Convergenze e sinergie tra la certificazione GLOBALG.A.P. e Agenda 2030: verso una nuova metodologia per l'applicazione del concetto di sostenibilità nel settore agricolo

In recent decades, the growing interest in environmental issues led to the introduction of a new, more balanced development and production model, based on the concept of sustainable development. This shift in mentality involved all sectors, including agriculture, which proposed agroecology as a new approach, focusing on the sustainable management of resources. Inherently, Agenda 2030 introduced a deep revision of the agricultural model, presented in the Sustainable Development Goal 2. However, Agenda 2030 faces several concerns that undermine its applicability, mainly due to the choice of indicators which are not always adequate, as they are strongly constrained by data availability. Therefore, this thesis aims to identify the basic conditions for the implementation of a new methodology for the application of the concept of sustainability in the agricultural sector, combining the tools provided by Agenda 2030 with those of agri-food certifications. A framework of 20 global indicators is proposed to represent the 11 key topics regarding sustainable agriculture, and it is presented through a dashboard and evaluated with a traffic light approach. In defining this framework, the close collaboration with the CCPB company, together with the analysis of the IFA v6 standard (which is part of the GLOBALG.A.P. certification), proved to be fundamental. This certification helped determine which metrics are most meaningful, but more importantly it provided interesting insights regarding the use of the audit process and the subsequent recognition of the efforts made by companies to transition towards sustainability. This approach can be readapted to the scale of Agenda 2030 through the introduction of a public direction that, through legislation, would support companies in achieving the Sustainable Development Goals. An alternative strategy is the coordination between Agenda 2030 and existing certifications, in order to identify a common ground regarding the metrics to be required to farms. A possible future development may consist in the expansion of the reference scale to the territorial level, which proves to be more appropriate for verifying the environmental and social impacts of agriculture. During the last phase of the thesis work, thanks to the collaboration with APOT (Associazione Produttori Ortofrutticoli Trentini), it was possible to launch discussions regarding the applicability of the new methodology, verifying the actual data availability and the current level of sustainability of the farm.

Negli ultimi decenni, il crescente interesse per le tematiche ambientali ha portato alla proposta di un nuovo modello di sviluppo e produzione più equilibrato, basato sul concetto di sviluppo sostenibile. Questo cambio di visione ha coinvolto tutti i settori, compresa l’agricoltura, che propone l’agroecologia come nuovo approccio, incentrato sulla gestione sostenibile di tutte le risorse. Coerentemente, anche Agenda 2030 ha presentato nell’Obiettivo 2 una revisione profonda del modello di agricoltura, orientato verso un approccio più sostenibile. Agenda 2030 presenta però numerose problematiche, che compromettono la sua applicabilità, soprattutto a causa della scelta di indicatori non sempre adeguati, in quanto fortemente vincolati dalla disponibilità dei dati. Il lavoro di tesi si pone dunque l’obiettivo di individuare le condizioni di base per l’implementazione di una nuova metodologia che mira ad applicare il concetto di sostenibilità nel settore agricolo, combinando gli strumenti di Agenda 2030 con quelli di alcune certificazioni di settore. Viene proposto un quadro di 20 indicatori volto a rappresentare le 11 tematiche chiave dell’agricoltura sostenibile, presentato tramite un “cruscotto” e valutato con un approccio a semaforo. Per definire questo quadro, è stata fondamentale la collaborazione con l’azienda CCPB e lo studio dello schema su cui si basa lo Standard IFAv6 Smart della certificazione GLOBALG.A.P.. Questa certificazione ha permesso di stabilire quali metriche sono più significative, ma soprattutto ha fornito spunti interessanti per quanto riguarda l’utilizzo del processo di audit e il conseguente riconoscimento all’azienda degli sforzi compiuti in materia di sostenibilità. Questa impostazione può essere riadattata alla scala di Agenda 2030 tramite l’introduzione di una regia pubblica che, mediante normativa, accompagni le aziende nel raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Una strategia alternativa è rappresentata dal coordinamento tra Agenda 2030 e le certificazioni esistenti, in modo tale da individuare un punto di incontro per quanto riguarda le metriche da richiedere alle aziende agricole. Un possibile sviluppo futuro consiste nell’ampliamento della scala di riferimento a livello territoriale, più adatta a verificare gli impatti ambientali e sociali dell’agricoltura. Nell’ultima fase del lavoro, con la collaborazione di APOT (Associazione dei Produttori Ortofrutticoli Trentini), è stato possibile iniziare a discutere l’applicabilità della nuova metodologia, verificando l’effettiva disponibilità dei dati necessari e il livello di sostenibilità attuale dell’azienda.