Sfila il Design : gli oggetti allarmanti di Umberto Mariani

This dissertation concerns the historical research and design proposal for an exhibition set up at the Milan Triennale, entitled "Sfila il Design. Gli Oggetti Allarmanti di Umberto Mariani". The exhibition, dedicated to the Milanese painter's series of homonymous paintings, features the artworks and subjects depicted therein, that is, a selection of designer chairs produced in the same period as the paintings, between the 1960s and 1970s, or shortly before. The painter, in fact, read with a critical eye the fast and unstoppable transformation of Milan into the future capital of design, through those new products that he spotted in the shops' windows and that aroused in him a sense of uneasiness and alarm, along with the growth of consumption. Thus, starting from the concept of a walk through the city, performed by Mariani in the manner of a contemporary flâneur, and moving on to that of the fashion show - a reference to the painter's attention to women's clothing - we get to that of the runway in the city: Umberto Mariani chooses the subjects to be depicted, dresses them with à la page accessories, and parades them around. The Oggetti Allarmanti really are a parade of design icons and, as such, their arrangement is achieved through a winding, continuous, uninterrupted catwalk throughout the exhibition, connecting the paintings with their respective subjects. It is a constant dialogue that sees the visitor at the center of the two poles, a silent observer of that confrontation between art and design that is excellently - and alarmingly - expressed through the work of painter Umberto Mariani.

La presente tesi di laurea riguarda la ricerca storica e la proposta di progetto di una mostra allestita alla Triennale di Milano, intitolata "Sfila il Design. Gli Oggetti Allarmanti di Umberto Mariani". La mostra, dedicata all'omonima serie di dipinti del pittore milanese, prevede l'esposizione delle opere d'arte e dei soggetti ivi raffigurati, ovvero una selezione di sedute di design prodotte nello stesso periodo dei quadri, tra gli anni Sessanta e Settanta, o poco prima. Il pittore, infatti, leggeva con occhio critico la veloce e inarrestabile trasformazione di Milano nella futura capitale del design, attraverso quei nuovi prodotti che scorgeva nelle vetrine e che gli suscitavano un senso di inquietudine e allarme, insieme al crescere dei consumi. Partendo dunque dal concetto di passeggiata per la città, compiuta da Mariani a mo' di contemporaneo flâneur, e passando da quello della sfilata di moda - un rimando all'attenzione del pittore per l'abbigliamento femminile - si arriva a quello della sfilata nella città: Umberto Mariani sceglie i soggetti da raffigurare, li veste con accessori à la page e li fa sfilare. Gli Oggetti Allarmanti sono proprio una sfilata di icone del design e, in quanto tali, il loro allestimento viene realizzato attraverso una passerella sinuosa, continua e ininterrotta lungo tutto il percorso espositivo, che collega i dipinti con i rispettivi soggetti. È un dialogo costante che vede il visitatore al centro dei due poli, osservatore silenzioso di quel confronto tra arte e design che si esprime in maniera eccellente - e allarmante - attraverso l'operato del pittore Umberto Mariani.