QuarryScape : a sustainable regeneration model for extractive activities in the Nure valley

Extractive activities are a reality that has existed for thousands of years, from the time man first started as a builder and architect. The need to extract raw materials has, over the centuries, increased exponentially, making it inevitable that more and more quarries were opened in our territories. At the end of their exploitation, the quarries are dismissed, generating new abandoned, unsafe and sometimes degraded spaces. Nowadays, in a context that is increasingly aware of ecological and sustainable development issues, the theme of quarries is also becoming central to territorial and landscape planning; the quarries present on our territory today are numerous and thus become an important theme, as they are elements with a strong visual, ecological and environmental impact. The majority of regeneration projects, however, almost always involve the simple renaturalisation of the area, leading to the loss of productive and historical memory. What we want to investigate, with this thesis, is therefore the possibility and need to develop different approaches to these spaces, which are able to relate with the surrounding context, generating new strengths, opportunities for development and potential, transforming the problem of an empty space to be restored into a new virtuous possibility for the territory and its inhabitants. In particular, the project will focus on the Ustiano and Albarola quarries, two mining areas near the town of Ponte dell'Olio, in the province of Piacenza; the recovery interventions have been specifically chosen for each site, planning the creation of a photovoltaic park (Ustiano) and a space for events and concerts (Albarola). The recovery of these quarries, therefore, is developed through a design that is sensitive to the specificities of the place, integrating the different aspects that regulate the territory, the stratigraphy and morphology of the landscape in which they are located, and the social relations of those who live in there; what we think we are achieving are new quality spaces, new characterising elements in the territory, within a landscape that regains its dignity and continuity.

Le attività estrattive sono una realtà che esiste da migliaia di anni, dal momento in cui l’uomo ha iniziato a svolgere l’attività di costruttore e di architetto. La necessità di estrarre materie prime è, nel corso dei secoli, aumentata esponenzialmente rendendo inevitabile l’apertura di sempre un maggior numero di cave nei nostri territori. Al termine del loro sfruttamento le cave vengono dismesse, generando nuovi spazi abbandonati, poco sicuri e, talvolta, degradati. Ad oggi, in un contesto sempre più attento ai temi ecologici e di sviluppo sostenibile, anche il tema delle cave diventa centrale all’interno della progettazione territoriale e paesaggistica; le cave ad oggi presenti sul nostro territorio sono numerose e diventano quindi un tema importante, in quanto elementi dal forte impatto visivo, ecologico e ambientale. La maggior parte degli interventi di recupero però, prevedono quasi sempre la semplice rinaturalizzazione dell’area, portando alla perdita della memoria produttiva e storica. Ciò che si vuole indagare, con questa tesi, è dunque la possibilità e necessità di sviluppare approcci diversi nei confronti di questi spazi, che si sappiano relazionare con il contesto circostante, generando nuovi punti di forza, di sviluppo e di potenzialità, trasformando il problema di uno spazio vuoto da ripristinare in una nuova possibilità virtuosa per il territorio e per i suoi abitanti. In particolare, il progetto si concentrerà sulle cave di Ustiano e di Albarola, due aree estrattive in prossimità della città di Ponte dell’Olio, in provincia di Piacenza; gli interventi di recupero sono stati scelti specificatamente per ogni sito, prevedendo la realizzazione di un parco fotovoltaico (Ustiano) e uno spazio per eventi e concerti (Albarola). Il recupero di queste cave, dunque, è sviluppato attraverso una progettazione attenta alle specificità del luogo, integrando i diversi aspetti che regolano il territorio, la stratigrafia e la morfologia del paesaggio in cui si inseriscono, e le relazioni sociali di coloro che li vivono; ciò che pensiamo di ottenere, sono dei nuovi spazi di qualità, nuovi elementi caratterizzanti e caratterizzati nel territorio, all’interno di un paesaggio che ritrova così la sua dignità e continuità.