The migration of steam in stratigraphy is studied through two standards: UNI EN ISO 13788 and EN 15026, which propose two different calculation models, although united by most of the parameters. The methods are respectively steady-state and dynamic calculations; between the two, the dynamic one, proposed in EN 15026, guarantees more realistic and refined results, through a database in which each individual material is characterized by a large number of parameters and functions. , many of which are obtained with complex laboratory analysis. In addition to the materials, the boundary conditions are also extremely precise, therefore complex to evaluate and even absent for some territories; This limits the advantage of the dynamic regime, as it is difficult to manage for specific cases. Thesteady-state calculation, proposed by the UNI EN ISO 13788 standard, turns out to be much more manageable, with a considerably lower number of parameters. This advantage translates into less precise and realistic results; This feature, in the long term, could lead to a lower yield of the construction elements than expected in the design phase. The purpose of the following paper is to demonstrate the effectiveness of the steady state, illustrating the variety of situations arising from the use of different materials and boundary conditions and the respective thermohygrometric consequences. These investigations do not aim to generalize the technological choices to be undertaken, such as the assignment of specific materials in particular contexts, but to induce reasoning and awareness of better quality design choices, which would result in actual and not indicative performance. This goal is pursued through Wufi Pro software. The following thesis was carried out in collaboration with the studio TEP s.r.l Tecnologia e Progetto, headquarters of the national association for thermal and acoustic insulation ANIT.

La migrazione del vapore nelle stratigrafie viene studiata tramite due norme: la UNI EN ISO 13788 e la EN 15026, le quali propongono due modelli di calcolo differenti, seppur accomunati dalla maggior parte dei parametri. I metodi sono rispettivamente i calcoli in regime stazionario e dinamico; tra i due, quello dinamico, proposto nella EN 15026, garantisce risultati più realistici e raffinati, tramite un database in cui ogni singolo materiale viene caratterizzato da un gran numero di parametri e funzioni, molti dei quali ricavati con complesse analisi in laboratorio. Oltre ai materiali, anche le condizioni al contorno risultano estremamente precise, quindi complesse da valutare e addirittura assenti per alcuni territori; Ciò limita la vantaggiosità del regime dinamico, poichè difficilmente gestibile per specifiche casistiche. Il calcolo in regime stazionario, proposto dalla norma UNI EN ISO 13788, risulta essere molto più gestibile, con una quantità di parametri notevolmente inferiore. Tale vantaggio si traduce in risultati meno precisi e realistici; questa caratteristica, nel lungo termine, potrebbe condurre ad una resa degli elementi costruttivi inferiore rispetto all’aspettativa in fase progettuale. Lo scopo del seguente elaborato è dimostrare l’efficacia del regime stazionario, illustrando la varietà di situazioni derivanti dall’utilizzo di materiali e condizioni al contorno differenti e le rispettive conseguenze termoigrometriche. Queste indagini non hanno l’obbiettivo di generalizzare le scelte tecnologiche da intraprendere, come l’assegnazione di specifici materiali in particolari contesti, bensì quello di indurre al ragionamento e alla consapevolezza di scelte progettuali di migliore qualità, la quale si tradurrebbe in prestazioni effettive e non indicative. Tale obbiettivo viene perseguito attraverso il software Wufi Pro. La seguente tesi è stata realizzata in collaborazione con lo studio TEP s.r.l Tecnologia e Progetto, sede dell’associazione nazionale per l’isolamento termico ed acustico ANIT.

Vantaggi e metodologie dell'analisi in regime dinamico proposto dalla norma EN 15026 nella progettazione dell'isolamento termico interno dell'involucro edilizio

Nocca, Giovanni
2022/2023

Abstract

The migration of steam in stratigraphy is studied through two standards: UNI EN ISO 13788 and EN 15026, which propose two different calculation models, although united by most of the parameters. The methods are respectively steady-state and dynamic calculations; between the two, the dynamic one, proposed in EN 15026, guarantees more realistic and refined results, through a database in which each individual material is characterized by a large number of parameters and functions. , many of which are obtained with complex laboratory analysis. In addition to the materials, the boundary conditions are also extremely precise, therefore complex to evaluate and even absent for some territories; This limits the advantage of the dynamic regime, as it is difficult to manage for specific cases. Thesteady-state calculation, proposed by the UNI EN ISO 13788 standard, turns out to be much more manageable, with a considerably lower number of parameters. This advantage translates into less precise and realistic results; This feature, in the long term, could lead to a lower yield of the construction elements than expected in the design phase. The purpose of the following paper is to demonstrate the effectiveness of the steady state, illustrating the variety of situations arising from the use of different materials and boundary conditions and the respective thermohygrometric consequences. These investigations do not aim to generalize the technological choices to be undertaken, such as the assignment of specific materials in particular contexts, but to induce reasoning and awareness of better quality design choices, which would result in actual and not indicative performance. This goal is pursued through Wufi Pro software. The following thesis was carried out in collaboration with the studio TEP s.r.l Tecnologia e Progetto, headquarters of the national association for thermal and acoustic insulation ANIT.
GALBUSERA, GIORGIO
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
4-mag-2023
2022/2023
La migrazione del vapore nelle stratigrafie viene studiata tramite due norme: la UNI EN ISO 13788 e la EN 15026, le quali propongono due modelli di calcolo differenti, seppur accomunati dalla maggior parte dei parametri. I metodi sono rispettivamente i calcoli in regime stazionario e dinamico; tra i due, quello dinamico, proposto nella EN 15026, garantisce risultati più realistici e raffinati, tramite un database in cui ogni singolo materiale viene caratterizzato da un gran numero di parametri e funzioni, molti dei quali ricavati con complesse analisi in laboratorio. Oltre ai materiali, anche le condizioni al contorno risultano estremamente precise, quindi complesse da valutare e addirittura assenti per alcuni territori; Ciò limita la vantaggiosità del regime dinamico, poichè difficilmente gestibile per specifiche casistiche. Il calcolo in regime stazionario, proposto dalla norma UNI EN ISO 13788, risulta essere molto più gestibile, con una quantità di parametri notevolmente inferiore. Tale vantaggio si traduce in risultati meno precisi e realistici; questa caratteristica, nel lungo termine, potrebbe condurre ad una resa degli elementi costruttivi inferiore rispetto all’aspettativa in fase progettuale. Lo scopo del seguente elaborato è dimostrare l’efficacia del regime stazionario, illustrando la varietà di situazioni derivanti dall’utilizzo di materiali e condizioni al contorno differenti e le rispettive conseguenze termoigrometriche. Queste indagini non hanno l’obbiettivo di generalizzare le scelte tecnologiche da intraprendere, come l’assegnazione di specifici materiali in particolari contesti, bensì quello di indurre al ragionamento e alla consapevolezza di scelte progettuali di migliore qualità, la quale si tradurrebbe in prestazioni effettive e non indicative. Tale obbiettivo viene perseguito attraverso il software Wufi Pro. La seguente tesi è stata realizzata in collaborazione con lo studio TEP s.r.l Tecnologia e Progetto, sede dell’associazione nazionale per l’isolamento termico ed acustico ANIT.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/204179