washi. luce colore forma. la "poetica" della carta giapponese in esposizione presso lo spazio tenoha, milano.

The central element of this thesis is Japanese paper – washi – which has become an intangible heritage of humanity thanks to its traditional handicraft production techniques. This work has started from an investigation on the different uses of washi, from the traditional to the more modern ones, to get to an adequate valorisation of this ancient material through the design of a temporary exhibition, “WASHI. LIGHT COLOR SHAPE". The purpose of this exhibition is in fact to enhance the qualities of washi, emphasising at the same time the relationship between traditional and contemporary uses and finally trying to make the visitor aware of the issue of environmental sustainability. In pursuing these aims, a fundamental role is played by the exhibition design. The objects to be exhibited have been chosen based on three different uses of washi that characterise it as functional element (lamps - light), communication medium (posters - colour) and artistic expression (origami - shape). The concept has outlined a spatial and temporal path in search of contrasts and connections between objects and through the centuries. A symbolic journey through natural elements and man-made spaces that wants to become an intimate inner search for the relationship between man and nature. The concept is developed through the design of a path full of contrasts and connections between natural elements and "man-made" environments, where the lamps seem to float along a winding river, surrounded by houses, temples and trees that accompany their journey. These contrasts are expressed in the design through the juxtaposition of fluid and rigid, tangible and digital, visible and hidden elements. The lighting design underlines the desire for inner search, simulating an almost sacred moment through the soft light produced by washi, creating an atmosphere similar to that of the interior of a Japanese temple. The design makes paper the protagonist since all the exhibition supports are made of paper, together with other sustainable and recyclable materials such as wood and cardboard. The exhibition design therefore aims to enhance the qualities of the fundamental constituent element of the exhibition – washi – transporting visitors into Japanese culture both visually and mentally, following an individual path that leads them to think about the beauty and importance of this ancient material, its ability to connect tradition and innovation, its natural production process, its use in the name of sustainability.

La tesi ha come elemento centrale la carta giapponese – washi – diventata patrimonio immateriale dell'umanità grazie alle sue tradizionali tecniche di produzione artigianale. Il lavoro è partito da una ricerca sui diversi usi della washi, da quelli tradizionali ai più moderni, per arrivare ad un adeguato progetto di valorizzazione di questo antico materiale attraverso l’allestimento di una mostra temporanea, “WASHI. LUCE COLORE FORMA". Lo scopo di questa mostra è infatti quello di esaltare le qualità della washi, sottolineando allo stesso tempo il rapporto tra usi tradizionali e contemporanei ed infine cercando di sensibilizzare il visitatore sul tema della sostenibilità ambientale. Nel perseguire questi obiettivi un ruolo fondamentale viene svolto dal progetto allestitivo. La fase curatoriale si è basata sulla scelta di tre usi diversi della washi che la caratterizzano come elemento funzionale (le lampade - luce), mezzo comunicativo (i manifesti - colore) ed espressione artistica (gli origami - forma). Il concept ha individuato un percorso sia spaziale che temporale alla ricerca di contrapposizioni e collegamenti tra gli oggetti e attraverso i secoli. Un percorso simbolico tra elementi naturali e spazi antropizzati che vuole diventare intima ricerca interiore, rimandando al rapporto tra uomo e natura. Il concept è sviluppato attraverso la progettazione di un percorso ricco di contrasti e collegamenti tra elementi naturali ed ambienti "man-made”, dove le lampade sembrano galleggiare lungo un fiume sinuoso, circondate da case, templi ed alberi che accompagnano il loro cammino. Questi contrasti si esprimono progettualmente tramite la contrapposizione di elementi fluidi e rigidi, tangibili e digitali, visibili e nascosti. Il progetto illuminotecnico sottolinea la volontà di ricerca interiore, simulando attraverso la luce soffusa prodotta dalla washi un momento quasi sacro, creando un'atmosfera che rimanda agli interni di un tempio giapponese. La progettazione inoltre rende protagonista la carta che diventa supporto allestitivo insieme ad altri materiali sostenibili e riciclabili come il legno e il cartone. La narrazione allestitiva si propone quindi di esaltare le qualità dell'elemento fondamentale costitutivo della mostra, la washi, trasportando il visitatore nella cultura giapponese sia visivamente che mentalmente, seguendo un percorso individuale che lo porti a riflettere sulla bellezza e l’importanza di questo antico materiale, sulla sua capacità di collegare tradizione ed innovazione, sul suo processo di produzione naturale, sul suo utilizzo nel segno della sostenibilità.