An increasing number of companies use technology-driven acquisitions as the main way to gain access to new technological competencies and new knowledge in innovation, particularly in highly specialised industries, including the life science. Since the 1990s, the life sciences industry has increasingly used acquisitions as a mean of managing the instability of Research & Development by acquiring new technologies and drug candidates that could improve the competitive position of the acquiring companies. One of the most relevant challenges that small and medium-sized firms face in this context is to preserve and make more productive the knowledge of inventors and their patenting activity, which is the key resource of their innovation potential. During the technology acquisition process, companies are pushed to change their organisation and procedures in order to integrate with the target company and this may lead inventors to leave the company or generate a significant drop in their productivity and consequently in the additional value they can generate, calling into question the rationale behind the acquisition. The literature has always focused mainly on the study and analysis of the results of acquisitions by large companies and their impact on the target inventors. This scientific research, on the other hand, focuses on SMEs and aims to study the patenting activity of the acquiring companies’ inventors by assessing how this is affected by M&A. The study involves the analysis of a final sample of 768 inventors operating in 73 life science companies in Europe, which have made one or more acquisitions in the period between 2000 and 2020.

Un numero sempre crescente di aziende utilizza le acquisizioni tecnologiche come mezzo principale per accedere a nuove competenze e a nuove conoscenze nel campo dell'innovazione, in particolare nei settori altamente specializzati, tra cui quello delle scienze della vita. A partire dagli anni '90, l'industria delle scienze della vita ha utilizzato sempre più spesso le acquisizioni come mezzo per gestire l'instabilità della ricerca e dello sviluppo, acquisendo nuove tecnologie e farmaci che potessero migliorare la posizione competitiva delle aziende acquirenti. Una delle sfide più importanti che le piccole e medie imprese si trovano ad affrontare in questo contesto è quella di preservare e rendere più produttiva la conoscenza degli inventori e la loro attività brevettuale, che rappresenta la risorsa chiave del loro potenziale innovativo. Durante il processo di acquisizione tecnologica, le aziende sono spinte a modificare la propria organizzazione e le proprie procedure per integrarsi con l'azienda target e questo può portare gli inventori a lasciare l'azienda o a generare un calo significativo della loro produttività e, di conseguenza, del valore aggiuntivo che possono generare, mettendo in discussione le motivazioni alla base dell'acquisizione stessa. La letteratura si è sempre concentrata principalmente sullo studio e sull'analisi dei risultati delle acquisizioni da parte delle grandi aziende e del loro impatto sugli inventori dell’azienda target. Questa ricerca scientifica, invece, si concentra sulle PMI e si propone di studiare l'attività brevettuale degli inventori delle aziende acquirenti, valutando come questa sia influenzata dalle fusioni e acquisizioni. Lo studio prevede l'analisi di un campione finale di 768 inventori operanti in 73 aziende del settore di scienze della vita in Europa, che hanno effettuato una o più acquisizioni nel periodo tra il 2000 e il 2020.

exploring post-acquisition innovation in smes: a focus on acquirer inventors

Lattanzio, Ruggero;Villani, Attilio
2022/2023

Abstract

An increasing number of companies use technology-driven acquisitions as the main way to gain access to new technological competencies and new knowledge in innovation, particularly in highly specialised industries, including the life science. Since the 1990s, the life sciences industry has increasingly used acquisitions as a mean of managing the instability of Research & Development by acquiring new technologies and drug candidates that could improve the competitive position of the acquiring companies. One of the most relevant challenges that small and medium-sized firms face in this context is to preserve and make more productive the knowledge of inventors and their patenting activity, which is the key resource of their innovation potential. During the technology acquisition process, companies are pushed to change their organisation and procedures in order to integrate with the target company and this may lead inventors to leave the company or generate a significant drop in their productivity and consequently in the additional value they can generate, calling into question the rationale behind the acquisition. The literature has always focused mainly on the study and analysis of the results of acquisitions by large companies and their impact on the target inventors. This scientific research, on the other hand, focuses on SMEs and aims to study the patenting activity of the acquiring companies’ inventors by assessing how this is affected by M&A. The study involves the analysis of a final sample of 768 inventors operating in 73 life science companies in Europe, which have made one or more acquisitions in the period between 2000 and 2020.
AGHASI, KEIVAN
SILVESTRI, DANIELA
ING - Scuola di Ingegneria Industriale e dell'Informazione
4-mag-2023
2022/2023
Un numero sempre crescente di aziende utilizza le acquisizioni tecnologiche come mezzo principale per accedere a nuove competenze e a nuove conoscenze nel campo dell'innovazione, in particolare nei settori altamente specializzati, tra cui quello delle scienze della vita. A partire dagli anni '90, l'industria delle scienze della vita ha utilizzato sempre più spesso le acquisizioni come mezzo per gestire l'instabilità della ricerca e dello sviluppo, acquisendo nuove tecnologie e farmaci che potessero migliorare la posizione competitiva delle aziende acquirenti. Una delle sfide più importanti che le piccole e medie imprese si trovano ad affrontare in questo contesto è quella di preservare e rendere più produttiva la conoscenza degli inventori e la loro attività brevettuale, che rappresenta la risorsa chiave del loro potenziale innovativo. Durante il processo di acquisizione tecnologica, le aziende sono spinte a modificare la propria organizzazione e le proprie procedure per integrarsi con l'azienda target e questo può portare gli inventori a lasciare l'azienda o a generare un calo significativo della loro produttività e, di conseguenza, del valore aggiuntivo che possono generare, mettendo in discussione le motivazioni alla base dell'acquisizione stessa. La letteratura si è sempre concentrata principalmente sullo studio e sull'analisi dei risultati delle acquisizioni da parte delle grandi aziende e del loro impatto sugli inventori dell’azienda target. Questa ricerca scientifica, invece, si concentra sulle PMI e si propone di studiare l'attività brevettuale degli inventori delle aziende acquirenti, valutando come questa sia influenzata dalle fusioni e acquisizioni. Lo studio prevede l'analisi di un campione finale di 768 inventori operanti in 73 aziende del settore di scienze della vita in Europa, che hanno effettuato una o più acquisizioni nel periodo tra il 2000 e il 2020.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/203599