcement is to promote consumer welfare and economic growth while making markets more flexible and more innovative. Recent technological developments have different influences on these goals and Competition Authorities have started to address the trade-off between the efficiency-enhancing tools provided by the introduction of Artificial Intelligence on the market and the risks that such new technologies can induce on the competitive landscape. In particular, there is growing evidences of instances in which algorithms and machine learning technology achieve collusive outcomes both in real life experience and in realistic settings analyzed by academics, fostering two very closely related discussions. As a primary consideration, the debate on whether the collusion achieved by algorithms has to be considered unlawful under existing Antitrust laws is still searching for a clear consensus between scholars, policymakers, and regulators: some argue that the use of algorithms to achieve a collusive outcome should be treated as a classic form of illegal ‘explicit collusion’, while others argue that, since there are no evidences of an explicit agreement between the algorithms, algorithmic collusion should be treated as a form of legal ‘tacit collusion’. A growing number of authors, followed also by competition authorities, while recognizing the legality of algorithmic collusion under current regulations, argue that it still constitutes a major threat to the competition dynamics in the digital market and promote the second matter of discussion: the introduction of new regulatory measures with the objective of preventing ex-ante, or tackling ex-post, algorithmic collusion instances.
MARIOTTI, SERGIO GIOVANNI
ING - Scuola di Ingegneria Industriale e dell'Informazione
4-mag-2023
2021/2022
L'obiettivo attribuito a normative sulla concorrenza ben concepite e alla loro efficace applicazione è quello di promuovere il benessere dei consumatori e la crescita economica, rendendo i mercati più flessibili e innovativi. I recenti sviluppi tecnologici hanno diverse influenze su questi obiettivi e le autorità garanti della concorrenza hanno iniziato ad affrontare il trade-off esistente l’incremento dell'efficienza conseguito grazie all'introduzione dell'intelligenza artificiale sul mercato e i rischi che queste nuove tecnologie possono portare sulle dinamiche di concorrenza. In particolare, sono sempre più evidenti i casi in cui gli algoritmi e le tecnologie di intelligenza artificiale raggiungono risultati collusivi, alimentando due discussioni strettamente correlate. In primo luogo, il dibattito che verte sul fatto che la collusione raggiunta dagli algoritmi debba essere considerata illegale ai sensi delle leggi Antitrust correnti è ancora alla ricerca di un chiaro consenso tra gli studiosi, i responsabili politici e le autorità di regolamentazione: alcuni sostengono che l'uso degli algoritmi per ottenere un risultato collusivo debba essere trattato come una classica forma di "collusione esplicita" illegale, mentre altri supportano l’idea secondo la quale, poiché non sono presenti indicazioni di accordi espliciti tra gli algoritmi, la collusione algoritmica debba essere trattata come una forma di "collusione tacita" legale. Un numero crescente di autori, seguiti anche dalle autorità garanti della concorrenza, pur riconoscendo la legalità della collusione algoritmica ai sensi delle normative vigenti, sostengono che essa costituisca ancora una grave minaccia per le dinamiche concorrenziali nel mercato digitale e introducono un ulteriore argomento di discussione: l'introduzione di nuove misure normative con l'obiettivo di prevenire ex-ante, o affrontare ex-post, i casi di collusione algoritmica.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/202774