Emerging Identities: Placing Immigrant Communities in Europe's Rural Landscapes

The thesis aims to develop a global strategy and raise awareness concerning two relevant, current topics - the integration and self-actualization of migrants and the revitalization of rural areas. Through analysis of these global subjects, with a relevant focus on the European context, the thesis explores new emerging identities through architectural and urban lenses. The question in focus is, “Can we create new identities in rural areas considering their heritage by integrating migrants so that they simultaneously achieve self-actualization?”  At present more than 240 million people are living in a place where they were not born in. Many of these people are left unwelcome in their host country. They are thus unable to integrate and reach the four postulates of the term self-actualization (coined by the psychologist Maslow), which are the following needs: psychological, safety, love/belonging, and esteem. The thesis explores global interactions which could bring people together and allow them to share their cultures while simultaneously welcoming others. The environment in which this could be imagined is the countryside, a rural area. The phenomenon of brain drain has become much present in this area, leaving smaller settlements to move to more urban living areas. This trend is leaving many places without proper tools to function, without a workforce, or without people who take care of the animals, architecture, crops, or culture of places. They deteriorate and are often left forgotten with bear memory of the place. Can the accommodation and merging of people of different backgrounds bring back the value and interest for rural areas? Can they help to create new identities and memory of these places? After thorough research on the global issue, the methodology to approach these questions was to explore a Slavonia region in Croatia, which is positioned on one of the most active migration paths through Europe. Moreover, this region’s culture is based upon centuries of migrations that have integrated and finally become part of the culture of the place. The reason for such a methodology is to explore one typical example of the European countryside more in-depth and work on a pilot project that could also provide research by design. The pilot project in question is one of the Pustara settlements. They are planned agricultural settlements built at the beginning of the 19th century by the Belje industrial firm. These settlements were the start of the region’s new economic and social progress, but by the end of the 20th century, they were left forgotten, with only a few people living there.  To tackle the main questions of the thesis and test them in the Pustara settlements, a clean and straightforward strategy was created that can be used anywhere in the world. It involves connecting people through food and the building process. They are the most basic needs/ : a roof over our heads and food/ They can also be viewed as a common language for all and as a connector to our surroundings.  Testing in other areas can follow what is learned from this pilot project. However, most importantly, we must learn and gather know-how, knowledge, and inspiration from different proposals. Thus, connecting and spreading information is crucial to create a global approach and network of different professionals.  The thesis is not intended to resolve the question of rural revitalization or integration of migrants but to propose one exemplary system which rethinks the possible future of new systems between the two. Moreover, it shows possible connections between people of different cultures and habits and between people and their natural surroundings.

La tesi punta a sviluppare una stretegia globale ed a aumentare la consapevolezza riguardo a due temi relevanti e attuali – l'integrazione e l'autorealizzazione degli immigranti e revitalizzazione delle aree rurali. Tramite l'analisi di questi argomenti globali, mettendo al fuoco il contesto europeo, la tesi esplora le nuove identitá emergenti dalla perspettiva architettonica e urbana. La questione su cui si concentra è, “È possibile creare le identitá nuove nelle aree rurali tenendo conto del loro patrimonio e integrando gli immigranti così che loro si autorealizzino?” Al momento piú di 240 millioni di persone vivono in luoghi dove non sono nate. Molte di loro non sono benvenute nei paesi ospitanti, non possono integrarsi e soddisfare i quattro postulati dell'autorealizzazione (come coniati dallo psicologo Maslow), o bisogni seguenti: psicologici, di sicurezza, amore/senso di appartenenza e rispetto. La tesi esplora le interazioni globali che potrebbero riunire le persone e permeterle di condividere le loro culture e nello stesso tempo di accoglierne altre. L'ambiente in cuo questo può essere immaginato è la campagna, le aeree rurali. Il fenomento della fuga di cervelli è molto più presente in queste aeree, la gente lascia gli insediamenti più piccoli e si trasferisce nelle aree piu urbane. Per via di questa tendenza numerosi luoghi perdono gli elementi necessari per il loro funzionamento, senza forza lavoro o senza la gente che si prende cura degli animali, architettura, coltivazioni o cultura. I luoghi degradano e molto spesso diventano dimenticati perdendo i loro ricordi. Può sistemazione e l'unirsi della gente di origini diverse riportare i valori e l'interesse per le aree rurali? Possono aiutare a creare le identitá nuove e i ricordi nuovi per questi luoghi? Dopo l'analisi dettagliata del argomento globale, il modo di avvicinarlo era di esplorare la regione di Slavonia in Croazia, posizionata su una delle vie migratorie più attive in Europa. Oltretutto, la cultura della regione si basa sui secoli di migrazioni che si sone integrate e alla fine diventate una parte della cultura regionale. La metodologia permette di esplorare un tipico esempio della campagna europea a fondo ed ideare un proggetto pilota. Il proggetto pilota in questione è uno degli insediamenti di Pustara. Si tratta degli insediamenti agrigoltori pianneggiati, costruiti al inzio del Ottocento da Belje, una ditta industriale. Gli insediamenti erano l'inizio dello sviluppo economico e sociale della regione, ma alla fine del Novecento sono stati dimenticati, con solo pochissimi residenti. Allo scopo di affrontare le questioni principali della tesi e testarle negli insediamenti di Pustara è stata creata una strategia chiara che puo essere applicata in qualsiasi parte del mondo. Si tratta di connetare le persone tramite il cibo e il processo di costruzione. Sono i bisogni fondamentali: il tetto sopra le nostre teste e il cibo. Possono essere considerati come una lingua comune, quello che collega la gente con l'ambiente in cui vivono. Le lezioni da questo progetto pilota possono essere applicate anche su altre aree. Peró, il più importante è imparare e raccogliere il know-how, il sapere e l'ispirazione dalle proposte diverse. È cruciale collegare e diffondere informazioni per creare un approccio globale e la rete dei professionisti diversi. L'obiettivo dalla tesi non è di risolvere la questione della revitalizzazione rurale o la integrazione di migranti ma di proporre un esempio di sistema che rivaluta un futuro possibile dei due. Inoltre mostra il collegamento posibbile tra le persone dalle culture e costumi diversi e tra le persone e i loro ambienti naturali.