Beyond the brand's grave : ipotesi di una metaverse afterlife per i brand defunti

When Mark Zuckerberg declared in 2021 that the Metaverse would be the evolution of the Internet, something in the world has changed. The Internet and the Web, since their beginnings, have been the container of the traces, memories, identity and information of human beings and social organisms. What if these traces and memories in the Metaverse were augmented to the point of bringing back to life what is no longer there? So much that the Metaverse would become a digital afterlife? In such a scenario, all the (deceased) actors of society, all those who played a leading role in it, would be involved. Among them, the dissertation focuses on brands. Complex, living organisms, a collection of meaning and values, driven by a heart and personality, communicate their identity to the outside world through their aesthetic appearance, just like humans. And like all living beings, brands also die, fail. The aim of the research is to offer new perspectives, working at the intersection of (defunct) brands, digital memory and identity, digital Metaverse-digital afterlife and ethical and moral issues. Through qualitative research, an analysis and subsequent comparison of various sources from the leading experts on the issues addressed, I have come to the construction of a Speculative Design scenario that investigates the following question: What if a dead brand’s actions in the real world determined its identity in a digital afterlife in the Metaverse? This led to the creation of a provocative platform that, through an ethical and moral judgement, generates avatars of deceased brands for the digital afterlife. The user will find himself reflecting as much about the impact brands have on society – though deceased – as about the future of the Metaverse and digital immortality and the ethical consequences of preserving digital traces.

Quando nel 2021 Mark Zuckerberg ha dichiarato che il Metaverso sarebbe stato l’evoluzione di Internet, qualcosa nel mondo è cambiato. Internet e il web, fin dai loro inizi sono stati il contenitore delle tracce, delle memorie, dei ricordi, dell’identità e delle informazioni degli esseri umani e degli organismi sociali. Che cosa accadrebbe se tali tracce e ricordi nel Metaverso venissero potenziati a tal punto da riportare in vita ciò che non c’è più? Tanto da rendere il Metaverso un aldilà digitale? In uno scenario di questo tipo, sarebbero coinvolti tutti gli attori (defunti) della società, tutti coloro che hanno avuto un ruolo protagonista al suo interno. Tra di essi, l’elaborato di concentra sui brand. Organismi complessi e viventi, insieme di significato e valori, guidati da un cuore e una personalità, comunicano la loro identità all’esterno grazie al loro aspetto estetico, proprio come l’uomo. E come tutti gli esseri viventi, anche i brand muoiono, falliscono. L’obiettivo dell’elaborato è offrire nuovi spunti di riflessione, lavorando all’intersezione tra brand (defunti), memoria digitale e identità, Metaverso-aldilà digitale e questioni etiche e morali. Attraverso una ricerca qualitativa, un’analisi e conseguente comparazione di fonti di vario genere provenienti dai più grandi esperti sulle tematiche affrontate, si è giunti alla costruzione di uno scenario di Design Speculativo che indaghi la seguente domanda: What if a dead brand’s actions in the real world determined its identity in a digital afterlife in the Metaverse? In questo modo, si è giunti alla creazione di una piattaforma provocatoria che, attraverso una valutazione etica e morale, generi avatar di brand defunti per l’afterlife digitale. L’utente si troverà a riflettere tanto riguardo all’impatto che i brand hanno sulla società – seppur defunti – quanto riguardo al futuro del Metaverso e all’immortalità digitale e sulle conseguenze etiche della conservazione delle tracce digitali.