The project 'Itinerario inverso' belongs to the sphere of Communication Design for the territory, and contributes to it by investigating new models of communication for disused spaces, whether in the urban and suburban context. The so-called 'leftovers', normally ignored, produce a negative perception in people, so the aim is rediscovering them and upgrading the perception people have of them by placing them at the centre of a project that overturns the paradigm: leftovers are given relevant through a system made of deviations. It is made up of a series of itineraries that divert the traditional flow from 'conventional places', such as tourist attractions and landscape areas, to the nearest leftovers. The communication system adopts photography as its main tool, the most suitable medium for an open approach to the leftovers, able to make people 'shift their gaze'. Photography, as the leftovers, has a direct relationship with memory, and it is designed in its style and included in the entire communicative model. Firstly, it is the way to divert the route through illustrated signposts, and then to create a renewed experience of the leftover: a journey inside it through photographs and texts that can be consulted digitally. There is also a printed photographic guide to discover leftovers in an analogue way. The proposed model, applied to the city of Terni, is replicable for any type of leftover and territory, modifying the specific focus of the photographs and narration of the places, to adapt them to the different characteristics that leftovers present.

Il progetto 'Itinerario inverso' si pone all’interno dell’ambito del Design della Comunicazione per il territorio, e dà il suo apporto indagando nuovi modelli di comunicazione per gli spazi dismessi, inseriti nel contesto urbano ed extraurbano. Normalmente ignorati e causa di una percezione negativa delle aree circostanti, gli 'avanzi', così definiti, diventano protagonisti di un progetto che ribalta il paradigma: sono posti al centro dell’attenzione, attraverso un sistema fatto di deviazioni. Esso è costituito da una serie di itinerari che dai ‘luoghi convenzionali’, come le attrazioni turistiche e le aree paesaggistiche, deviano il tradizionale flusso verso gli avanzi vicini, con lo scopo di riscoprirli e riqualificarne la percezione. Il sistema comunicativo adotta come strumento principale la fotografia, il mezzo più adatto ad un approccio aperto all’ascolto dell’avanzo, in grado di far ‘spostare lo sguardo’ e smuovere le coscienze. La fotografia, come l’avanzo, ha un rapporto diretto con la memoria e la nostalgia, e, progettata nello stile, è inserita in tutte le fasi e gli output del modello comunicativo, prima per deviare il percorso attraverso una segnaletica illustrata, poi per creare una rinnovata esperienza dell’avanzo: un viaggio al suo interno tramite fotografie e narrazioni consultabili in digitale. Infine, una guida fotografica costituisce l’alternativo output fisico per scoprire gli avanzi in modalità analogica. Il modello proposto, applicato al caso ternano, risulta replicabile per qualsiasi tipo di avanzo e contesto territoriale, modificando i focus specifici delle fotografie e della narrazione in loco, per adeguarsi alle diverse casistiche e caratteristiche intrinseche che gli avanzi presentano.

Itinerario inverso: un modello di comunicazione territoriale dell'avanzo per la sua riqualificazione percettiva

Antonini Cencicchio, Aurora
2021/2022

Abstract

The project 'Itinerario inverso' belongs to the sphere of Communication Design for the territory, and contributes to it by investigating new models of communication for disused spaces, whether in the urban and suburban context. The so-called 'leftovers', normally ignored, produce a negative perception in people, so the aim is rediscovering them and upgrading the perception people have of them by placing them at the centre of a project that overturns the paradigm: leftovers are given relevant through a system made of deviations. It is made up of a series of itineraries that divert the traditional flow from 'conventional places', such as tourist attractions and landscape areas, to the nearest leftovers. The communication system adopts photography as its main tool, the most suitable medium for an open approach to the leftovers, able to make people 'shift their gaze'. Photography, as the leftovers, has a direct relationship with memory, and it is designed in its style and included in the entire communicative model. Firstly, it is the way to divert the route through illustrated signposts, and then to create a renewed experience of the leftover: a journey inside it through photographs and texts that can be consulted digitally. There is also a printed photographic guide to discover leftovers in an analogue way. The proposed model, applied to the city of Terni, is replicable for any type of leftover and territory, modifying the specific focus of the photographs and narration of the places, to adapt them to the different characteristics that leftovers present.
GALASSO, CLORINDA SISSI
ARC III - Scuola del Design
4-mag-2023
2021/2022
Il progetto 'Itinerario inverso' si pone all’interno dell’ambito del Design della Comunicazione per il territorio, e dà il suo apporto indagando nuovi modelli di comunicazione per gli spazi dismessi, inseriti nel contesto urbano ed extraurbano. Normalmente ignorati e causa di una percezione negativa delle aree circostanti, gli 'avanzi', così definiti, diventano protagonisti di un progetto che ribalta il paradigma: sono posti al centro dell’attenzione, attraverso un sistema fatto di deviazioni. Esso è costituito da una serie di itinerari che dai ‘luoghi convenzionali’, come le attrazioni turistiche e le aree paesaggistiche, deviano il tradizionale flusso verso gli avanzi vicini, con lo scopo di riscoprirli e riqualificarne la percezione. Il sistema comunicativo adotta come strumento principale la fotografia, il mezzo più adatto ad un approccio aperto all’ascolto dell’avanzo, in grado di far ‘spostare lo sguardo’ e smuovere le coscienze. La fotografia, come l’avanzo, ha un rapporto diretto con la memoria e la nostalgia, e, progettata nello stile, è inserita in tutte le fasi e gli output del modello comunicativo, prima per deviare il percorso attraverso una segnaletica illustrata, poi per creare una rinnovata esperienza dell’avanzo: un viaggio al suo interno tramite fotografie e narrazioni consultabili in digitale. Infine, una guida fotografica costituisce l’alternativo output fisico per scoprire gli avanzi in modalità analogica. Il modello proposto, applicato al caso ternano, risulta replicabile per qualsiasi tipo di avanzo e contesto territoriale, modificando i focus specifici delle fotografie e della narrazione in loco, per adeguarsi alle diverse casistiche e caratteristiche intrinseche che gli avanzi presentano.
File allegati
File Dimensione Formato  
Itinerario inverso_Aurora Antonini Cencicchio.pdf

accessibile in internet solo dagli utenti autorizzati

Dimensione 23.72 MB
Formato Adobe PDF
23.72 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/202933