Starting from research in the fields of art, architecture and design, the paper exposes the concept of nothingness in different fields; such as art and design, but also philosophy and the Zen method. The choice of analysing this concept in very different fields was made in an attempt to comprehensively understand society's perception of it. The research therefore starts with an analysis of the minimalist current as a reduction of reality and emotional coldness and then continues with an analysis of artists who have created works whose meaning is not explicitly stated. In order to make the research carried out accessible to the public, it was necessary to think of a place that could be suitable to host an installation dedicated to "Apparent Nothingness"; analysing the history of previous installations, the choice moved towards the Galleria di Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo (GAMeC). During the design and writing phase of the thesis, the study phase on the birth and development of the empathic museum was fundamental in order to ensure that the installation would be engaging and emotional. The research of the works is then divided into six chapters, each one focusing on a different sphere in which nothingness can be declined: emptiness, imagination, additions and lacks, interactions, memory and finally silence. These categories are the starting point for the design phase that focuses on the realisation of six interventions, all connected by a strong dialogic relationship in the city of Bergamo, which aim to make the visitor's eye more sensitive to the aparent nothingness. Demonstrating that nothing is not always synonymous with physical absence or meaning.

Partendo da una ricerca in ambito artistico, architettonico e di design l’elaborato espone il concetto di nulla in diversi ambiti; come l’arte e il design ma anche la filosofia e il metodo Zen. La scelta di analizzare questo concetto in ambiti molto diversi tra loro è stata fatta per cercare di comprendere in modo esaustivo la percezione che la società ha di esso. La ricerca prende, dunque, avvio dall’analisi della corrente minimalista come riduzione della realtà e freddezza emotiva per proseguire poi all’analisi degli artisti che hanno realizzato opere il cui significato non è espressamente dichiarato. È quindi stata realizzata una collezione di opere che a prima vista possono non dire nulla, non avere un messaggio forte ed esplicito ma che se vengono osservate ed analizzate hanno un valore nascosto. Per rendere la ricerca svolta fruibile dal pubblico è stato necessario pensare a un luogo che potesse essere adatto ad ospitare un’installazione dedicata al “Nulla apparente”; analizzando la storia degli allestimenti precedenti la scelta si è mossa verso la galleria di Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo (GAMeC). Durante la fase progettuale e di stesura della tesi, per far si che l’installazione potesse essere coinvolgente ed emozinante, è statta fondamentale la fase di studio sulla nascita e lo sviluppo del museo empatico. La ricerca delle opere si articola quindi in sei capitoli, ogniuno incentrato su un ambito diverso in cui il nulla si può declinare: il vuoto, l’immaginazione, le aggiunte e le mancanze, le interazioni la memoria e in fine il silenzio. Da queste categorie prende poi avvio la fase progettuale che verte alla realizzazione di sei interventi, tutti connessi da un forte rapporto dialogico nella città di Bergamo, che puntano a rendere l’occhio del visitatore più sensibile all’aparente nulla. A dimostrazione che nulla non è sempre sinonimo di assenza fisica o di significato.

Può sembrarci nulla : nulla apparente

Sesti, Marta
2021/2022

Abstract

Starting from research in the fields of art, architecture and design, the paper exposes the concept of nothingness in different fields; such as art and design, but also philosophy and the Zen method. The choice of analysing this concept in very different fields was made in an attempt to comprehensively understand society's perception of it. The research therefore starts with an analysis of the minimalist current as a reduction of reality and emotional coldness and then continues with an analysis of artists who have created works whose meaning is not explicitly stated. In order to make the research carried out accessible to the public, it was necessary to think of a place that could be suitable to host an installation dedicated to "Apparent Nothingness"; analysing the history of previous installations, the choice moved towards the Galleria di Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo (GAMeC). During the design and writing phase of the thesis, the study phase on the birth and development of the empathic museum was fundamental in order to ensure that the installation would be engaging and emotional. The research of the works is then divided into six chapters, each one focusing on a different sphere in which nothingness can be declined: emptiness, imagination, additions and lacks, interactions, memory and finally silence. These categories are the starting point for the design phase that focuses on the realisation of six interventions, all connected by a strong dialogic relationship in the city of Bergamo, which aim to make the visitor's eye more sensitive to the aparent nothingness. Demonstrating that nothing is not always synonymous with physical absence or meaning.
ARC III - Scuola del Design
4-mag-2023
2021/2022
Partendo da una ricerca in ambito artistico, architettonico e di design l’elaborato espone il concetto di nulla in diversi ambiti; come l’arte e il design ma anche la filosofia e il metodo Zen. La scelta di analizzare questo concetto in ambiti molto diversi tra loro è stata fatta per cercare di comprendere in modo esaustivo la percezione che la società ha di esso. La ricerca prende, dunque, avvio dall’analisi della corrente minimalista come riduzione della realtà e freddezza emotiva per proseguire poi all’analisi degli artisti che hanno realizzato opere il cui significato non è espressamente dichiarato. È quindi stata realizzata una collezione di opere che a prima vista possono non dire nulla, non avere un messaggio forte ed esplicito ma che se vengono osservate ed analizzate hanno un valore nascosto. Per rendere la ricerca svolta fruibile dal pubblico è stato necessario pensare a un luogo che potesse essere adatto ad ospitare un’installazione dedicata al “Nulla apparente”; analizzando la storia degli allestimenti precedenti la scelta si è mossa verso la galleria di Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo (GAMeC). Durante la fase progettuale e di stesura della tesi, per far si che l’installazione potesse essere coinvolgente ed emozinante, è statta fondamentale la fase di studio sulla nascita e lo sviluppo del museo empatico. La ricerca delle opere si articola quindi in sei capitoli, ogniuno incentrato su un ambito diverso in cui il nulla si può declinare: il vuoto, l’immaginazione, le aggiunte e le mancanze, le interazioni la memoria e in fine il silenzio. Da queste categorie prende poi avvio la fase progettuale che verte alla realizzazione di sei interventi, tutti connessi da un forte rapporto dialogico nella città di Bergamo, che puntano a rendere l’occhio del visitatore più sensibile all’aparente nulla. A dimostrazione che nulla non è sempre sinonimo di assenza fisica o di significato.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/203015